Il Presepe Vivente 2021; Barga manda il suo messaggio di speranza

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BARGA  – In versione anche quest’anno limitata a causa dell’emergenza sanitaria si è svolto comunque,  nonostante un nuovo Natale difficile alle porte, il Presepe Vivente di Barga, la manifestazione del genere più longeva che si tiene in Valle del Serchio con oltre trenta anni alle spalle.

Nessun figurante lungo il percorso sul quale invece sono passati la Sacra Famiglia accompagnata dagli zampognari e dai pastorelli; dal Sacro Cuore il viaggio verso la Capanna di Betlemme attraverso le vie e le chiese di Barga, con un momento di riflessione davanti ai presepi disseminati nella cittadina e nelle sue chiese.

In Piazza del Comune, dopo un peregrinare quasi solitario, l’incontro con tante persone, perlopiù barghigiani,  che non hanno voluto mancare questo appuntamento. Un’altra piccola folla, comunque ben distanziata e con le mascherine sul volto, era salita invece in Duomo. Ad aspettare la Sacra Famiglia, rendendole omaggio con la sua musica, in piazza c’era anche la Filarmonica Gaetano Luporini di Barga che si è riunita di nuovo dopo due anni grazie alla nuova guida del maestro Rossano Emili. Un bel ritorno di cui siamo tutti contenti ed una guida sicuramente autorevole e preparata per la nostra banda. In piazza del Comune ad attendere la sacra Famiglia era presente anche la sindaca di Barga Caterina Campani.

Poi il viaggio è proseguito da via di Mezzo a Via del Pretorio e da qui in Duomo dove, sull’aringo, era stato allestito un mini presepe vivente. Tanti mestieri di una volta legati alla tradizione della montagna e delle genti di Barga, allestito molto bene anche scenograficamente parlando grazie al supporto di tanti giovani e meno giovani, con il supporto anche di tante persone giunte dalla montagna di Barga.

La natività è stata annunciata come al solito dallo struggente suono delle campane di Barga, con il Doppio deli nostri Campanari, mentre dal portone principale del Duomo, illuminato dalla proiezione gigante della Natività dei Della Robbia conservata a Barga nella chiesa di San Francesco, Giuseppe, Maria ed il piccolo Gesù Bambino si sono affacciati, poi salutati da tutti i personaggi del presepe ed infine dai Re Magi. Il tutto davanti ad una bella folla di gente che ha seguito fino alla fine la rappresentazione, accompagnata nel finale anche dai cantori della Community of Jesus di Barga

Una manifestazione alla fine diversa da quelle a cui eravamo abituati fino al 2019, ma sicuramente non meno intensa, anzi. Un plauso va al comune di Barga ed al comitato Pro Presepe, con il testa Enrico Cosimini, per il bel lavoro fatto e per comune hanno saputo proporre questa manifestazione che a Barga non può e non deve mancare, nemmeno nei momenti più difficili. Così è stato ed un grosso grazie per questo se lo meritano tutti i protagonisti, tutti i figuranti a cominciare da Giorgio Cella e Monica Simi interpreti principali del presepe vivente di Barga; tutti coloro che in vario modo hanno dato una mano per fare in modo che questa tradizione, nonostante tutto, potesse continuare, regalandoci peraltro una edizione da ricordare

Il presepe è sempre un simbolo di speranza e il presepe vivente di Barga, nella semplicità di quest’anno, è stato senza dubbio un bel messaggio di speranza e della voglia di ripartire di tutti i barghigiani.

 

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