Tag: seconda guerra mondiale

- di Redazione

Una Targa in ricordo della presenza brasiliana nella Seconda Guerra Mondiale

Barga è stata uno dei punti centrali delle celebrazioni in corso per il 77° anniversario del contributo della Forza di Spedizione Brasiliana alla liberazione dell’Italia. Nella cittadina è arrivata venerdì una numerosa delegazione dell’esercito brasiliano con in testa  il Generale di Corpo d’Armata André Luiz Novaes Miranda, capo del dipartimento di Educazione e Cultura dell’Esercito Brasiliano e del generale di Brigata Luciano Antonio Sibinel, direttore del patrimonio storico e culturale dell’Esercito Brasiliano. A fare gli onori di casa, vista l’assenza per malattia della sindaca Caterina Campani, il vice-sindaco Vittorio Salotti che ha portato il saluto di Barga sottolineando l’orgoglio di aver ospitato la delegazione brasiliana per ricordare la storia che lega la comunità ai soldati sudamericani della Força Expedicionária Brasileira (FEB). E’ toccato invece al colonello Vittorio Lino Biondi ripercorrere la storia e il contributo dei “Prachinas” alla liberazione d’Italia. Dopo la cerimonia al teatro dei Differenti con la consegna ai familiari di alcune pergamene a ricordo del sacrificio di…

- di Redazione

Album della Memoria: due di Sommocolonia…

Per la rubrica Album della Memoria di proponiamo questa bella immagine. Quello in uniforme era Adelmo Biondi, morto il 16 maggio 1946, mentre tentava di togliere un ordigno pericoloso dalle mani di un bambino, in Piazza San Rocco. Il bambino è rimasto vivo, lui è morto. L’altro è Bertino Biondi, il fratello minore. (Foto scattata a Lucca nel 1944 e gentilmente inviataci da Vittorio Lino Biondi)

- 1 di Redazione

Una nuova testimonianza sull’episodio del Pilota Spencer raccolta da Mario Camaiani

Pubblichiamo molto volentieri una nuova versione, seguita ad una recente e inedita testimonianza, del racconto che l’amico Mario Camaiani, memoria storica di Fornaci di Barga, fece dell’episodio del pilota Spencer, avvenuto nelle nostre zone nel 1944. Nell’aprile del 1944 lo squadrone 243° della Royal Air Force viene acquartierato nell’aeroporto di Poretta, in Corsica, onde operare missioni di guerra nel centro nord dell’Italia e nel sud della Francia, che  si susseguono in continuazione. Circa due mesi dopo, il quattro giugno (giorno storico, in cui gli Alleati entrarono vittoriosi in Roma), un numeroso stormo di velivoli composto da bombardieri B25, USA, scortati da caccia Spitfires, GB, decolla dalla base corsa con destinazione la zona di Firenze per compiere una azione di bombardamento alla linea ferroviaria. Uno degli Spitfires è condotto da un giovane sergente pilota di 24 anni: William Clement Spencer, matricola 979632 (figlio di Vernon e Lily M. Spencer, di Offerton, Cheshire), arruolatosi nella RAF come volontario .di riserva). Giunti sugli…

- di Redazione

A Sommocolonia rinvenuta una bomba di mortaio della seconda guerra mondiale. Ecco la sua storia

Un ordigno bellico è stato rinvenuto in questi giorni nei pressi della vecchia mulattiera di Sommocolonia, vicino a via del Bacino. L’ordigno è stato rinvenuto da un abitante di Sommocolonia che senza toccarlo o avvicinarsi troppo, ha immediatamente avvertito i carabinieri della stazione di Barga. Si trattava di un proiettile di mortaio da 60 mm di fabbricazione americana. Gli artificieri lo hanno fatto esplodere in quei boschi nella giornata di ieri. L’ordigno si trovava poco sopra la chiesina di San Rocco, nei pressi di un edificio diroccato. L’ordigno è legato alla più importante battaglia della zona durante la seconda guerra mondiale, combattuta il 26 dicembre del 1944. Che vide affrontarsi soldati americani della Buffalo e partigiani da una parte e truppe tedesche  dall’altra Grazie al col. (ris) Vittorio Lino Biondi, autore della precisa ricostruzione militare della battaglia del 26 dicembre nel libro “La battaglia di Sommocolonia”, è possibile ricostruire anche la storia di questo ordigno ed il suo esatto tipo:  la zona…

- di Redazione

Ritrovato da gruppo di enduristi un grosso ordigno bellico sopra Sommocolonia. Ecco la sua storia

