Cultura

- di Redazione

Duecento ricette dalla Garfagnana: al tempo del Coronavirus ci ritroviamo in cucina

CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – In questo momento di forzata clausura Andrea e Marinella Campoli vanno in libreria con un libro dal titolo “Antichi sapori Apuani. Ricette e segreti” edito da Tralerighe libri. Prima dell’edizione cartacea però è uscito l’ebook già disponibile in tutte le librerie online con Argot edizioni. Duecento ricette della tradizione, facili da fare e con pochi ingredienti, proprio perché legate alla cucina del poco e del senza. Dal pane alle minestre e zuppe, dal farro alla pastasciutta, dalle salse e sughi alle uova, dalle insalate e verdure alla pasta di pane, chiudendo il cerchio sui piatti che per secoli hanno sfamato intere generazioni di contadini. Nei piatti tutta l’arte del riuso e del riciclo, della conoscenza delle mille erbe, delle cotture, dell’uso sapiente delle tante farine presenti: dalla bianca, a quella di semola, alla gialla di granturco, fino a quella di castagne (argomento di un prossimo libro). Le antiche ricette non contengono conservanti, coloranti e l’unica chimica…

- 2 di Pier Giuliano Cecchi

Le epidemie nei secoli di Barga tra fede e speranze (prima parte)

La peste nera del 1348 È più di un mese che siamo alle prese con il corona virus, questa sorta di peste moderna, una pandemia mondiale, che ci perseguita e che speriamo di sconfiggere. Anche qui a Barga stiamo seguendo le direttive tese a rendergli difficile la vita, cosicché il contagio si fermi nella speranza, appunto, di un suo annientamento. Di questi eventi, genericamente detta peste, Barga nel lungo corso della sua storia ne ha visti molti, in certi momenti subendone le drammatiche conseguenze, altre rimanendone quasi salva. Con questi articoli, scorrendo i secoli di Barga, ne vedremo alcuni momenti cruciali; in pratica di pesti conclamate ne capitavano circa ogni vent’anni ma anche meno, e quando accadevano, erano momenti che gettavano la comunità nel più totale panico collettivo. Questo perché il nemico, così come oggi, era invisibile e quando si manifestava in un cittadino, con il soccorso della scienza quasi nullo, ogni tentata cura era più che insufficiente e il…

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Un della Robbia da Barga al Louvre

PARIGI – Nel 1906 lo storico barghigiano Pietro Groppi si preoccupò di raccogliere i monumenti principi di Barga, in una guida destinata ai visitatori. Parlando delle terrecotte policrome invetriate, scrisse che Luca della Robbia donò un quadro rappresentante il “Redentore orante nell’orto di Getsemani con alcuni discepoli addormentati” a un certo D. Donati (il cui nome rimane ignoto nei libri degli Estimi dei Beni Terrieri di Barga), in cambio della cessione di una cava di Argilla Plastica. Questa informazione ha generato negli anni clamore doppio: il primo mosso dall’illusione che i della Robbia potessero avere un centro di produzione a Barga; il secondo a causa invece del fantasma menzionato di un’opera di cui poi se ne persero le tracce. Difficile cercare di muoversi in questo passato intricato e in bilico tra verità storica e popolare, non una visita pastorale, né altre memorie – concesse pure quelle indirette – aggiungono dettagli a questa vicenda nebulosa. Al Louvre è esposto un rilievo…

- di Redazione

La Fondazione Pascoli ricorda il Maestro Roni

Luigi Roni ci ha lasciato. Il nemico invisibile, che sta facendo vivere tanto dolore al nostro Paese in questi tristi giorni, ci ha privato anche di questo grande uomo.  Luigi amava la musica, soprattutto la grande musica lirica italiana. La Fondazione Giovanni Pascoli lo vuole ricordare proprio per questo suo nobile sentimento, che viveva profondamente, e che lo ha visto prima cantore, poi promotore e protagonista di numerose iniziative di elevato livello culturale, realizzate nella nostra provincia. Tra queste desideriamo ricordare, con particolare piacere, L’“Omaggio a Giovanni Pascoli e alla Cultura dei Popoli della Terra” che si svolge il 10 Agosto nel giardino di Casa Pascoli, ma anche per tante altre manifestazioni promosse con l’Associazione “Il Serchio delle Muse” nei nostri comuni della Valle. Un grande contributo dato, vorremmo dire offerto, con alto senso civico di partecipazione ad un bene comune, quale suo omaggio personale di solidale e silenziosa gratuità alla promozione della cultura lirica italiana e della sua storia prestigiosa. Luigi Roni rimarrà, per quanto fatto e donato alla comunità, un nostro sempre vivo punto di riferimento, un costante insegnamento di ideali e valori per…

