Mozione provincia pirogassificatore. Simonini: “Ecco perché ho votato contro”

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L’unico voto contrario alla mozione contro il pirogassificatore approvata in consiglio provinciale due giorni orsono è stato quello venuto nelle file del centro destra da Simone Simonini (del gruppo “Alternativa civica centrodestra”), anche segretario della Lega per Media Valle e Garfagnana.

Per Simonini la sua decisione non una scelta a favore del pirogassificatore, ma un voto di coerenza con le sue posizioni passate ed anche un voto contro il PD.

“Credo – ha scritto in una nota alla stampa  – di aver mantenuto una posizione in linea con il lavoro che ho svolto in questi mesi sul territorio, dichiarandomi da sempre non contrario a priori, ma in attesa da prima del progetto ufficiale, e del parere degli organi preposti a tutela dell’ambiente e della salute”.

“Ho votato contro per non allinearmi alla posizione del Pd – ha spiegato -, già spaccata e contraddittoria sul territorio locale da parte di molti rappresentanti di sinistra. Mi sono trovato un testo in sostituzione del primo testo originale sottoscritto da un consigliere di minoranza, il quale chiedeva una posizione politica da parte del partito democratico, che evidentemente per non andare in difficoltà ha preferito cambiarlo. Durante il dibattito ho avanzato una domanda ben precisa al consigliere Boggi, se il sindaco di Barga fosse stato o meno coinvolto nel processo decisionale sulla possibile realizzazione del pirogassificatore da parte di azienda e regione, viste le dichiarazioni contrastanti emerse da membri dello stesso partito a mezzo stampa. A risposte non ricevute e visto il testo modificato, in considerazione che la stessa maggioranza non garantisse in consiglio per l’ennesima volta il numero legale, ho preferito votare contro”.

“Il mio voto – conclude Simonini – come specificato in discussione era strettamente legato al testo della mozione e al presentatario cioè il Partito Democratico. Con questo giudizio, come da sempre dichiarato, non ho quindi voluto forzare la mano, rimanendo in linea con quanto fatto sul territorio, cioè aspettare le decisioni degli organi preposti, poiché essendo in uno stato di diritto, solo le leggi posso dire ciò che è lecito e non”.

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