Alla riscoperta della Pieve di Diecimo

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BORGO A MOZZANO – Fino al 3 aprile sono sospese, come si sa,  le celebrazioni in pubblico  della messa. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori, ma con le restrizioni relative ai nostri spostamenti diventa difficile potersi recare in chiesa.

Per questo abbiamo  utilizzando l’archivio della trasmissione I colori del Serchio per offrirvi un po’ della bellezza dei nostri luoghi di culto. Vi portiamo stavolta a conoscere uno dei monumenti più antichi e più importanti della provincia, la Pieve di Diecimo, dedicata a Santa Maria.

La chiesa  è stata costruita a partire dall’inizio del XII secolo, per volontà della Contessa Matilde di Canossa anche se  probabilmente in questo luogo era già presente un edificio sacro. La chiesa che apprezziamo oggi ha tre navate con un grande abside semicircolare.

Anche la torre campanaria è molto imponente realizzata secondo lo stile lombardo Lucchese  e nel passato nei piani in basso ospitava anche delle celle di sicurezza, delle prigioni di modeste dimensioni insomma.

Al  suo interno la chiesa ospita anche alcuni resti degli arredi scultori del XIII secolo;  c’è una straordinaria fonte battesimale esagonale a immersione risalente al XII secolo ma forse l’oggetto più antico di tutto l’edificio è questo sarcofago risalente all’epoca romana.

Oggi la chiesa è curata dai religiosi dell’ordine dei Chierici Regolari Madre di Dio,  ordine fondato  da San Giovanni Leonardi  nel 1574 nato  a Diecimo a due passi dalla monumentale Pieve

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