La chiesa della SS. Annunziata di Barga e il suo organo

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(Foto BargainFoto) –

La chiesa fu edificata nel 1595 e successivamente venne abbellita e decorata con opere d’arte.

Il primo organo della chiesa fu installato molto tempo dopo.

Con deliberazione del primo gennaio 1673 i confratelli decisero di installare un organo sopra una cantoria in pietra:

Coadunati li Offitiali e fratelli della Venerabile Confraternita della SS.Nuntiata di Barga in numero sufficiente nella loro solita stanza delle congregazioni per trattare etc. (…) si propose da me infrascritto di commissione del molto reverendo padre Anselmo Coletti Governatore di far fare un organo nella nostra chiesa il che sentito detti fratelli tutti annuirono, approvarono e conclusero che si facesse e perchè tutti li edifiti, come altari, finestre et altro sono di pietra etc., questo si stabilì che anche il palco di detto organo si facesse di pietra con farne il disegno, fatto e mostrato e perchè la Compagnia si ritrova assegnamenti per fare detta spesa et per questo e a tale effetto molti fratelli si obbligarono et si tassarono di loro propria mano in s’un foglio al quale si habia relatione.

La cantoria fu realizzata da Iacopo Vannucci, come attesta una deliberazione del 12 maggio 1680:

“E sentito gli heredi di maestro Jacopo Vannucci che domandavano d’esser satisfatti della mercede messe maestro Jacopo loro padre nelle pietre per la fabrica dell’organo (…).”

Nel 1674 fu commissionata la costruzione dell’organo al maestro Lorenzo Pellegrini di Coreglia Antelminelli. Lo strumento fu ultimato nel 1675 e nel maggio di tale anno furono pagati 114 scudi per il valore dello strumento, grazie ad un prestito di Giovanni Mazzoni camarlingo della Compagnia:

Item sentito maestro Lorenzo Pellegrini da Coreglia che domandava esser satisfatto della fattura dell’organo in vigore della scritta fatta per detto effetto e non trovando la Cofraternita presentemente il modo di far detto pagamento, il signor Giovanni Mazzoni camarlingo della medesima s’offerse, con tutto che non havesse in mano assegnamenti di sorte alcuna di detta Confraternita, di fare detto pagamento al detto maestro Lorenzo de sui propri denari già che il danaro de frutti del censo de signori Baldovini non si era possuto riscuotere per far tal pagamento; con conditione che detta Confraternita sia obligata a restituire a detto signor Giovanni la spesa fatta in detto organo, cioè scudi centoquattordici, per luglio prossimo a venire 1675.”

Nel 1753 l’organo fu riparato da un certo Francesco Bertolini che aggiustò i mantici e rimise a posto i contrabbassi. Forse si trattava di un artigiano falegname, poichè non è noto come organaro.

Tra il 1768 e 1769 venne costruito un nuovo ornamento ligneo e commissionato un restauro ed ampliamento dell’organo al maestro Giuseppe Maria Micheli di Lucca. In tale occasione furono aggiunte nuove canne, come risulta da alcune spese:

A Maestro Giuseppe Micheli di Lucca organaro lire ottantasette e soldi quindici per sue mercedi di riattare e rimettere l’organo e per rimborso di spese fatte da esso per il medesimo, mandato e ricevuta n.4.
A Giovanni Francesco Nardi lire due e soldi quattordici per libbre 9 e oncie 10 piombo dal medesimo levato l’organaro per uso delle canne nuove fatte all’organo, mandato e ricevuta n.5″.

La cassa fu realizzata da Giovanni Ghiloni e le opere di stucco alla medesima furono eseguite da Nicolò Castelvecchi. Tra 1775 e 1776 l’organo fu aggiustato da un frate francescano il cui nome non viene specificato nel documento di spesa. Tre anni più tardi venne dipinto l’ornamento dell’organo a cura di Antonio Equi. Un documento comunale indica che nel 1786, in seguito alla soppressione di Pietro Leopoldo, l’organo doveva essere trasferito alla parrocchia di San Pietro in Campo (vedasi il sito web del Casale i Girasoli di San Pietro in Campo dal titolo “La storia di San Pietro in Campo”).

La cassa dell’organo che esiste attualmente è costruita in uno stile rococò, con la cimasa intagliata ed abbellita da due angeli che sorreggono un festone. La mostra è divisa in tre campate di canne (7-11-7).

Sembrerebbe quindi risalire alla fine del XVIII secolo e potrebbe essere ancora quella del 1768 realizzata in occasione della modifica attuata da Giuseppe Maria Micheli.

Renzo Giorgetti

Riferimenti archivistici e bibliografici:

Archivio di Stato, Firenze, Compagnie religiose soppresse da Pietro Lepoldo:

– filza n.2501, fascicolo A-CCXXXII n.1, deliberazioni della compagnia della Annunziata di Barga (1595-1717), carte 96, 98, 99, 105.

-filza n.2502, fascicolo A-CCXXXII n.6, entrata e uscita della compagnia della Annunziata di Barga (1745-1784), anni 1753, 1768, 1769, 1775.

Renzo GIORGETTI, I Pellegrini organari di Coreglia, in “Il Giornale di Coreglia Antelminelli”, anno XI, n.41, giugno 2014.

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