Un ordigno bellico è stato rinvenuto due giorni orsono  in località Pratroscello a Sommocolonia. Si tratta di un proiettile di grosso calibro che è stato ritrovato da un gruppo di enduristi ieri impegnati in una escursione in moto da quelle parti.  Il proiettile è stato notato da alcuni dei centauri:; le piogge di questi giorni avevano scavato e lavato il terreno intorno al proiettile che così era già ben visibile. Oggi sul posto si sono recati anche i Carabinieri della stazione di Barga per delimitare la zona affinché nessuno si avvicini all’ordigno che potrebbe essere ancora attivo e quindi ancora potenzialmente pericoloso. Nei prossimi giorni, per la rimozione, verranno chiamati gli artificieri che poi provvederanno a far brillare il proiettile. Secondo quanto rilevato con l’esame visivo, potrebbe trattarsi di un proiettile di obice. Visto le misurazioni del pezzo, potrebbe quasi sicuramente trattarsi di un proiettile di fabbricazione americana, sicuramente un 105 mm. Ovviamente sparato durante il secondo conflitto mondiale quando…

- di Redazione

Ritrovata a due passi da Via XXV Aprile una bomba a mano

BARGA –  Era stata ritrovata da un cercatore di funghi a pochi passi dal vecchio sentiero della via dei Remi, vicino a Via XXV Aprile a Barga: in mezzo alle foglie una bomba a mano di fabbricazione americana risalente alla seconda guerra mondiale, una MK II, la bomba a mano riconosciuta per la sua forma a pigna, in grado di fare tanti danni a causa delle schegge che scaturiscono dall’esplosione. Era priva della spoletta, ma tutto l’esplosivo era ancora all’interno della bomba che quindi l’ordigno era ancora in grado di esplodere. Dopo la segnalazione ai Carabinieri della stazione di Barga, stamattina sono intervenuti gli artificieri del II reggimento Genio Pontieri di Piacenza con tra gli altri il sergente maggiore Barraco, il caporale maggiore scelto Treppiedi e l’operaio civile artificiere Barbieri. L’ordino è poi stato fatto brillare lungo il fiume Serchio nei pressi delle cave di ghiaia presenti tra Fornaci e Ponte all’Ania. Sul posto, per garantire la sicurezza, anche un ambulanza…

- di Redazione

Testimonianze narrate e fotografiche dalla Linea Gotica in mostra al Conservatorio

Dal 30 aprile fino al 31 maggio è visitabile presso il Conservatorio Santa Elisabetta, nella bella sala del refettorio, la mostra “Linea Gotica 1944: io c’ero” che mette insieme le testimionianze raccolte negli anni dallo studioso Piergiorgio Pieroni di Borgo a Mozzano e le fotografie del fotografo di casa nostra Gabriele Caproni. Stasera, presso il Conservatorio, si è svolto un incontro con i protagonisti di questa iniziativa, organizzato dalla Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta. Come spiegato da Pieroni e Caproni, la mostra nasce dalla volontà di tramandare cosa accadde settanta anni fa nei luoghi della Linea Gotica nel comune di Borgo a Mozzano, centro nevralgico delle fortificazioni tedesche. Oltre 4000 persone lavorarono alla realizzazione delle fortificazioni (oggi divenute un interessante mujseo tenuto in vita da alcuni volontari come Pieroni), di cui il muro anticarro che si vede ancora oggi lungo la strada Lodovica, è il manufatto più evidente. La storia di questi luoghi è stata raccolta da Piergiorgio Pieroni, mettendo insieme…

- di Redazione

Linea Gotica 1944: io c’ero. Testimonianze e foto

Linea Gotica 1944: “Io c’ero”, si intitola così la bella iniziativa ospitata dalla Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta, nella sala del refettorio del conservatorio per il prossimo 8 maggio (ore 17,30). Si tratta della presentazione delle 18 testimonianze raccolte da Piergiorgio Pieroni tra coloro che vissero quella esperienza durante i momenti caldi del secondo conflitto mondiale in Valle del Serchio. La presentazione sarà accompagnata dalle fotografie di Gabriele Caproni.

