Cultura

- di Pier Giuliano Cecchi

Ricordando Antonio Nardini. Intervista con Angelo Pellegrini

Sono quasi quattro mesi che lo storico barghigiano Antonio Nardini ci ha lasciato alla bellissima età di 98 anni e ne sentiamo la mancanza perché ormai era come un faro che illuminava le vie della storia di Barga. Oggi, seppur lui non sia qui con noi, comunque a parlarcene restano le sue diverse pubblicazioni che fanno sì ch si avveri ancora del Poeta il detto: Non omnia moriar, non morirò del tutto. Noi però vogliamo contribuire a rinforzare quel detto latino cercando di ritessere il suo cammino culturale e per farlo siamo qui a casa di Angelo Pellegrini, ex artigiano, che con Antonio Nardini ha condiviso molti momenti di storia locale, soprattutto come iscritti prima al Gruppo Ricerche Storico-Archeologiche Barga, poi alla Sezione sempre di Barga dell’Istituto Storico Lucchese.   Angelo, come hai conosciuto Antonio Nardini? Lo conoscevo, si fa per dire, da sempre ma in particolare iniziai a frequentarlo maggiormente al tempo che con il povero dott. Raffaello Nardi…

- di Redazione

“Voltiamo pagina”: Marco Pardini apre con successo l’estate barghigiana

Sono stati più di cento i partecipanti al primo incontro di “Voltiamo pagina – Letture barghigiane”, il calendario letterario dell’estate di Barga aperto ieri nel suggestivo scenario del giardino di Villa Gherardi, piacevole riparo dalla calura estiva. Ad inaugurare il programma delle presentazioni di libri è stato Marco Pardini, esperto di etnomedicina ed etnobotanica, noto ai più per le sue narrazioni erboristiche, in coppia con Abramo Rossi, sulla rete NoiTv. Pardini ha presentato il suo primo romanzo che ha definito “romanzo erboristico”, “Il piantastorie. Narrazioni etnobotaniche in terra apuana”, edito da Maria Pacini Fazzi. Già il titolo dà qualche indicazione sui temi trattatti: l’etnobotanica, giacché Pardini non si occupa solo di botanica ma della sua applicazione all’uomo, e il luogo di origine dell’autore, Casoli di Camaiore, propaggine delle Alpi Apuane che gli ha insegnato la ricchezza naturale ed umana di un territorio come quello della Versilia e della Valle del Serchio, ricchezza che, non ha mancato di sottolinare durante l’incontro,…

- di Redazione

La dogana di Castelvecchio

In periodo Napoleonico, cioè nei primi quindici anni del XIX secolo, doveva sorgere un “presidio di dogana” a fianco o dirimpetto al piccolo oratorio di S. Antonio, oggi chiamato “Chiesina di S Antonio” nell’omonima via. Doveva servire per il controllo delle merci in entrata nel territorio di Barga e provenienti dalla via di Rubbiano e quindi dall’attraversamento del fiume Serchio con il Pontis Populi, in uso fin verso la metà del ‘400. Questo, successivamente al passaggio con le barche, è esistito in maniera assai saltuaria, fino all’inizio degli anni ‘20. Sulla sponda opposta del fiume, il territorio era di competenza della Repubblica di Lucca. La probabile esistenza di un servizio di dogana è avvallata dal fatto che l’introduzione nel territorio di Barga di bestie da soma, bestie d’allevamento ecc., fin dal 1300 fosse autorizzata solo attraversando il Pontis Populi. In quell’epoca le strade campestri più importanti dovevano avere una larghezza di carreggiata di circa 10 piedi, circa 2,30-2,50 metri. Oltre…

- di Redazione

Voltiamo pagina – Letture barghigiane. Il Piantastorie, il libro di Marco Pardini

Sotto il titolo Voltiamo pagina – Letture barghigiane  si terrà una lunga serie di incontri letterari e culturali che accompagneranno gli appassionati durante quest’estate fino a tutto il mese di settembre. Barga infatti ha avuto in questi anni anche il riconoscimenti nazionale di “Città che legge”. Si tratterà di appuntamenti all’aperto, nel pieno rispetto delle norme anti Covid19, che troveranno cornice nel giardino di Villa Gherardi e, nel centro storico, nella suggestiva Piazza San Felice. Il via giovedì prossimo, 25 giugno, quando alle ore 18, nel giardino di Villa Gherardi a Barga arriverà un volto molto conosciuto anche per le sue trasmissioni sull’emittente NOITV dedicate alla natura e alle erbe: Marco Pardini. Il libro, appena pubblicato per la casa editrice Maria Pacini Fazzi e definito dall’autore come il suo primo romanzo erboristico, si intitola Il Piantastorie e accompagna il lettore come di consueto fra arte, natura, storia e tradizioni popolari in un viaggio fra spazio e tempo. Marco Pardini è…

