Cultura

- di Redazione

Avviso per le audizioni e la selezione di n. 2 tra apprendisti attrici e attori per spettacolo teatrale allestito all’interno del Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione di Coreglia 

Avviso per le audizioni e la selezione di n. 2 tra apprendisti attrici e attori per spettacolo teatrale allestito all’interno del Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione di Coreglia  scritto da Francesco Tomei e per la regia di Stefano Cosimini prodotto: Comune di Coreglia Antelminelli – Fondazione Banca del Monte Lo spettacolo debutterà nella primavera/estate 2021 presso il Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione di Coreglia Antelminelli (Lucca), quando sarà consentito dalle normative vigenti in materia di sicurezza e sanità pubblica. Neon Film Production in collaborazione con il Comune di Coreglia e con il sostegno di Fondazione Banca del Monte organizza n. 30 ore di stage con il regista, il drammaturgo e gli attori professionisti del progetto finalizzato alla formazione di n°2 apprendisti attori o attrici. Una volta completato lo stage, che coincide con il periodo di prove dello spettacolo, gli apprendisti attori o attrici verranno coinvolti nella produzione e impegnati in maniera permanente durante le repliche dello spettacolo. Richiesti ai candidati predisposizione…

- di Redazione

Colori del Serchio e i ricordi in bianco e nero

A partire da questa settimana nella trasmissione i Colori del Serchio in onda sabato 20 febbraio (ore 21) torna una rubrica dedicata ai ricordi in bianco e nero, questa settimana andremo a Castelnuovo Garfagnana per incontrare il collezionista Silvio Fioravanti e farvi scoprire foto d’epoca piuttosto rare del capoluogo garfagnino. L’obiettivo della trasmissione è quello di raccontare anche altri luoghi e quindi altri centri o piccoli paesi. 3 anni fa dedicammo alcune puntate a Borgo a Mozzano e oggi riprendiamo questo percorso con la speranza di ricevere l’approvazione e il consenso dei telespettatori. La puntata si aprirà in compagnia di Marco Pardini che ci guiderà alla scoperta della botanica della macchia di Viareggio nel cuore della Città, la puntata si concluderà con lo speciale delle foto in Bianco e Nero.

- di Pier Giuliano Cecchi

Suor Maria Cristina Marcucci (Barga 1876-Pisa 1935). L’Angelo delle “visitandine” (terza parte)

Ripartiamo con il nostro racconto di Rosina per vedere quando arriva a consacrarsi a Dio come Oblata. Questo stato religioso di alcune donne all’interno del Conservatorio, ha poca importanza come si volesse definire, se monacale o altro, comunque e nonostante le vicissitudini passate agli inizi del secolo XIX, ora che siamo a un secolo dopo, certamente possiamo dire fosse ancora ben presente. Si ricordi che l’anno 1883 si erano censite dodici oblate, che pian piano andavano morendo e probabilmente, seppur fosse invalso un preciso limite se non un divieto di farne altre, sempre a causa di particolari attenzioni al mantenimento dell’Istituto il più laico possibile, ecco che l’anno 1906, festa di San Cristoforo protettore di Barga, ci fu di nuovo la consacrazione di cinque oblate. Quest’atto, proprio per quanto accennato, però fu fatto in maniera molto riservata se non addirittura in segreto come vedremo più avanti. L’idea era sorta nel precedente anno 1905 all’arcivescovo di Pisa Cardinal Pietro Maffi (5)…

- di comunicato stampa

Uno spettacolo per raccontare il Museo della figurina di gesso

COREGLIA –  Immergersi nella storia della figurina di gesso e dei mastri figurinai che emigrarono in tutto il mondo attraverso la magia del teatro. È questo l’obiettivo del progetto innovativo promosso e sostenuto dall’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli, grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, e con la collaborazione di Neon Film Production. La casa di produzione, infatti, allestirà – a partire dalla primavera/estate 2021 – uno spettacolo teatrale itinerante all’interno del Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione, messo in scena appositamente per i visitatori: e per farlo ha aperto un bando per cercare giovani attori e attrici. Per partecipare c’è tempo fino al 22 marzo 2021, inviando un’email a info@comune.coreglia.it, allegando curriculum artistico e lettera motivazionale. Un progetto inedito che ha come obiettivo la promozione, il racconto e la tutela di un patrimonio artistico e culturale di cui Coreglia è portavoce internazionale: quello dell’arte dei figurinai. “Abbiamo pensato questo progetto – spiega l’assessore al turismo e…

- di Redazione

Beni culturali. Menesini propone Palazzo Ducale quale sede del progetto “Uffizi Diffusi” ideato da Eike Schmidt

