Piaggiagrande: situazione ancora molto preoccupante, le autorità chiedono di non avvicinarsi alla zona

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Le sorti di Piaggiagrande sono ormai segnate ma Enti e forze dell’ordine continuano a lavorare per capirne meglio i dettagli e per salvare il salvabile.
Dopo il sopraluogo della Provincia di Lucca, in queste ore proseguono i monitoraggi dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile, ancora sul posto al fine di cercare di prevedere come si evolverà la situazione che vede un enorme fronte franoso stimato in 300 metri di larghezza muoversi verso il basso.

Nelle ultime ore anche la casa ai margini della frana che in principio sembrava potesse rimanere immune (ricordiamo che una bifamiliare, purtroppo, è stata già trascinata via), è stata infine evacuata e attualmente si lavora duramente per creare un bypass attraverso viabilità alternative che permetta di raggiungere le località a monte di Piaggiagrande, come loc. Beltempo rimasta isolata dallo scivolamento a valle della carreggiata della vecchia strada comunale di Renaio.
La situazione è davvero critica e in piena emergenza dato che l’enorme smottamento sta creando disagi anche a distanza: con lo scivolamento di questa enorme lingua di terra le condotte interrate dell’acqua che riforniscono non solo quella zona ma anche Giuncheto e Serra si sono danneggiate ed i tecnici di GAIA stanno lavorando per trovare soluzioni in modo da non lasciare a secco decine di persone.

Alle 18.00 è previsto un nuovo incontro tra tutte le autorità coinvolte, nella speranza che la gravità della situazione sia stata almeno un poco mitigata.

Intanto, come era facile supporre, in molti si stanno recando nei pressi del luogo per verificare di persona lo stato delle cose e ciò crea intralcio alle operazioni di soccorso, sottrae risorse a chi sta vigilando e mette a rischio “visitatori” e soccorritori. Per questo le autorità competenti invitano a non avvicinarsi alla località e zone limitrofe per nessun motivo, né passando per la strada comunale – tra l’altro chiusa al traffico – ne per altri passaggi. La zona è davvero pericolosa, non rischiate.

(fotogallery di Ugo Borghesi)

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