- di Redazione

Opera Barga; un anno diverso

BARGA – Sarà un anno diverso; indubbiamente. Non mancherà anche quest’anno il festival Opera Barga, uno dei punto fermi dell’offerta culturale e musicale barghigiana, ma oltre a questo di certezze per il momento ce ne sono poche se non che cambieranno le date della manifestazione come conferma il presidente di Opera Barga, Nicholas Hunt. “Non sarà a luglio, ma intendiamo organizzare il festival 2020 dopo Barga Jazz e quindi fine agosto e settembre. Secondo me il mese di settembre, visto ancora le tante incertezze legate al coronavirus e l’evolversi della situazione, potrebbe essere il mese ideale, se le cose andranno per il verso giusto ed anche le restrizioni saranno minori, per organizzare un festival il più possibile vicino alla normalità. Anche se di normalità non possiamo parlare quest’anno. Certo è che rimandare di più di un mese potrebbe aprire nuovi scenari anche per l’utilizzo possibile del teatro che al momento è totalmente impensabile di utilizzare.”. Come sarà la programmazione? Troppo…

- di Redazione

“Donne nella storia. La contessa Sophie Chotek”. Ecco la conferenza di Vittorio Biondi

Sabato 27 giugno alle ore 21.00, presso il giardino della Fondazione Ricci Onlus (via Roma, 20 – Barga), si terrà la conferenza del col. (ris.) Vittorio Lino Biondi dal titolo “Donne nella storia. La contessa Sophie Chotek”. L’evento, che avrebbe dovuto svolgersi in concomitanza con la Festa della Donna e che venne annullato a causa dell’emergenza Coronavirus, riapre le attività culturali sul territorio barghigiano, nell’appressarsi dell’anniversario dell’attentato di Sarajevo, in cui persero la vita l’Arciduca Ferdinando e la moglie, protagonista della conferenza. L’iniziativa, promossa da Fondazione Ricci Onlus, Istituto Storico Lucchese sez. Barga, Commissione Pari Opportunità, Unitre Barga, Comune di Barga e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, si terrà all’esterno della Fondazione in ottemperanza alle normative vigenti sul distanziamento sociale; pertanto, in caso di maltempo, sarà rimandata a data da destinarsi.

- di Angelo Pellegrini

Barga cinese

Seimila chilometri a levante da Barga esiste un altro luogo con lo stesso nome: è nel Tibet, tra montagne altissime. Barga (31° nord / 81 est) sorge al confine cinese con l’India e il Nepal, nel cosiddetto “perno del mondo” delle grandi religioni orientali. Sono luoghi ricchi di simboli mitologici. Il vicino monte Kangrimboqe di forma piramidale, cima sacra per eccellenza, con i suoi 6.714 metri, eternamente incappucciato di neve, rappresenta la forma visibile del monte Merou, mitica cima venerata dalle civiltà indiane e tibetane; montagna sacra residenza del Dio Shiva e della sua sposa Parvati, figlia del re delle montagne Himalaya.            . • Al piedi del monte nascono due affluenti dei grandi fiumi sacri, il Gange e l’Indo, che divergono e vanno a gettarsi nell’oceano agli estremi dell’India. Dinanzi alla Barga tibetana si stendono le acque di due laghi sacri: il Mapan, la cui forma circolare rappresenta le energie solari e il La’anga, la cui forma a mezzaluna rappresenta…

- di Redazione

Artista Anonimo per Barga. Partecipa anche tu e aiuta Barga a diventare più bella

Ami l’arte, ami praticarla e soprattutto ami Barga? Allora l’occasione che offre la Pro Loco Barga è da non perdere. L’iniziativa si chiama Artista Anonimo per Barga e servirà per raccogliere fondi per abbellire Barga. L’importante, per partecipare è appunto il requisito di essere un artista o comunque un creativo con tanta passione e affetto per la città di Barga per Barga. “Il motivo per cui chiamiamo questo progetto “Artista Anonimo per Barga” – spiegano alla Pro Loco – è che possiamo con discrezione fare la nostra parte per Barga, divertendoci. Chi partecipa quando ha  finito la sua opera d’arte deve scrivere il suo nome solo ul retro dell’opera e non sulla parte anteriore” Con questi presupposti chi lo vuole può pensare e creare Barga donando alla Pro Loco una piccola opera d’arte. Il formato deve essere piccolo, 12 cm x 17 cm, per essere inviato tramite posta da qualsiasi parte del mondo. “Solo quando avremo una buona quantità di opere…

