Il disegno del sindaco Tagliasacchi? Chiudere l’ospedale di Barga

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Così la pensa l’Osservatorio per la sanità della Valle del Serchio che replica alle recenti dichiarazioni del Sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi nel Consiglio Comunale in cui è uscita forte la volontà da parte del primo cittadino e del consiglio di procedere ad un trasferimento di tutte le specialità presenti a Barga verso l’ Ospedale S. Croce di Castelnuovo lasciando a Barga la sola attività ambulatoriale.

“Tutti ricorderanno – scrive l’Osservatorio – come negli anni 1994/95 il sig. Tagliasacchi, quale responsabile provinciale della sanità nel suo partito (ora P.D. Partito Democratico ) si adoperò fattivamente per far disarticolare, compromettere, rovinare l’Ospedale S. Francesco di Barga (moderno, efficiente e apprezzato nosocomio a presidio della sanità nella Valle del Serchio ) che perse numerosi reparti che finirono nell’Ospedale di Castelnuovo senza alcuna ragione plausibile. Negli anni successivi questi reparti sono poi incorsi in un progressivo decadimento, nella perdita dei primariati fino a diventare fortemente ridimensionati e privi della risonanza e attrattiva che avevano un tempo.

Adesso siamo di fronte al solito disegno?

Non possiamo dirlo con certezza ma ciò che è sicuro è che questo politico ora cerca di completare quello che non gli riuscì durante quegli anni così tristi per la nostra sanità: far chiudere l’Ospedale di Barga sfruttando una sciagurata riforma sanitaria voluta proprio dal Partito di cui da anni è degno rappresentante. Il sig. Tagliasacchi si è finalmente rivelato per quello che è: un uomo che “ nuoce gravemente alla salute “ dei residenti della Media e dell’intera Valle.

L’Osservatorio si è sempre battuto, ed ancora si batte, per il mantenimento e il coordinamento delle esistenti strutture ospedaliere, quella di Barga e di Castelnuovo, nell’ottica di salvaguardare il buon funzionamento della sanità in una zona fortemente disagiata come quella in cui abitiamo che necessita di due strutture dislocate, una in Garfagnana e una in Media Valle. Al tempo stesso ci siamo stancati di questa idea diffusa per cui la migliore sanità in Media Valle e Garfagnana sia raggiungibile sempre e solo togliendo servizi a Barga.

In tutto ciò il silenzio dei Sindaci e dei consiglieri della Valle, è assordante

Pertanto vorremmo ricordare a lui, a Tagliasacchi e agli amministratori tutti, alcune peculiarità dell’Ospedale di Barga che lo rendono non solo una struttura necessaria ma anche strategica che non può essere gettata alle ortiche ma deve essere sfruttata al massimo delle sue potenzialità :

L’ospedale di Barga è nuovo, moderno, ben organizzato, con strutture antisismiche per oltre il 95%  ed è inoltre situato all’esterno delle pericolosa  fossa tettonica detta “Etrurian Fault System” oltre che dai lineamenti tettonico trasversali “Linea del Secchia” e “Linea Massa-Monte Cervarola “che investono invece Castelnuovo Garfagnana collocando il comune garfagnino in una zona definita ad “alto rischio sismico” . Da ricordare, infatti, la parziale evacuazione dell’ospedale di Castelnuovo durante l’allerta terremoto del  31 gennaio 2013. Il S. Francesco potrebbe  essere pertanto decisivo in caso di eventi sismici importanti e meno importanti.

L’ospedale di Barga può ospitare fino a 180 posti letto quello di Castelnuovo ne ha circa la metà: se già adesso i due nosocomi non bastano per ospitare i pazienti che ne hanno bisogno, come pensa Tagliasacchi di risolvere il problema trasferendo tutto al S. Croce?

L’ospedale di Barga è centrale nella Valle del Serchio, è situato nella zona dove risiede la maggior parte della popolazione (40.000 abitanti) e dove si sono insediate la quasi totalità delle  attività produttive.

L’ospedale di Barga dispone di ampi spazi esterni, idonei ad accogliere  nuove strutture,  un eliporto, ampi parcheggi ecc.; è sempre facilmente raggiungibile dalle molte strade che da fondo Valle (e non solo) portano a Barga. L’Ospedale di Castelnuovo è raggiungibile da un’unica strada spesso impraticabile soprattutto nel periodo invernale o in occasione di importanti eventi atmosferici.

Concludendo: nessuno dei due ospedali è, in questo momento, sacrificabile. Le  numerose problematiche  da un punto di vista geologico che condizionano fortemente  la viabilità, quelle  legate all’inquinamento dell’aria,  la presenza – fra la popolazione – di  malattie gravi e mortalità con picchi superiori a quelli delle  restanti zone della Regione impongono di sfruttare al massimo le risorse dei due nosocomi esistenti smettendola di sprecare, ma pensando invece a sfruttare quelle risorse economiche per  un’opera decisa di  ammodernamento e reingegnerizzazione delle strutture.

Barga non si chiude, basta con questo banditismo. Salviamo i nostri ospedali!”

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