Era la sera del 9 febbraio 2014, esattamente le ore 19,20, quando avvenne il crollo di alcune delle arcate del muro della Ripa, sopra il quale sorge il colle del Duomo di Barga. Un muro ornamentale e storico costruito negli anni ’30 e sicuramente tra i simboli di Barga. ben visibile in molte foto insieme al Duomo.
Fu allora una ferita aperta per tutta la comunità barghigiana, colpita nel suo patrimonio collettivo dal maltempo di quei giorni che fu alla base del crollo, a causa delle infiltrazioni d’acqua nel materiale friabile che compone la rupe del Duomo.
Sono passati cinque anni ma adesso sembra proprio che siamo alle battute finali per la complessa operazione di ricostruzione degli archi ed anche di consolidamento della rupe con interventi di consolidamento ed anche di regimazione delle acque; operazione che è stata possibile grazie ad un milione di euro concessi al comune di Barga dai fondi regionali per la difesa del suolo.
L’intervento come detto è in dirittura di arrivo e se non sarà concluso entro la fine di ottobre si dovrebbe al massimo arrivare al mese di novembre. Di certo l’Amministrazione Comunale, come ci dice anche il sindaco Caterina Campani, vuole che l’inaugurazione della conclusione dei lavori sia accompagnata da una cerimonia all’altezza di quanto è stato realizzato; per celebrare un traguardo importante per tutta la comunità barghigiana.
Al momento, come ci ha fatto vedere l’assessore ai lavori pubblici Pietro Onesti, sono in corso i lavori per la posa dei cavi che serviranno per alimentare l’impianto luce che verrà realizzato per illuminare tutti gli archi. Nei giorni scorsi è stata effettuata la ripulitura dalla vegetazione degli archi non interessati dalla ricostruzione, mentre prossimamente si provvederà alla rimozione di tutto il materiale di riporto della frana del 2014 e non solo, che si è accumulato nella strada sottostante gli archi. A proposito di questo collegamento, si sta ora pensando anche a come utilizzare questa area anche a servizio del Castello ed alla fine ne potrebbero venir fuori, almeno in una parte, anche dei posti auto in più da realizzare lungo questo breve tratto di collegamento tra Porta Macchiaia e la fine degli archi della Ripa.
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