- di Redazione

Unione Comuni Garfagnana, il cordoglio per la scomparsa del Maestro Luigi Roni

GARFAGNANA – Il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi,  interpretando il comune sentimento dei Sindaci componenti la Giunta, partecipa al ricordo della figura del Maestro Luigi Roni, figlio della terra di Garfagnana che ha portato la sua alta professionalità artistica nei più famosi teatri d’Italia e del mondo. Il Maestro amava profondamente la sua terra, che frequentava con assiduità, al punto di dedicargli tante energie e portando a esibire sul nostro territorio grandi  nomi della lirica internazionale. La collaborazione con  la Comunità Montana prima e l’Unione Comuni Garfagnana poi è stata estremamente proficua. Il rapporto iniziato tanti anni fa con un grande progetto che permise di sviluppare un percorso di avvicinamento all’opera che coinvolse oltre 500 ragazzi delle scuole del territorio e si concluse con un’operetta che fu estremamente seguita e apprezzata dai giovani studenti. La lunga partecipazione dell’Ente al Serchio delle Muse, nelle sue numerose edizioni, è stata continuativa e in diverse occasioni i suoi uffici  ne hanno ospitato…

- 2 di Luca Galeotti

La musica della Valle del Serchio piange la scomparsa del Maestro Luigi Roni

CALOMINI – La Valle del Serchio piange un altro suo concittadino portato via dal coronavirus;  un illustre concittadino che ha scritto pagine importanti nel mondo del Belcanto. Ieri sera è morto all’ospedale di Lucca, dove era stato ricoverato dalla sua casa di Calomini, per le sue condizioni dopo il contagio da coronavirus, il Maestro Luigi Roni. Aveva 78 anni ed era un basso di fama internazionale, più volte protagonista alla Scala di Milano, ma che si era esibito nei più grandi teatri italiani ed internazionali. Nato il  22 febbraio 1942 a Vergemoli, Luigi a primo impatto aveva quel distacco disincantato tipico dei grandi personaggi che hanno calcato i grandi palcoscenici della lirica. Il Belcanto gli aveva dato in eredità un porsi di fronte agli altri ed al mondo diverso da ogni altro artista in musica. Uomo elegante, signorile in tutto e per tutto nell’aspetto, un gran bell’uomo con la sua barba bianca, ordinato, organizzato, sistematico e controllato e soprattutto inarrendevole,…

- di Redazione

Restiamo a casa, dalla Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana un invito a tenere alto il morale e coinvolgere i cittadini accrescendo il patrimonio di documentazione

GARFAGNANA – L’Unione Comuni Garfagnana dal 2004 ha istituito la Banca dell’Identità e della Memoria, un centro in cui sono raccolti, e continuano a confluire documenti, pubblicazioni, fotografie, filmati, studi, tesi di laurea, dati statistici e altro materiale, anche multimediale, sulla Garfagnana, per recuperare, conservare e valorizzare la cultura, la storia e le tradizioni del territorio e realizzare iniziative di conoscenza, promozione e animazione. La “Banca” è un patrimonio per tutta la comunità della Garfagnana e a cui tutti possono dare il proprio contributo per arricchirne i contenuti. L’emergenza coronavirus, con la prescrizione “IO RESTO A CASA” ha stimolato tutti a trovare il tempo per rivisitare i propri documenti e le proprie esperienze di appartenenza alla comunità: fotografie, ricordi di tradizioni, luoghi e personaggi che fanno, o hanno fatto parte, della nostra vita. Chi desidera condividerli collaborando per arricchire il “patrimonio della Banca” può inviarci fotografie, sia attuali che storiche, racconti e descrizioni sulla Garfagnana riguardanti in particolare: tradizioni,  paesaggi,…

- di Vittorio Lino Biondi

Un po’ di Storia Militare: questa foto famosa… e la sua storia 

Vediamo di capire che cosa c’è dietro. Lo “Sporco Tredici” nella foto vediamo il par. Clarence Ware che applica la pittura da guerra “chotaw” al par. Charles Plaud, la sera del 5 giugno 1944, prima dell’imbarco per il D.Day.  Dietro c’è il Dakota D.C.3 che li imbarcherà per aviolanciarli in Normandia.   L’idea della rasatura alla “Choctaw”, una delle popolazione di “nativi” americani, venne a Jake McNiece ( James Helbert), nickname “McNasty” ( in foto con il mitra Thompson M1A1 in cal..45. Jake McNiece era un americano figlio di indiani nativi, nato il 24 May 1919 a Maysville, in Oklahoma e decorato in azione valorosa con numerose medaglie, due Bronze Star Medal, due Purple Hearth ( ferito in combattimento), e altre. Un sanguinaccio! Dopo la Normandia partecipò  alla campagna d’Europa con azioni di combattimento a Bastogne, Liegi   ecc. Avendo lavorato in America, in una importante fabbrica di esplosivi, venne inserito in questa unità  di guastatori. Jake, pensò di pitturarsi e…

