Da un estremo all’altro del consumo. Se ne parla al Caffè Centrale

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Acquisti compulsivi, psicotici, irrazionali contro quelli ragionati, ben scelti, di stagione. Se ne è parlato al Caffè Centrale … Il Sogno martedì sera, durante la presentazione di un nuovo libro edito da Libertà Edizioni.Il volume “Avvisiamo la gentile clientela”, è scritto dal romano Enrico Mattioli, che , dal sogno di calpestare le tavole di un palcoscenico, finisce su un palcoscenico ben più reale: la cassa di un grande magazzino.
Da qui, con ironia e un cero distacco, gli è permesso analizzare da vicino la società dei consumi, esaminando quei bizzarri personaggi che acquistano come automi seguendo claim e psicosi alimentari e ignorando, forse, le vere necessità.
Dopo l’introduzione del libro da parte di Lucia Morelli anima di Venti d’arte, alcuni dei passaggi più rappresentativi di questo viaggio tra le corsie di merci e promozioni inutilmente vantaggiose sono stati letti al pubblico da Morena Biagioni, ricordando che i proventi della vendita, una volta coperte le spese andranno a finanziarla missione di Rio Branco, Brasile, alla quale la casa editrice collabora senza intermediari .
Dopo la cruda presentazione del mondo dell’acquisto alla quale forse un po’ tutti apparteniamo, è intervenuta Elena Bertoli, in rappresentanza del Gruppo d’Acquisto Solidale di Barga, piccolo nucleo attivo nel tentativo di scardinare le logiche descritte nel libro di Mattioli.
I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), nascono a Firenze nel 1994 per contrastare le logiche delle multinazionali e riportare i consumatori ad essere attori critici nel mercato, e non più semplici soggetti passivi. Ad oggi sono censiti circa 500 di questi gruppi di persone “coscienti”, uno dei quali è a Barga, che raggruppa variabilmente 15 – 20 persone.
Il funzionamento è semplice, quasi banale: presi i contatti con produttori locali di quindici in quindici giorni si ordina presso di loro i beni alimentari di cui ogni socio ha bisogno. Così vengono acquistate verdura, frutta, olio, formaggi, e comunque, solo quello che la stagione mette a disposizione senza farlo arrivare dall’altra parte del mondo. Questo con un doppio vantaggio: i consumatori hanno a disposizione alimenti prodotti in modo sano, non trattati con conservanti, non stoccati in magazzini enormi, non trasportati per chilometri, e d i piccoli coltivatori e allevatori possono rimanere a galla investendo sulla qualità in un mercato che altrimenti predilige la quantità a discapito di tutto.
Questa l’attività del GAS più vicino a noi, ma con all’attivo anche altre iniziative per rimanere (quasi) indipendenti dal mercato, che vanno dalle esperienze di auto – produzione di sapone, pane, ortaggi alla collaborazione diretta con i produttori, fino alla promozione dell’iniziativa Porta la Sporta per sensibilizzare le persone ad utilizzare sempre la stessa borsa piuttosto che riempire ogni giorno un sacchetto di plastica diverso.
Elena Bertoli ammette che questa scelta controcorrente è esclusivamente basata sul volontariato e quindi in certi casi un po’ debole, ma i soci non si scoraggiano, anzi: l’amministrazione comunale sembra sensibile a questo modo di fare la spesa, ed è già avvenuto un primo contatto con l’assessore alle politiche ambientali per incentivare il consumo di prodotti locali (che in Media Valle e Garfagnana non mancano di certo).
Quindi l’invito è: ragionate, e acquistate il più possibile a chilometro zero; e dato che l’unione fa la forza, contattate il gruppo di acquisto solidale di Barga (con sede in via del Giardino 74) tramite Elena (0583 724515) e Monica (340 9044988) o vistate www.retegas.org per capire meglio l’idea che promuovono. Buono lettura e… buon consumo intelligente.

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