Storia

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (10) – Il tragico Natale Barghigiano (sesta parte)

Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 1944, finalmente, hanno fatto ritorno a Barga gli Alleati nelle vesti degli indiani, rioccupandola dopo la presa di Fornaci e Gallicano. Le forze dell’Asse, dopo la Battaglia di Sommocolonia del 26 che aveva visto lo sfondamento della Linea Gotica con la rioccupazione del Comune di Barga, ora stanno facendo marcia indietro, sono di là dalla Corsonna e sui monti prospicenti, così riportandosi pian piano sulle precedenti posizioni.Nel precedente articolo siamo rimasti a quando mons. Lombardi narra della notturna visita indiana al Conservatorio di S. Elisabetta, con tanto di moschetti spianati per la paura d’incontri con i tedeschi.La notte della visita fu una delle più gelide in tutto l’inverno. Soffiava un impetuoso vento di tramontana che entrava da ogni dove del devastato Conservatorio, sollevando in cielo polveri cementizie da ogni casa distrutta o danneggiata di Barga. Mons. Lombardi è invitato a seguire i soldati indiani nella loro attenta visita all’istituto, con lui…

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla linea Gotica (9) –il tragico natale barghigiano (quinta parte)

Barga la mattina del 28 dicembre, dopo i danni causati dai vari cannoneggiamenti dei mesi precedenti, con il devastante bombardamento aereo americano del giorno 27, si presenta alla vista in uno stato oltremodo tragico, specialmente nello sfacelo del suo centro storico, lassù intorno al millenario Duomo.Nei fatti il bombardamento aereo ha prodotto lo sventramento del cinquecentesco e grande palazzo Balduini e quello vicinante dei Colognori, simile sorte è toccata all’antichissimo palazzo Micheluccini (poi demolito), che si voleva edificato nel corso del sec. XIII, ma l’elenco non si esaurisce con questi, perché altri importanti e altrettanto vasti edifici hanno subito danni: il Conservatorio del sec. XV con l’adiacente casa del Pia, i palazzi Gherardi e Pucci e così dicendo. Questo supplemento di martirio, di cose ma soprattutto di vite, che ha investito tutto il Comune, è uno dei risultati dello sfondamento della Linea Gotica da parte delle forze dell’Asse. In altre parole è la guerra che ancora non dà segni di…

- di Nazareno Giusti

In ricordo di Tito Strocchi

Si sono svolte sabato mattina le celebrazioni in memoria di Tito Strocchi, garibaldino lucchese. Organizzate dall’Associazione Historica Lucense con il Museo del Risorgimento, Assoarma e il patrocinio del Comune di Lucca e Provincia di Lucca, le celebrazioni si sono aperte con un convegno presso l’Auditorium della Biblioteca Agorà durante il quale sono intervenuti il Presidente della Provincia Stefano Baccelli, il sindaco Alessandro Tambellini, il coordinatore del Museo del Risorgimento di Lucca Luciano Luciani, il presidente di Assoarma Filippo Marchini e il cantautore Joe Natta che a Strocchi qualche hanno fa ha dedicato una canzone. Alle 11.30 in Cortile degli Svizzeri è avvenuta la deposizione della corona d’alloro da parte delle autorità cittadine e dai rappresentanti delle associazioni storiche, con uniformi risorgimentali che hanno sfilato dal portone di Palazzo Ducale per dirigersi verso il monumento di Giuseppe Garibaldi in Piazza del Giglio dove è stata deposta una corona, sulle note de “Il silenzio”. Un’altra corona d’alloro è stata deposta poi in…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (8) – Il tragico Natale barghigiano (quarta parte)

Siamo rimasti col precedente articolo alle parole di mons. Lino Lombardi, dichiaranti che alle 7,30 del 27 dicembre 1944, dopo un mattiniero furioso cannoneggiamento delle forze dell’Asse, con l’arrivo a Barga delle prime pattuglie tedesche, di fatto, fosse nuovamente tornata nelle loro mani.Intanto, sui giornali di tutta l’Italia liberata corre la notizia dello sfondamento della Linea Gotica in Valle del Serchio per opera delle forze dell’Asse. Per meglio capire ricorriamo al libro di Fabrizio Federici “Val di Serchio e Versilia Linea Gotica” da cui stralciamo, quanto segue: “Il nemico ha lanciato nel settore della Valle del Serchio un attacco di una certa entità che ha costretto gli avamposti alleati a ritirarsi su posizioni predisposte. Nessun particolare è fornito circa lo sviluppo delle operazioni.” La gente fuggiasca dai vari paesi barghigiani, però, già nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, ha avuto occasione di vedere lungo la via dell’esodo e con un certo conforto, che gli Alleati stanno organizzando…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (7) – il tragico Natale barghigiano (terza parte)

