Cultura

- di Pier Giuliano Cecchi

Quando lo stemma di Barga arrivò a Montenero

(Le foto di questo servizio sono di Graziano Salotti) BARGA – Iniziamo questo racconto dicendo che tanti sono gli stemmi di Barga, moderni ma anche antichi, che vediamo raffigurati in varie parti del Comune.  Visivamente, primo tra tutti quello raffigurato su Porta Reale o Mancianella che fu rifatto nel 1884 simile ad altro molto antico e ormai corroso dal tempo, anch’esso scolpito come l’attuale dentro uno scudo all’interno di un riquadro rettangolare, il tutto di pietra serena. Questo stemma raffigura una barca, con albero e vela, che solca il mare verso oriente. Altro stemma antico ma un poco diverso e meno visibile è disegnato tra le delibere comunali dell’anno 1532, dove compaiono i remi alla barca, mentre l’albero che regge la vela, ha la chioma. Quanto si detto sino ad ora serva solo da introduzione all’argomento di quest’articolo diretto a riscoprire quando da Barga giunse a Montenero il suo stemma, quello attuale ancora in uso e com’è che si arrivò…

- di Redazione

Diretta Instagram per il teatro di Barga

Questo pomeriggio alle 17 su Instagram, sull’account BargaTeatroDeiDifferenti che è il canale ufficiale del teatro, si parlerà del teatro futuro e del Differenti. La diretta è curata da fondazione toscana spettacolo e parteciperà il sindaco Campani, Francesco Tomei e l’attrice Chiara Francini che conosce il nostro teatro perché protagonista della stagione di quest’anno con C”aperta quasi spalancata”.

- di Redazione

Pillole teatrali, a Bagni di Lucca c’è il teatro online

BAGNI DI LUCCA – Nonostante l’emergenza data dal Covid-19 e tutte le sue conseguenze gli Amministratori di Bagni di Lucca ci hanno tenuto a dare un segnale di positività. Le scuole si sono attivate con la didattica a distanza dimostrando la grande forza del nostro corpo insegnati e Bagni di Lucca, come da tradizione, vuole manifestare la propria vicinanza ai docenti e dimostrare sensibilità verso la cultura in tutte le sue forme. I problemi sono molti e ci colpiscono tutti, ma non dobbiamo dimenticare l’importanza della cultura e della formazione anche in un momento tanto difficile. Così dal giorno 27 Aprile, grazie all’Associazione “Il Circo e La Luna ASD”, è stata inaugurata la XXVII Edizione della Rassegna del Teatro della Scuola con il progetto “Pillole Teatrali”, teatro online. Il progetto “Pillole Teatrali” dimostra la capacità di riadattarsi al cambiamento portato alla nostra vita dal Covid-19. Nonostante il teatro chiuso la Rassegna sta arrivando direttamente nelle case di tutti. Per questo…

- di Redazione

Il Covid non ferma Teatro-Scuola

BAGNI DI LUCCA – L’edizione 2020 della manifestazione sara’ basata sui collegamenti via web. La soddisfazione del sindaco Michelini e della direttrice artistica Michela Innocenti per essere riusciti a mantenere viva l’iniziativa nonostante l’emergenza. Bagni di Lucca da 26 anni ospita una importante manifestazione che uscisce il Teatro alle scuole, ogni anno arrivano da mezza Italia, dalla scuola dell’dall’infanzia alle superiori con al partecipazione anche di compagnie teatrali , nonostante le restrizioni legate al coronavirus Bagni di Lucca ha voluto mantenere questa manifestazione seppur a distanza. Quest’anno la direzione artistica è affidata all’attrice Michela Innocenti che grazie alla tecnologia ogni giorno svolge semonari molto seguiti e aperti a educatori, operatori, attori professionisti e non e ad insegnanti utilizzando il web. Seguire i corsi sulla piattaforma Zoom è facile e gratuito: è chiaro che tutto questo lavoro ha lo scopo di mantenere i rapporti con i docenti che ogni anno portano le loro classi a Bagni di Lucca per partecipare al…