LUCCA – Palazzo Ducale di Lucca, sede della Provincia e della Prefettura, si candida ad essere sede degli Uffizi diffusi di Firenze, così com’è nell’idea del direttore della famosa galleria nazionale, Eike Schmidt, che ha recentemente presentato il progetto di divulgazione e valorizzazione culturale. Ne dà notizia il presidente della Provincia Luca Menesini il quale, nei prossimi giorni, manderà una disponibilità formale di Palazzo Ducale come una delle numerose “sedi distaccate” in Toscana (si parla di un numero compreso tra i 60 e i 100 siti – ndr) per quella che si preannuncia una grande operazione culturale senza precedenti in grado di togliere dai depositi e dai magazzini degli Uffizi moltissime opere d’arte mai esposte al pubblico e, al tempo stesso, di valorizzare musei civici, palazzi, ville e altre storiche location che accoglieranno le opere degli Uffizi. Il direttore Schmidt ha recentemente presentato il progetto alla Commissione cultura del Consiglio regionale della Toscana che l’ha accolto favorevolmente. In contemporanea ha…

- di Pietro Moscardini

Il ponte di pietra della Pieve di Loppia

Attraversare il torrente Loppora in periodo di magra estiva non è certo un problema. un piccolo salto e il ruscello è guadato! Farlo in periodo di portate maggiori è pressoché impossibile. Il collegamento diretto fra l’antica Pieve e il fertile piano di Filecchio per poi poter proseguire verso le importanti fortificazioni di Seggio e Tiglio, è stato anche nei secoli addietro un problema non marginale. Sappiamo che la Loppora è un torrentello assai inquieto e lo fu anche nel 1700 quando travolse un ponte di legno che collegava i due piani agricoli. Nel 1706 non si era ancora provveduto a nessuna ricostruzione e la Loppora la si attraversava con guadi provvisori, quando lo permetteva. I pievani e i contadini erano costretti a scendere verso i Mencagli per passare in tranquillità il piccolo torrente. Nel 1715 il pievano, un certo Giuseppe Ciarpi, chiese ufficialmente ai consoli del Comune di Barga che un ponte di legno fosse di nuovo ricostruito. Fu solo…

- di Pier Giuliano Cecchi

Suor Maria Cristina Marcucci (Barga 1876-Pisa 1935). L’Angelo delle “visitandine”. (seconda parte)

Rosina, come abbiamo già detto, nacque il 9 dicembre 1876 nella casa ancora esistente in via della Madonnina (qui in immagine la casa negli anni ’30 del Novecento che da allora non è cambiata e vedi sotto l’immagine di oggi) e il giorno successivo un piccolo corteo di persone che contornano i genitori che la tengono tra le braccia si avvia verso il Duomo per il suo battesimo. Abbiamo anche detto che per scrivere la storia della gioventù barghigiana di Rosina, l’ignota Autrice della prima biografia, si avvalse dell’aiuto di Suor Marianna, la quale così si espresse circa le qualità della sorella, di lei più grande di tre anni: Rosina era un angelo e mai, fino dai primissimi anni della sua infanzia, smentì la sua singolare virtù … Se dal mattino si argomenta il meriggio, che mai diverrà questa bambina, dicevano i parenti e i vicini? … La sera si recitava il S. Rosario: i bimbi, per solito sono stanchi…

- di Pier Giuliano Cecchi

Suor Maria Cristina Marcucci (Barga 1876-Pisa 1935). L’Angelo delle “visitandine” (prima parte)

BARGA – A Barga sono molto conosciuti e ricordati i due fratelli Marcucci: don Enrico e suor Marianna, il primo sacerdote e canonico del Duomo di Barga, la seconda una suora oblata consacrata a Dio presso il Conservatorio di Santa Elisabetta e per molti anni insegnante elementare nel capoluogo. Due figure che ancora oggi al solo nominarle muovono il cuore a un moto di spontaneo affetto, di ringraziamento a Dio per averli donati alla nostra comunità e questo per il gran bene distribuito sia l’uno come l’altro alla loro cara e diletta Barga, attenuando in tante persone la loro povertà, cui donavano, specialmente il Canonico, anche il proprio necessario. Don Enrico, “Il Santo di Barga”, ci lasciò per la Santa Croce del 14 settembre 1960, era nato il 6 gennaio 1871, mentre “L’Angelo della Compassione” Suor Marianna, nata il 15 ottobre 1879, morì il 22 maggio 1972. Don Enrico, dal soprannome della storica famiglia, detto “il Dorme”, come suor Marianna, era…

