Il ritorno dell’arte informale di Fabrizio Gianni

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Un gradito ritorno sulle scene dell’arte barghigiana quello di Fabrizio Gianni, artista contemporaneo locale molto apprezzato e benvoluto in tutta la comunità. A parlare di ritorno forse non siamo esatti perché in effetti Fabrizio c’è sempre stato, anche se ormai in giro non lo vediamo più e da diversi anni è ospite della residenza “Belvedere” nel centro storico di Barga.
E, mentre la sua disabilità, con gli anni, gli dà sempre più filo da torcere, la sua voglia di arte, di esprimere, di creare si fa sempre più intensa. Con le sue tele esprime la grande sensibilità che lo ha sempre contraddistinto e con le sue opere ci parla e ci racconta quello che è nel suo cuore.
I corridoi e le stanze del “Belvedere” sono pieni delle sue tele e nei giorni scorsi la sua mostra permanente è stata rinnovata con i pezzi più belli della sua ultima produzione; frutto appunto di un’attività che nonostante i problemi non si è comunque mai fermata.
La mostra è aperta a tutti e Gianni vi aspetta numerosi per mostrarvi le sue opere. Riguardo alle creazioni più recenti possiamo comunque dirvi che ci sono davvero molti lavori interessanti; dove Gianni interpreta nel suo stile, che in questi anni si è fatto ancora più caratteristico e coinvolgente, figure e paesaggi. Si definisce da sempre pittore informale ed indubbiamente l’arte informale e l’espressionismo astratto sono sentieri in cui Gianni riesce a librarsi dalla sua disabilità ed a trovarsi perfettamente a suo agio.
Ci ha fatto piacere rivederlo e più piacere che mai ci ha fatto perderci un po’ nella sua arte.
Grazie, Fabrizio.

Fabrizio Gianni è nato a Barga alcuni anni fa. Di preciso non lo sappiamo visto che quando glielo abbiamo chiesto, con fare un po’ civettuolo, ci ha risposto, sorridendo: “ho perso il conto”.
Vive e continua la sua opera alla residenza per anziani “Belvedere” nel centro storico.
Autodidatta, lavora nel campo della pittura dal 1957; ha partecipato a varie mostre personali, collettive e concorsi nazionali ed internazionali. Nel 1969 vince il Primo Premio Sermide a Mantova, nel 1970 partecipa con successo alla rassegna internazionale di arte moderna a Lecce e così fino a giungere, attraverso una catena ininterrotta di avvenimenti d’arte, ai nostri giorni; nel 1990 vince il premio giornale “Il Tirreno” e tiene mostre personali in molte gallerie d’Italia, compresa la mostra- donazione a favore dell’organizzazione G.V.S. (Gruppo Volontari della Solidarietà) di Barga organizzata nel 2000.
Le ultime mostre barghigiane sono quella organizzata dalla Villa di Riposo “G. Pascoli” di Barga nel 2004 e quella organizzata sempre nella cittadina, nel centro storico, nel 2009 da Leonardo Turri.
Altre mostre: -Ivrea, Hotel Olivetti dal 1990 al 1995. – Monza, 1995-96-97.
– Livorno, “Alla Rotonda”, mostre collettive dal 1990-1996.

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