- di Pier Giuliano Cecchi

Cenni sull’arte della scagliola nelle chiese di Barga

Qualche giorno addietro arrivò al Giornale di Barga un messaggio con una richiesta di notizie circa due personaggi che in loco ebbero a che fare con l’arte della scagliola, che sarebbe il modo di imitare il marmo con un finissimo gesso tirato a lucido e pitturato a fresco con disegni geometrici o di altra natura, come varie immagini sacre o più semplicemente imitanti le venature del marmo; in genere opere di un vero e proprio valore artistico. Chiesa San Francesco: Altare della Madonna delle Grazie.   Come forse si è già capito, la scagliola è in pratica una tecnica che imita il marmo anche intarsiato e di vari colori e se il lavoro eseguito è stato ottimo, per la bella ed efficace marmorizzazione raggiunta, non al solo vederlo ma al tatto si può capire e distinguere la diversità. Va detto che solo una ventina di anni prima del ritorno al pratico uso dell’artistica scagliola che più avanti vedremo, il Granduca…

- di Pietro Moscardini

San Giovanni Leonardi, il Santo della Mediavalle

Le figure dei santi più conosciuti in terra di Lucca sono di certo San Frediano, Santa Gemma Galgani, Santa Zita. Risalendo la Valle del Serchio, però, ci informano i cartelli stradali turistici, che Diecimo ha dato i natali a San Giovanni Leonardi. Era nato nel 1541 o forse nel 1543. Non ci è dato di saperlo con esattezza perché è andato perduto nel tempo una parte dell’archivio parrocchiale della bellissima pieve di Diecimo. Si chiamava Giovanni ed era il settimo figlio di Giacomo Leonardi e Giovanna Lippi. Erano piccoli proprietari terrieri all’ombra del bellissimo campanile di Diecimo; inoltre commerciavano con il vino del “Lorami” che all’epoca era quel vino di seconda qualità prodotto con la strizzatura delle vinacce. Giovanni era l’ultimo dei sette figli (quattro femmine e tre maschi) e il papà aveva in mente per lui la carriera dello speziale, vale a dire il farmacista. Al tempo lo speziale era un buon conoscitore della botanica, delle proprietà benefiche e…

- 1 di Renato Luti

Una vicenda fantastica

L’altra notte stavo facendo un sogno, non mi piaceva, troppo insensato quello che accadeva, allora ne sono uscito. Anche da noi c’è una vicenda fantastica, ma questa è sorprendente, non ne possiamo uscire, anzi ci sono altri che vorrebbero entrarvi. In un paesino come Barga, nella Lucchesia, si consuma un’esperienza che sarebbe stato difficile immaginare. C’era una volta… Un gruppo di adulti, un po’ più di una ventina stavano frequentando un corso di informatica base per adulti. Chi vi impartiva lezioni era un prof in quiescenza, straordinario (diciamo “fissatello”) sostenitore di Adulti-ancora-a-scuola, Life-long-learning. Faceva lezione gratis, pur di veder riprender forma ad una situazione che aveva cogestito e che aveva progettato, che aveva funzionato con successo dal 200 al 2014. Proprio da quelle parti in Mediavalle e Garfagnana. Quello era un Centro Territoriale Permanente per la educazione e la formazione in età adulta: – che si occupava della alfabetizzazione italiana per stranieri e del recupero della terza media per quelli…

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Il giallo dello stemma Rondinelli

Per evitare un eccessivo frazionamento dei territori assoggettati, Firenze decise che le cariche podestarili venissero ricoperte da candidati sì sorteggiati, ma all’interno di un controllato numero di esponenti di famiglie già partecipanti alla gestione del potere. Quella dei Rondinelli, fiesolana d’origine, era una delle più ricche famiglie fiorentine. La loro attività politica si strinse attorno alle vicissitudini guelfe, delle quali furono protagonisti in prima persona. Nonostante non tutti gli appartenenti a questa famiglia fossero filomedicei, dai Medici furono sempre sostenuti e apprezzati. La loro dinastia fu piuttosto longeva e si estinse soltanto nel 1880 con la morte di Andrea di Luigi. Questo stemma in terracotta fu donato, secondo una consuetudine consolidata, alla città di Barga dal podestà Rinaldo di Nofri Rondinelli al termine del suo mandato. Fu affisso assieme a quelli dei governatori precedenti sotto l’ampio loggiato di palazzo Pretorio. Si trattava di un uso comune, talvolta obbligato e regolamentato dagli statuti locali, quello di lasciare traccia del proprio passaggio.…

- 5 di Redazione

Arandora star, alla ricerca di foto ed informazioni dei barghigiani deceduti nella tragedia

