Sul piano di rilancio di KME, il comune di Barga detta i tempi. Bonini: “Fughe in avanti non servono”

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FORNACI DI BARGA – Dopo l’assemblea in cui KME ha comunicato ai dipendenti il progetto riguardante il piano di rilancio che comprende la realizzazione del gassificatore a Foenaci, in particolare dopo il trapelare della notizia della recente approvazione da parte della giunta regionale toscana di una bozza d’accordo per il rilancio industriale dello stabilimento, interviene il Sindaco di Barga Marco Bonini richiamando tutti i soggetti coinvolti ad una maggiore collegialità e ricordando il ruolo centrale che l’amministrazione e quindi i cittadini del suo comune dovranno recitare in tutta questa vicenda.

“La delicatezza delle tematiche trattate nella bozza – sostiene Bonini – ci spingono a ribadire con forza la nostra posizione: al momento in cui KME presenterà ufficialmente le pratiche relative al progetto annunciato il comune avvierà un percorso di valutazione mirato a tutelare pienamente la salute dei cittadini che per noi è il bene primario. Ricordo a tutti – prosegue il Sindaco – che è l’amministrazione l’ente preposto all’eventuale rilascio delle necessarie autorizzazioni urbanistiche; pur non conoscendo il progetto dell’azienda, ho ben chiare le opportunità offerte dagli strumenti attualmente in vigore nel nostro comune e ad oggi questi non consentono la realizzazione di alcun nuovo impianto industriale nel sito produttivo di Fornaci di Barga in assenza di una variante al regolamento urbanistico vigente.”

“Al momento la prima preoccupazione che tutti, istituzioni, impresa e cittadini dobbiamo avere è quella di trovare soluzioni, attraverso un’interlocuzione con il Governo, affinché possano essere prorogati gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dello stabilimento in scadenza al prossimo settembre. – conclude Bonini – Non servono fughe in avanti né da parte della Regione né da parte dell’azienda bensì un leale lavoro di squadra che intanto ci consenta – attraverso la proroga dei contratti di solidarietà – di recuperare il tempo necessario per poter approfondire con maggiore consapevolezza i contenuti di qualsiasi progetto industriale e magari anche di poter contribuire all’individuazione di proposte alternative per l’autoproduzione dell’ energia elettrica necessaria al rilancio definitivo dello stabilimento di Fornaci di Barga.”

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