- di Redazione

Barga jazz, appuntamento confermato (anche se rivoluzionato) ad agosto

BARGA – Nell’incertezza generale una certezza c’è. Bargajazz ci sarà anche quest’anno, anche in questo maledetto 2020 contrassegnato e condizionato dal coronavirus e dall’emergenza sanitaria e sociale con la quale tutto il paese sta ancora facendo i conti. Parola di Alessandro Rizzardi, il direttore artistico del grande festival jazz barghigiano, oggi più che mai il fulcro della manifestazione, con l’eredità morale lasciatagli dal padre Giancarlo, venuto a mancare nei mesi scorsi e fondatore e ideatore di Barga Jazz tanti e tanti anni orsono. “La situazione, anche sulle regole per i distanziamenti e tutto il resto,  è in continuo divenire – spiega Rizzardi – ma la manifestazione, dal 18 al 31 agosto (sempre che non si riesca ad organizzare qualcosa anche a settembre), non mancherà. Saranno tutti concerti all’aperto e quindi mancherà la location del teatro che ospitava tradizionalmente il concorso internazionale di arrangiamento e composizione per orchestra jazz. Proprio per il fatto degli spazi necessari per un’orchestra, è stato deciso…

- di Mario Camaiani

In ricordo del Maestro Rizzardi

Nell’autunno 1994, ideato dal maestro Giancarlo Rizzardi, iniziò a formarsi, a Barga, un nuovo complesso musicale: suonatori di mandolini, chitarre, chitarra-basso, fisarmonica e strumenti a fiato. Si riunivano per passare insieme delle serate nell’edicola di giornali di Mario Nardini: da qui il nome dell’orchestra “L’edicola”. Tutto al merito del maestro Rizzardi, che riuscì a mettere insieme musicisti diplomati al conservatorio con puri dilettanti, ottenendone un lusinghiero risultato. Egli preparava gli spartiti appositi per i vari strumentisti, tenendo conto della capacità individuale di ciascuno; e, alle prove, consigliava con pazienza chi tardava ad apprenderle, in modo deciso, sì, ma bonariamente, quasi paternamente. Aveva un carattere estroverso, aperto, socievole; e spesso  il suo dire era ‘condito’ da simpatiche battute che trasmettevano agli altri un senso di tranquillità. Il nostro maestro, musicalmente era poliedrico, bravissimo nella musica ‘Jazz’, che era la sua primaria, ed in quella ‘Folk’, cioè quella di questo gruppo. Altro fatto importantissimo: poco tempo dopo l’inizio, l’eclettico Maestro creò un…

- di Redazione

Voltiamo pagina – Letture barghigiane, a Barga tanti incontri letterari e culturali

Un’estate all’insegna dei libri. Sotto il titolo  Voltiamo pagina – Letture barghigiane  si terrà una lunga serie di incontri letterari e culturali che accompagneranno gli appassionati durante quest’estate fino a tutto il mese di settembre. Barga infatti ha avuto in questi anni anche il riconoscimenti nazionale di “Città che legge”. Si tratterà di appuntamenti all’aperto, nel pieno rispetto delle norme anti Covid19, che troveranno cornice nel giardino di Villa Gherardi e, nel centro storico, nella suggestiva Piazza San Felice. Tanti i libri che verranno presentati, con cadenza settimanale, che potranno sicuramente incontrare i diversi gusti degli appassionati di lettura; narrativa, storia locale, noir, gialli e tanto altro. Il via giovedì prossimo 25 giugno, quando alle ore 18, nel giardino di Villa Gherardi a Barga arriverà un volto molto conosciuto anche per le sue trasmissioni sull’emittente NOITV dedicate alla natura e alle erbe: Marco Pardini. Il libro, appena pubblicato per la casa editrice Maria Pacini Fazzi e definito dall’autore come il…

- di Pier Giuliano Cecchi

Altari nel Duomo di Barga tra il sec. XVIII e inizi del XX. La sorte di alcuni quadri? (quinta e ultima parte)

Noi non ripartiamo con questo nostro ultimo capitolo dell’excursus storico sugli altari del Duomo nei tre secoli passati senza prima di aver fatto una riflessione, che poi è anche un impegno per il futuro dei nostri articoli tesi alla riscoperta del passato di Barga, che ormai solo su questo sito assommano a decine. In effetti, se Dio vorrà, potremmo anticipare che dopo questa storia ce n’è sarà un’altra molto espressiva che riguarda le opere barghigiane dei Della Robbia, alcune sono qui nel Duomo ma che avrebbero potuto essere di più. In pratica parleremo di tutto un ottocentesco moto diretto alla generica conservazione delle pale esistenti al San Francesco, che seppure sia stato un movimento importante, non raggiunse il deliberato fine o forse si mosse proprio per ciò che ormai è arcinoto a tutti: la sperimentata fuga da Barga che probabilmente smosse la successiva discussione politica tendente a toglierle da un luogo divenuto pericoloso per la loro conservazione, l’abbandonata chiesa di…