L’ABC della rianimazione in un opuscolo degli amici del Cuore. Perché “Anche tu puoi salvare una vita”

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opuscolo-wdtr.jpgÈ in distribuzione in questi giorni un pieghevole realizzato dagli Amici del Cuore della Valle del Serchio per educare i cittadini alla rianimazione cardio-polmonare. Un opuscolo che vuole informare e sensibilizzare ogni individuo – anche se non ha già una formazione specifica – sulle manovre che può applicare in attesa dei soccorsi sanitari in caso qualcuno venga colpito da infarto.

Un tema a proposito del quale, fortunatamente, si parla e si fa sempre di più con sempre più ore di primo soccorso offerte dalle misericordie, dispositivi DEA dislocati sul territorio, opuscoli informativi. L’ultimo è appunto “Anche tu puoi salvare una vita” edito dagli Amici del Cuore, i quali spiegano brevemente ma efficacemente cosa è un attacco cardiaco e come si manifesta; l’”ABC” della rianimazione; il mantenimento dell’apertura delle vie aeree; la respirazione bocca a bocca; il massaggio cardiaco sia negli adulti che nei bambini e neonati. Manovre che, ovviamente, devono essere applicate dopo aver chiamato il numero di emergenza del 118 e non in sua sostituzione.

(nell’immagine: Gugliemo Donati, presidente dell’associazione (a sx) e il dottor Daniele Bernardi (a dx) presentano la pubblicazione al sindaco Marco Bonini / la copertina dell’opuscolo)

In caso si riconoscano i segni tipici dell’attacco cardiaco – spiega la pubblicazione – che possono essere dolore o senso di oppressione sul petto, dolore al braccio sinistro o a entrambe le braccia; al collo, alla mandibola, alla spalla; dolore allo stomaco e sudore, nausea o vomito, fiato corto, stanchezza, bisogna immediatamente interrompere (o far interrompere) ogni attività e chiamare il 118. “Prima si telefona, prima arrivano i soccorsi” – continua l’opuscolo, che sottolinea come chiamare il numero d’emergenza (piuttosto che arrangiarsi da soli) abbia grandi vantaggi: arrivo di personale addestrato, trasmissione di informazioni all’ospedale ancor prima dell’arrivo del malato; possibilità di stabilizzare il paziente prima dell’arrivo in ospedale.

Insomma, più se ne sa meglio è per tutti: l’opuscolo (stilato assieme al dottor Daniele Bernardi, coordinatore del comitato medico-scientifico dell’associazione) sarà distribuito capillarmente su tutto il territorio. Cercatelo, leggetelo, conservatelo e siate disponibili ad applicare quanto vi è scritto.

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