Sovrapprezzo mensa a Gallicano per i bambini del comune di Barga. Genitori e comune alla ricerca di una soluzione

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Dopo le polemiche per il rientro posticipato dei bambini della primaria di Barga sui banchi di scuola, adesso è scoppiata quella legata ad una vicenda che coinvolge il comune di Barga e quello di Gallicano. Che riguarda 88 bambini residenti nel comune di Barga, ma che frequentano le scuole dell’obbligo di Gallicano, dalla materna fino alle medie. Perlopiù bambini e ragazzi residenti nei paesi di Mologno e Fornaci.
Tutto nasce da una delibera presa dal Comune di Gallicano ad agosto con la quale, per far fronte alle sempre maggiori ristrettezze economiche di bilancio, ha istituito un sovrapprezzo per il servizio mensa per i bambini non residenti nel territorio comunale, oltre a quanto già pagato per i buoni pasto
In pratica il comune di Gallicano chiede la copertura della propria quota parte sui buoni mensa, che oscilla dalle 90 euro per le medie ai 150 per materne ed elementari. La richiesta del pagamento di questa quota è stata avanzata dal comune di Gallicano ai genitori barghigiani (così come a quelli di altri comuni limitrofi che portano i propri figli a Gallicano), ma con la disponibilità ad accettare che il contributo sia coperto anche dai rispettivi comuni di residenza. Da qui la richiesta dei genitori interessati per l’intervento economico dell’amministrazione di Barga per salvaguardare gli interessi dei propri cittadini, i quali per vari motivi pur vivendo a Barga devono portare i propri figli a scuola a Gallicano.
Sembra che in tal senso siano orientati a muoversi alcuni comuni limitrofi che sarebbero ben disposti a coprire le spese vista l’assenza nel proprio territorio dei necessari istituti scolastici, ma gli amministratori di Barga si sono detti da subito contrari.
Il Comune di Barga non è disposto a pagare passivamente la quota relativa che in totale ammonterebbe a circa 16 mila euro.
In sostanza per il comune di Barga non si può accettare una decisione presa senza nessun coinvolgimento delle controparti. Una decisione unilaterale di Gallicano, presa peraltro a bilanci di previsione già approvati e quindi con poche possibilità di trovare appositi capitoli di spesa.
Così, secondo il comune di Barga, la questione deve prima essere affrontata in maniera collegiale da tutti i comuni interessati.
Ieri sera sindaco Marco Bonini e assessore all’istruzione Renzo Pia hanno avuto anche un incontro ufficiale con i genitori interessati, al quale hanno preso parte anche la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Barga, prof.ssa Patrizia Farsetti e i funzionari dell’Ufficio Scuola di Barga. Al termine le parti hanno trovato una strategia comune. E’ stato redato un ordine del giorno congiunto con la richiesta affinché il comune di Gallicano ritiri la delibera in questione e la cosa venga affrontata, nel tentativo di trovare una decisione congiunta, in seno alla conferenza dei sindaci:
“Riteniamo – scrivono nel documento genitori ed amministratori barghigiani – che tale revoca sia indispensabile anche per tutelare i genitori che già da mesi hanno iscritto i propri figli nel Comune di Gallicano e che tale revoca sia indispensabile per aprire un tavolo di confronto fra le Istituzioni della Valle per poter disciplinare la materia dal prossimo anno scolastico 2014/2015”.
L’ordine del giorno termina appunto con la richiesta al Presidente della Conferenza dell’Istruzione di convocare la conferenza medesima per discutere del problema.
Il presidente della Conferenza è lo stesso assessore Renzo Pia, presente all’incontro di ieri sera, che avrebbe già comunicato l’intenzione di convocare l’assemblea nella prossima settimana.
Ma se una decisione unitaria dei comuni non fosse trovata in questo ambito? E se il comune di Gallicano non intendesse recedere dalla sua delibera?
E’ chiaro che per i genitori rimarrebbe come ultima possibilità la richiesta di copertura del costo da parte del comune di Barga.
Per il comune di Barga, che comunque non escluderebbe più a priori tale possibilità, prima però devono avvenire i passaggi richiesti: ritiro della delibera e decisione congiunta di tutti i comuni.

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