La Libellula su manifestazione e firme a Firenze: “Le nostre ragioni sono state riconosciute”

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La Libellula ha commentato l’iniziativa di ieri a Firenze e la consegna delle 8.700 firme alla Regione Toscana per chiedere di non approvare il piano energetico con iol gassificatrore di KME.

Ecco che cosa dice il movimento facendo anche nomi e cognomi per quanto riguarda i sindaci della Valle che non hanno voluto apporre la propria firma con quelle presentate a Firenze.:

“La consegna è stata l’atto finale di un grande sforzo da parte del Movimento La Libellula e dei comitati che l’hanno affiancata, uno sforzo che dai primi di ottobre si è protratto fino al 17 gennaio scorso, festa di Sant’Antonio patrono di Fornaci, e che ha visto i volontari raccogliere firme in lungo e largo per tutta la valle alle feste, ai mercati settimanali e porta a porta, nonché presso alcuni esercizi commerciali che ci hanno dato una mano (non, ahimè, la grande distribuzione, che ha preferito in molti casi “non schierarsi”); a tutti questi volontari va il primo dovuto e sentito ringraziamento, nonché ovviamente a tutti coloro che con la loro firma hanno fatto sentire la volontà della Valle, che ci pare inequivocabile.

Un sentito ringraziamento va anche a tutti i sindaci che, in qualità di responsabili della nostra salute, hanno apposto la loro firma sul foglio n° 1; ben 18 firme su 20 comuni della Media Valle e Garfagnana; solo 2 primi cittadini non hanno firmato: il sindaco di Sillano-Giuncugnano, Roberto Pagani, comune che fra l’altro fa parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e riserva di biosfera Unesco, e il sindaco di Coreglia Antelminelli, Valerio Amadei, peraltro assente anche ieri in Unione dei Comuni della Mediavalle per l’approvazione della delibera contraria al gassificatore”.

“La manifestazione – dice anche La Libellula – ha avuto successo, raggiungendo l’obiettivo che ci si poneva: il Consiglio Regionale, al massimo nella seduta di stamani, confermerà il no sostanziale al gassificatore; tutti i gruppi consiliari si sono infatti espressi in questo senso approvando la mozione presentata dalla Libellula; orientamento espresso anche dallo stesso presidente Giani che ha dichiarato davanti ai manifestanti che il Consiglio terrà conto in primo luogo della volontà della comunità locale.

Le nostre ragioni sono state dunque riconosciute e pensiamo che questo sia un atto decisivo per fermare il progetto di KME, che la popolazione della Valle del Serchio considera in grande maggioranza pericoloso per l’ambiente e la salute”

 

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