(Nell’immagine: la fuga dei civili a seguito della Battaglia di Sommocolonia, con cui le forze dell’Asse attuarono lo sfondamento della Linea Gotica, temporaneamente ritornando in possesso dell’intero comune di Barga) Iniziamo questo nostro settimo articolo di un più lungo cammino di rivisitazione di ciò che accadde nei nostri luoghi con lo stabilimento della Linea Gotica sui monti al confine nord del Comune, per poi arrivare alla fine della guerra e i primi anni della rinascita, ritornando ancora alla Battaglia di Sommocolonia. Lo facciamo per offrire altre notizie al lettore circa quell’evento che certi storici tendono a svilire, prodigandosi prima a dire che il fronte della guerra in Garfagnana non fu una cosa indifferente, poi, quando ci sarebbe da far capire cosa volle dire, misteriosamente sottostimando l’ultimo vero attacco dell’Asse, che seppur di modesto raggio, producesse un temporaneo ripiegamento degli Alleati. Ovviamente quest’atteggiamento storico contribuisce in generale alla sottovalutazione della sofferenza patita dalla gente del nostro comune nella sua interezza, nel…

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (6) – Il tragico Natale barghigiano (seconda parte)

Nel precedente articolo, lasciando Barga alla mattina del 26 dicembre 1944, da cui si vedeva Sommocolonia “Avvolta in una nube di polvere”, siamo saliti a quel paese per vedere cosa stava avvenendo. Era in atto la controffensiva delle forze dell’Asse, con la stessa Sommocolonia epicentro della loro prima azione, nel complesso tesa alla riconquista del territorio di Barga, da loro abbandonato con la distruzione dei ponti agli inizi dell’ottobre e ora in mano alle forze Alleate In pratica c’era stato l’arretramento della Linea Gotica verso nord, alcune centinaia di metri, e le forze dell’Asse, in questa mattina del 26 dicembre, avevano iniziato la riconquista del territorio prima abbandonato, con la fantasiosa idea di ricacciare molto più indietro il fronte Alleato. Qualcuno sentì dire che addirittura volessero giungere sino a Roma. Per ora non lasciamo ancora Sommocolonia, la patria politica di Capitan Galletto, perché, oltre alla testimonianza del partigiano Corneli, detto “Balistite”, ripubblicata nel precedente articolo, ci pare interessante offrire al…

- di Redazione

Barga sulla Line Gotica (5) – il tragico Natale barghigiano

“Siamo come una città assediata ed è questa la situazione la sera del 23 dicembre, antivigilia di Natale del 1944!” Queste le parole con cui ci siamo lasciati nel precedente articolo, ovviamente tratte dal diario di guerra di mons. Lino Lombardi, pubblicato nel 1955 dall’Amministrazione Comunale con il titolo “Barga sulla Linea Gotica”. Un riverente omaggio al Proposto nel suo 25° di permanenza con i barghigiani, e con lui a tutti quelli che di quei giorni di guerra ne portavano ancora il lutto. Vediamo ora di ripercorrere ciò che accadde nei successivi giorni, che saranno, come ormai tutti sanno, i più tragici di tutto il periodo del fronte. Per farlo ricorreremo sempre a quei testi scritti da persone che vissero l’immane tragedia e a una particolare immagine, una xilografia, eseguita da Adolfo Balduini. Un’opera, in cui l’Artista fermò con il segno dell’arte il disperato esodo della popolazione dalle case del territorio comunale, fuggendo da un luogo divenuto oltremodo pericoloso, perché…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (4): una città tra opposti fuochi d’artiglieria

(Nell’immagine: stabilizzazione della Linea Gotica dopo che i tedeschi hanno lasciato Barga dopo il 26 settembre 1944, dal libro: “Val di Serchio e Versilia, Linea Gotica” – Fabrizio Federigi, 1979) Nel precedente articolo abbiamo parlato della distruzione dei ponti di Barga avvenuta il 26 settembre 1944, poi altri del Comune e quello di Campia nel 4 ottobre, preludio al tanto atteso ritiro dei tedeschi dal territorio, che risalendo a nord la Valle del Serchio, avrebbero spostato il fronte in altre aree, pensate il più lontano possibile da consentire almeno un minimo di ripresa della vita civile. La speranza ben presto però si cangia in altra disperazione che ravvisiamo nelle parole del diario di guerra del canonico del Duomo di Barga don Lionello Chiappa, rettore di Castelvecchio Pascoli, pubblicato nel libro di Bruno Sereni, La Guerra a Barga, 1968: “La sera del 4 ottobre il Ponte di Campia viene fatto saltare. Speriamo ora di non vedere più tedeschi; ma al mattino…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (2) – il rastrellamento tedesco