SCOZIA – Mancano le foto degli ultimi tre. Le ultime tre delle 21 che si stanno cercando. Così Raffaello Gonnella sul gruppo Facebook, Arandora star dedicato alla ricostruzione storica ed al ricordo della tragedia dell’Arandora Star, la nave britannica che nel 1940 fu affondata da un sottomarino tedesco. L’imbarcazione era adibita a deportare i prigionieri di guerra in Canada: tra questi molti italiani(tra cui anche tanti barghigiani), emigrati e figli di emigrati, la cui colpa era stata solo quella di appartenere ad una nazione nemica in guerra. Nell’affondamento perirono 865 persone tra cui, dei nostri conterranei: Oliviero Agostini, Humbert Alberti, Vincenzo Bertolini, Ferdinando Biagioni, Giovanni Cosimini, Silvio Da Prato, Pietro Dalli, Nello Ghiloni, Santino Moscardini, Amedeo Poli, Caesar Rocchiccioli, Giuseppe Togneri Il gruppo Facebook sta ora cercando di trovare  immagini e maggiori informazioni sui 21 deceduti nati a Barga o con stretti legami con Barga. La ricerca vuole essere realizzata nell’abito dell’80° anniversario dell’Arandora Star che ricorrerà il prossimo 2…

- di Pier Giuliano Cecchi

Le epidemie nei secoli di Barga tra fede e speranze. La pesti del sec. XVIII e XIX  (quarta e ultima parte)

Andando avanti nei secoli e venendo al Settecento ecco che siamo al 25 settembre 1713 e in Consiglio si deve trattare dei Deputati della Sanità, quindi risiamo a una peste e questa che raccontiamo forse è per la prima volta che si ricostruisce storicamente. Vedremo essere una peste bovina con gravissimi rischi per l’uomo ma che cosa diranno in seno al Consiglio di Barga? Andando a leggere vediamo che ne sono interessati i pastori lombardi che oltrepassando gli Appennini passano anche dal territorio di Barga e da qui, varcato il fiume Serchio, tramite la via di fondovalle conosciuta all’epoca come “La Via dei Lombardi”  si apprestano a raggiungere la Maremma per lo svernamento dei greggi o i mercati. Tra la Repubblica di Lucca e il nostro Granducato di Toscana era intervenuto un concordato per il passaggio nel territorio che da noi poi investiva il lucchese. Nel territorio di Barga si erano attrezzati due lazzaretti, con la pratica attenzione dettata dal…

- di Redazione

Rockers in pigiama contest, musica per aiutare gli ospedali.

La musica non si ferma, figuriamoci il rock! Anche tu puoi partecipare al contest “Rockers in pigiama”, iniziato il 7 Aprile 2020 con le prime esibizioni. Peraltro a questa iniziativa collabora anche lo Shamrock Irish Pub di Barga sulla cui pagina Facebook escono settimanalmente da due a tre concerti tenuti rigorosamente in casa di ogni artista. Come fare per partecipare? È molto semplice basta suonare da casa 4 pezzi dal vivo, che saranno votati da una giuria di professionisti della musica, non occorre essere per forza in pigiama (anche il suonare in pigiama vi darà un bonus di 5 punti sul totale). Si suona un live su Facebook, 4 pezzi di filata. Questi video saranno poi riproposti nei social dei locali che aderiscono e sulle pagine dell’organizzazione. Non ci sono limiti artistici, che i vostri pezzi siano cover o inediti; gli organizzatori scrivono: “Vogliamo solo che ci sia la vostra anima, la vostra storia li dentro. Ma che, certo, sia…

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Un della Robbia da Barga a Londra

Nel XIX secolo le terrecotte invetriate dei della Robbia furono oggetto di un’attenta e inattesa rivalutazione artistica. Diversi e molteplici furono i motivi, ma fra tutti giocò sicuramente un ruolo importante la spinta tecnologica nascente. Le terrecotte recuperarono il loro posto tra le sedi più alte delle gerarchie artistiche proprio per la loro natura artigianale, la quale suscitava adesso un fascino che al tempo del Vasari era del tutto sopito. Alle sollecitazioni della fortuna del commercio robbiano partecipò anticipatamente anche la soppressione del 1855 degli ordini religiosi considerati privi di utilità sociale. Molte terrecotte si trovavano all’interno – quando non all’esterno – di edifici ecclesiastici destinati a non svolgere più la loro funzione, e in questo contesto apparivano non più controllate dalla presenza fissa di custodi. Plurifrazionati e facilmente maneggiabili, questi manufatti venivano trafficati con una frequenza crescente dalle mani di mercanti anche non autorizzati, che dettero vita ad un commercio di opere defraudate. Così accadde anche al Cenacolo robbiano,…