- di Redazione

Alla riscoperta della Pieve di Diecimo

BORGO A MOZZANO – Fino al 3 aprile sono sospese, come si sa,  le celebrazioni in pubblico  della messa. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori, ma con le restrizioni relative ai nostri spostamenti diventa difficile potersi recare in chiesa. Per questo abbiamo  utilizzando l’archivio della trasmissione I colori del Serchio per offrirvi un po’ della bellezza dei nostri luoghi di culto. Vi portiamo stavolta a conoscere uno dei monumenti più antichi e più importanti della provincia, la Pieve di Diecimo, dedicata a Santa Maria. La chiesa  è stata costruita a partire dall’inizio del XII secolo, per volontà della Contessa Matilde di Canossa anche se  probabilmente in questo luogo era già presente un edificio sacro. La chiesa che apprezziamo oggi ha tre navate con un grande abside semicircolare. Anche la torre campanaria è molto imponente realizzata secondo lo stile lombardo Lucchese  e nel passato nei piani…

- di Redazione

“La poesia, in quanto è poesia”. Ogni sera una poesia del Pascoli disponibile all’ascolto sul web

CASTELVECCHIO PASCOLI – In un momento così difficile per la nazione, la Fondazione Giovanni Pascoli ha deciso di promuovere un’iniziativa dedicata agli appassionati del poeta ma anche a tutte le persone che in questi giorni sono costrette a casa. Grazie alla disponibilità dell’attore Alessandro Bertolucci, a partire da stasera sarà possibile ascoltare, attraverso il sito web della Fondazione e i suoi canali social, la lettura delle più belle liriche pascoliane, interpretate dallo stesso Bertolucci. Con l’hashtag #unapoesiaalgiorno, ogni sera sarà pubblicata una poesia diversa, disponibile all’ascolto da parte di tutti gli utenti del web. L’iniziativa, nell’approssimarsi di sabato 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia (nata nel 1999 in seno all’UNESCO) sposa le parole di Pascoli: “la poesia, in quanto è poesia, (…) ha una suprema utilità morale e sociale”. In tal senso l’augurio della Fondazione e del suo Presidente Alessandro Adami è quello di riuscire a dare, con un gesto simbolico, speranza e coraggio a chi si trova a fronteggiare…

- di Vittorio Lino Biondi

Linea Gotica Covid 19. C’è una guerra da vincere

Resistere, resistere, resistere! Questo il titolo del discorso che Vittorio Emanuele Orlando, pronuncia alle Camere il 22 Dicembre 1917 dopo Caporetto.  “Resistere! E neppure il grido di quelle madri che non vedranno tornare alle loro case la giovinezza fiorente dei loro figli, resistere! La voce dei morti e la volontà dei vivi, resistere, resistere, resistere!”. L’Italia era letteralmente in ginocchio. Gli austroungarici e i tedeschi dilagavano nella pianura per espandersi verso l’ubertosa Pianura Padana, e quindi verso l’Italia … Resistere, resistere, resistere! Come oggi. Occorre resistere. Stare in casa! Come in guerra, perché questa è una guerra sia chiaro.   Al di là delle proprie valutazioni, che spesso per paure inconsce e personali sfogano nell’accettazione di teorie fantastiche e fantasiose ( skiechimiche, ufo, terrapiattismo, invasioni yankee, virus inviati dal Priorato di Sion ecc.) è necessario, tutti, smetterla di dar fiato all’isteria sul web, e “stringerci a coorte” come dice il Canto degli Italiani, “raccoglierci sotto una unica Bandiera. E’ l’ora di…

- di Pier Giuliano Cecchi

In ricordo del Maestro Pietro Ciambelli

Nella vita ci sono momenti in cui il caso ti fa incontrare delle persone che da subito vivi come fossero vecchie conoscenze perse di vista in un giorno mai esistito ma che reputi possibile sia accaduto e senti di essere stato fortunato a rivederle, così, magicamente riallacciando quel mai iniziato discorso che però è sempre presente in chi vive con amore la sua valle e che gli porta la storia, soprattutto della gente. Questa fu la mia impressione quando per la prima volta in vita mia scambiai due parole con Pietro Ciambelli, che nel modo di presentarsi, dalla parola “calda” e calma, capì subito che di fronte a me stava un maestro di scuola e di vita. Si era a Castiglione Garfagnana per una di quelle occasioni del gran rispolvero storico di Domenico Cecchi, quello sfortunato figlio della nostra terra, un cartografo dei migliori. Lui aveva letto qualcosa del personaggio scritto da me, forse sul Giornale di Castelnuovo di Andrea…