- di Serena Ricci

Quattro ruote sulle Ande

Anche durante il terribile 2020, così segnato dall’emergenza sanitaria mondiale, l’Associazione Amici Del Perù ha continuato a servire la comunità Andina di Mollebamba ed il vasto territorio che fa capo al distretto di Paccarectambo, dove l’Associazione lucchese è presente da davvero molti anni. Certo, siamo in un momento storico davvero difficile, ma l’Associazione ha più che mai bisogno di supporto. La vecchia Toyota, che ha passato i 40 anni, e che è l’unico mezzo che l’associazione possiede in Perù, ha trasportato viveri, persone, medici, infermieri, feriti. E’, purtroppo, nata l’esigenza di trovare un mezzo che la sostituisca e che consenta di proseguire nella missione. Quello che serve è un fuoristrada usato, che possa ancora reggere il lavoro pesante che ha svolto la vecchia Toyota. Il territorio in cui opera l’associazione è vasto e difficile da percorrere. Le uniche vie di comunicazione sono strade sterrate, spesso in pessime condizioni, che durante la lunga stagione delle piogge diventano torrenti di fango. Nell’anno…

- di Redazione

Giovedì al Museo -Gli incontri de La Giubba. Si presenta il libro “In Alaska fa caldo – Il nord, la bicicletta e Jack London”

PIAZZA AL SERCHIO – Secondo appuntamento organizzato dall’Associazione Culturale La Giubba di Piazza al Serchio per i Giovedì al Museo – Gli incontri de La Giubba: il 18 febbraio alle ore 21 Stefano Elmi presenterà il suo ultimo libro  In Alaska fa caldo – Il nord, la bicicletta e Jack London (Ediciclo Editore, 2020). Per partecipare all’evento online è necessario compilare il modulo al link: bit.ly/febbraio21museo tramite cui si riceverà l’indirizzo per il collegamento. Il volume è la testimonianza in prima persona di un viaggio in bicicletta nel grande Nord, un’avventura nel mondo selvaggio, tra orsi, caribù e paesaggi incantevoli, per riappropriarsi dei propri sogni. Un bel giorno infatti Stefano Elmi si licenzia, impacchetta la sua bici e parte con un biglietto di sola andata per Calgary con la vaga idea di andare verso nord, suggestionato dalle letture di Jack London e altri avventurieri. Durante il viaggio scopre che in Alaska può fare anche caldo; incontra pensionati americani coi loro immensi motorhome, nativi completamente sbronzi, pistoleri di…

- di Mario Camaiani

Un trattato capestro

“Eccoci al camposanto, finalmente siamo arrivati –  esclamò l’anziano  Gustavo, un corpulento omaccione, asciugandosi il sudore sulla faccia -. Questi due chilometri di cammino mi hanno fiaccato, ormai sono al tramonto…”. “Macché tramonto, siamo ancora ventenni”,  fece un altro, ridendo. Ed un’altra: “Comunque il tramonto è sempre bellissimo: pensate al sole che s’immerge lentamente nel mare all’orizzonte, dalla nostra costa tirrenica: è una visione meravigliosa”. Il gruppo di amici paesani, in gran parte pensionati, ma fra i quali figurava qualche giovane, dopo giorni di pioggia che li costringeva a  stare al chiuso, aveva approfittato della splendida giornata con un bel sole autunnale, per  muoversi, per sciogliersi. Comincia il ‘giro’ del cimitero, da parte dei nostri, che si soffermano alle tombe dei propri cari, meditando, pregando, sì; ma anche parlando, commentando. “Mamma mia come fa tristezza pensare alla morte, ed in questo luogo si può dire che si tocca con mano”. L’espressione era di un giovane, ancora studente, che ricevette un’occhiata,…

- di Redazione

Il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico anche su Wikimedia

PIAZZA AL SERCHIO – Non più solo il sito o la pagina facebook e instagram: da oggi è possibile seguire il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico anche su Wikimedia Commons. Il Museo infatti risulta fra i vincitori del bando “10 Piccoli Musei”, indetto lo scorso autunno da Wikimedia Italia. L’assegnazione premia la proposta progettuale presentata e la sua attinenza con le finalità del bando: condividere il patrimonio culturale conservato nell’archivio museale sulle piattaforme wiki, al fine di valorizzarlo presso un pubblico più ampio. Per realizzare questo progetto una parte del volontari attivi nel Museo sta svolgendo un periodo di formazione sotto la guida della tutor wikimediana Susanna Giaccai dello staff di Wikimedia Italia, grazie a sessioni online di approfondimento. Il lavoro è appena all’inizio, ma sono già stati socializzati alcuni video e create voci relative all’immaginario folklorico;  è possibile prenderne visione a questo indirizzo:   https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Museo_Italiano_Dell%E2%80%99Immaginario_Folklorico. Wikimedia Italia è un’associazione di promozione sociale che dal 2005 opera nell’ambito della cultura libera, favorendo…