- di MeCap

Nel settantesimo anniversario della Battaglia di Sommocolonia

(Foto di Caterina Salvi) Fu una giornata terribile il santo Stefano di settanta anni fa, una data rimasta tristemente nota in tutta la Valle per essere stata il giorno scelto dalle forze dell’asse – durante la seconda Guerra Mondiale – per tentare un’offensiva verso gli alleati. Una giornata di combattimenti e bombardamenti che coinvolse un’ampia fascia di territorio in cui si venne a trovare anche il borgo di Sommocolonia, roccaforte barghigiana ai piedi degli Appennini. Negli anni molte parole sono state spese per raccontare, spiegare, interpretare la “Battaglia di Sommocolonia”, in questo suo settantesimo anniversario ricordata anche con una serie di iniziative tenutesi il 13 dicembre scorso. Ma per quanto le parole non possano più aggiungere granché alla tragedia della battaglia, possono ancora tramandarla e mantenerla viva nei ricordi, che sia di monito a tutti per ricordare la natura della guerra e il senso dell’amor patrio. Per ribadire questi valori oggi come ogni santo Stefano da molti anni a questa…

- di Pier Giuliano Cecchi

Nel 70° di Barga sulla Linea Gotica: i caduti civili e partigiani

Per la ricorrenza settantesimo anniversario del drammatico periodo di Barga sulla Linea Gotica (ottobre 1944 – aprile 1945) crediamo sia doveroso, dopo aver ricordato tutti i caduti militari nell’articolo “Proposta per un ricordo dei caduti della Seconda Guerra Mondiale”, ricordare anche tutti i caduti civili residenti nel Comune di Barga, morti in loco o altrove, così come i partigiani residenti nel Comune di Barga e caduti nel nostro territorio o altrove, e viceversa. Per farlo, come nel precedente e ricordato articolo, ricorreremo alle liste che Bruno Sereni stilò e pubblicò nel libro “La Guerra a Barga” edito nel 1968 per i tipi Gasperetti. Non essendo a conoscenza di osservazioni alla pubblicazione delle liste nel libro “La Guerra a Barga” che andiamo ripubblicando, eventualmente, se qualche lettore avesse da aggiungere dei nomi a suo tempo sfuggiti o correggere delle date, siamo a disposizione per farlo, inserendo o correggendo nel presente articolo quanto ci sarà comunicato. Avvisando comunque il lettore che noi…

- di Redazione

“La Guerra a Barga”: la memoria collettiva sul conflitto mondiale al Salottino di Piazza Angelio

La seconda guerra mondiale, così lontana eppure così vicina nel tempo e nello spazio anche qui a Barga, dove il fronte sostò per pochi indimenticabili mesi settanta anni fa, lasciando segni e memorie indelebili. Diari, annotazioni, volumi furono scritti allora e negli anni seguenti; commemorazioni e monumenti furono innalzati o dedicati alla memoria di un evento tanto traumatico; articoli e ricerche sono state effettuate per l’oltre mezzo secolo che ci separa dal conflitto mondiale, rendendolo un tratto della memoria collettiva della nostra terra. La Barga che conosciamo – e le sue frazioni, e i comuni limitrofi – sono un prodotto scaturito anche dalla tragedia dei rastrellamenti, delle deportazioni, delle imboscate partigiane, di bombardamenti, ancora vividi negli anziani sopravvissuti e tenuti a mente da chi li ha solo sentiti narrare. Un ultimo tassello a questo bagaglio importante è stato aggiunto ieri sera presso il “salottino di piazza Angelio”, la temporary gallery che Arteimmagine ha aperto per contribuire al dibattito culturale della…

- di Redazione

La mia guerra. Da Livorno a Fornaci di Barga

Fornaci ricorda la propria storia in guerra durante il secondo conflitto mondiale. A farlo con un libro di Mario Camaiani, che ha raccolto racconti ed episodi vissuti tra il 1940 e il 1945. L’autore verrà intervistato da Andrea Giannasi – conuna introduzione di Gian Gabriele Benedetti – giovedì 19 giugno alle ore 21 presso la biblioteca di Fornaci (nei locali della ex stazione ferroviaria). Nel libro la gioventù sotto i bombardamenti a Livorno, poi il trasferimento a Fornaci – il padre lavorara alla SMI – e l’arrivo della guerra. I primi bombardamenti, il mitragliamento del treno, il passaggio delle SS, l’arrivo dei brasiliani e poi quello dei soldati afroamericani della Buffalo, che arrestarono Mario e un suo amico. La caduta di un aereo e la morte del pilota, la fuga a Bagni di Lucca il giorno dopo il Natale del 1944. Queste solo alcune delle tante vicende vissute dal giovane ragazzo. “La stesura delle vicende del tempo di guerra, da…

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