Nel precedente e primo articolo: “Il Martirio di Barga”, abbiamo iniziato un cammino teso a ritessere quanta e quale fu la sofferenza di Barga e del suo Comune durante il secondo conflitto mondiale, specialmente al tempo in cui tra i nostri monti si fermò per ben sette mesi il fronte della guerra, la cosiddetta Linea Gotica (settembre 1944 –aprile 1945). L’idea che ci ha condotto ad effettuare questo percorso di recupero della memoria è stata dettata dall’accorgersi quanto poco sia tenuta in conto la sofferenza patita da un popolo durante i tristi giorni che la guerra si fermò tra i nostri monti. Quanto patì anche Barga, soggetta a cannoneggiamenti, bombardamenti e, appunto, al rastrellamento dei suoi uomini. (Nell’immagine di apertura: Adolfo Balduini (1881-1957) – xilografia raffigurante “Il Rastellamento” di Barga dell’11 settembre 1944. Opera ambientata di fronte a Porta Reale, nei pressi del piazzale del Fosso, dove, sul soprastante Bastione furono ammassate centinaia di uomini barghigiani in attesa d’essere condotti…

- di Piergiuliano Cecchi

Il martirio di Barga sulla Linea Gotica

Agli inizi dell’anno 1984, ricorrendo il 40° della Linea Gotica, il locale Gruppo Ricerche Storiche di Barga condotto all’epoca dal sottoscritto, ritenne doveroso allestire nella vetrina della sua sede in via di Borgo una mostra che ricordasse quel triste avvenimento, in cui Barga venne a trovarsi proprio nel cuore dei combattimenti tra le Forze Americane e Alleate poste a sud della Valle del Serchio, contro Nazisti e Fascisti situati a nord, nella zona soprastante Sommocolonia. Per Barga, come le zone limitrofe, fu un vero e proprio calvario, che durò per ben sette mesi, dal settembre 1944 sino all’aprile 1945, quando tra le ultime cannonate dei Nazifascisti, il 5 aprile fu colpita la chiesa di S. Rocco, provocando gravissimi danni. Altra e ultima distruzione per la già martoriata città che per tutto il periodo della Linea Gotica fu incessantemente cannoneggiata e teatro d’incursioni aeree degli Alleati, senza trascurare l’abbattimento con mine dei maggiori ponti di Barga e del Comune da parte…

- di Pier Giuliano Cecchi

Come la politica del sec. XIX tracciò l’attuale Unione dei comuni

Il 30 novembre 2011 si è conclusa l’esperienza della Comunità Montana della Media Valle per fare spazio all’Unione dei Comuni della Valle del Serchio. Alla notizia di questo passaggio di consegne qualcuno potrebbe essere indotto a chiedersi: ma da quale presupposto nacque quarant’anni fa l’idea dell’Ente Montano Mediavalle a fronte di un altro Ente Montano denominato Garfagnana? Questo per la semplice ragione che entrambe sono influenti in un solito bacino. Poi, perché Barga, storicamente appartenente alla Garfagnana, entrò nella Media Valle? In effetti, un dato assai anomalo e che farebbe riflettere siano enti sorti in contrapposizione uno all’altro, mentre invece c’è un preciso precedente storico che risale ad oltre 150 anni fa e che delineò con forza l’attuale situazione determinando, appunto, la nominale sottrazione di Barga alla Garfagnana per consegnarla all’attuale Valle del Serchio; una pagina quasi sconosciuta per quanto riguarda la storiografia di Barga e allora vediamo cosa dice. Per iniziare intanto diciamo che con l’invasione napoleonica dell’Italia del…

- di Redazione

La storia del Muro della Ripa

Gennaio 2011: il recente crollo dello spigolo del primo dei dodici archi costruiti tra il 1936-37 a protezione della rupe di Barga, detta comunemente La Ripa, dopo questo ennesimo campanello d’allarme -seppure ritenuto sciagura naturale di non grande entità – proprio per i precedenti (Frana da togliere e altri accidenti del passato) pensiamo meriti tutta l’attenzione degli organi preposti alla tutela del territorio, affinché l’intera struttura e la Ripa che quegli archi proteggono da eventuali disastri siano sottoposte ad un vigile ed accorto controllo, per poi passare ad una ripulitura degli stessi archi dalle infestanti e pericolose piante che li stanno sovrastando.Sulla storia della costruzione dei 12 archi -all’inizio erano 14- corrono in Paese diverse tesi. Con il presente opuscolo è mio desidero offrire alle discussioni il supporto della storia. Pier Giuliano Cecchi LA STORIA RACCONTANEL 1936-37 SI COSTRUISCONO GLI ARCHI SOTTO LA RIPAPER LA SICUREZZA DEL COLLE SU CUI SORGE IL DUOMO DI BARGA =================Il 7 settembre 1920 un…