Ghiviborgo stavolta non brilla; Montespaccato strappa un punto

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La terza di andata proponeva al Ghiviborgo l’inedita sfida interna contro la compagine romana del Montespaccato. Pera & C. stavolta non hanno brillato come nelle prime due partite in una gara equilibrata e senza grandi sussulti.

Ritorno al Carraia dopo il bel pareggio di Città di Castello per un Ghiviborgo che ha avuto un ottimo avvio di campionato. Maccarone si affida all’undici-tipo o quasi (rientra Signorelli) e manda il neoacquisto Zini in panchina. Attenzione a questo Montespaccato che arriva dalla Capitale e che è squadra comunque temibile. Bella giornata al Carraia con discreto afflusso di pubblico. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’alluvione nelle Marche e di un clima (ahinoi) effettivamente impazzito. La fase iniziale è come il cielo sopra Ghivizzano: sereno e senza sussulti. Ovvero come dire… una lunga fase di studio. La prima vera occasione della partita (26′) è per gli ospiti: colpo di testa di Giannetti a sollecitare l’ottimo portiere Antonini che risponde così. Il pericolo corso sveglia il Ghiviborgo che poco dopo la mezz’ora (32) si rende insidioso con un diagonale di Mata che Tassi devia in corner; due minuti più tardi ancora Mata (tra i più vivaci) ci riprova ma la mira non è precisa e il pallone finisce alto. Si va al riposo su un equo risultato di parità. Nel secondo tempo la partita rimane spigolosa e tattica, sempre assai equilibrata. Latitano però le emozioni. Allora Maccarone gioca la carta-Zini, acquisto di pochi giorni fa, al posto di Mata, e prova a sfondare non mutando l’assetto tattico che rimane il 4-3-3 iniziale. Nel finale i padroni di casa aumentano la pressione. Ma al 91esimo i romani sono pericolosi con un colpo di testa in tuffo di Putti. Para Antonini. Poi dall’altra parte ci prova Bongiorni ma il tiro non è irresistibile. Finisce con un giusto 0 a 0. Primo punto per il Montespaccato mentre dal Ghiviborgo francamente ci si aspettava qualcosa di più. Vedremo cosa succederà mercoledì 28 sul campo dell’Ostia Mare.

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