Celebrati i 70 anni del Giornale di Barga

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Settant’anni di informazione al servizio della comunità di Barga. Stamani in sala consiliare prima e poi al museo delle stanze della memoria, si sono celebrati i 70 anni del Giornale di Barga, del mensile fondato il 29 maggio del 1949 da Bruno Sereni. Vista la concomitanza il prossimo fine settimana con le elezioni, è stato deciso di anticipare la cerimonia a questo sabato con un dibattito sulla resistenza dell’informazione dove si è parlato anche della storia di questi settant’anni del giornale di Barga e poi con una mostra a cui hanno dato adesione tanti artisti locali che a loro modo hanno rappresentato il loro pensiero sull’informazione passata e futura.

In mostra (l’esposizione, presso il museo stanze della memoria, sarà aperta fino alla fine di maggio), opere di Keane, Emanuele Biagioni, Fabrizio Da Prato, Ivano Stefani, Michela Bertolacci, Nazareno Giusti, Giulia Madiai, Riccardo Bertoni, Paolo Pieri, Massimo Salotti, Sandra Rigali, Emanuela Giannasi, Swietlan Kraczyna, Chico Molo, Caterina Salvi, Simone Togneri. Ognuno con il suo modo di intendere l’informazione.

Nella sala consiliare, alla presenza delle autorità e di tanti amici del Giornale di Barga, vecchi e nuovi,  c’è stato il ricordo dei settant’anni con una riflessione sulla resistenza dell’informazione, soprattutto l’informazione che ancora riesce a tenere botta a quella sempre più dilagante che arriva da internet e dai social… urlata, becera, non verificata, fatta spesso di disinformazione o di poca informazione e di mancato rispetto di tutti quei dettami della deontologia professionale che hanno sempre animato, pur nelle diverse direzioni che sono passate dal fondatore Bruno Sereni, al figlio Umberto fino ad arrivare a Luca Galeotti, il lavoro di questo foglio mensile: il più longevo –  ha ricordato Umberto Sereni, principale relatore dell’incontro, che ci ha parlato della nascita del giornale di Barga fondato dal padre –  tra quelli esistenti in provincia di Lucca con un primato assoluto anche per la sua durata ininterrotta, anche tra i periodici della valle del Serchio.

 

 

 

Qualche cosa del resto vorrà pur dire se un giornale di carta, nonostante la crisi che assale da anni l’editoria cartacea e che non risparmia grandi e piccoli, riesce a resistere ancora e ad andare avanti, pur se con sacrifici e difficoltà che non sono mancate in questi anni;  contando comunque ancora su un discreto numero di fedeli abbonati e di fedeli inserzionisti e ora anche sull’appoggiod ella nuova proprietà arrivata nel 2017

La battaglia contro la trasformazione della informazione (nella disinformazione) è però dura e c’è bisogno per il giornale di studiare anche nuove strategie.  Alcune sono state anche suggerite dal nostro direttore Luca Galeotti  nel corso dell’incontro: per 70 anni gli abbonati hanno sostenuto con le proprie sottoscrizioni gli sforzi editoriali del giornale ed inq uesti anni hanno permesso di vivere anche al giornale online. Ora il solito aiuto potrebbe arrivare dal web, via che il Giornale di Barga ha scelto con successo e come ulteriore proposta, nel 2008.  Le soluzioni ci sono e gli esempi vengono da grandi giornali come The Guardian dove le donazioni dei lettori aiutano un giornale che forse, altrimenti, dovrebbe essere a pagamento come tanti altri.  E’ solo questione di mentalità: tutto questo potrebbe permettere di sostenere ulteriormente gli sforzi della proprietà per mantenere forte non solo il giornale online, ma anche la versione mensile cartacea che indubbiamente è un patrimonio della comunità di Barga; che deve stare a cuore a tutti i barghigiani; perché rappresenta, riporta e racconta la sua storia; perché è il simbolo della civiltà e della cultura di questa comunità.

Durante la mattinata non è mancato il ricordo di chi non c’è più dal Bruno Sereni fino ad arrivare ai volti nuovi dell’informazione locale  Nazareno Giusti. Anche lui avrebbe dovuto scrivere il suo contributo per il settantesimo e la sua mancanza si è sentita come quella di Bruno e di tanti altri della storia di questi settant’anni: avrà occasione di farlo comunque con una delle sue opere che sarà pubblicata sulla prossima edizione natalizia del giornale di Barga.

Alla cerimonia di stamani, tra gli altri, il senatore Andrea Marcucci, Natalia Sereni con il figlio Giacomo, in rappresentante della famiglia di Bruno insieme al fratello Umberto, inserzionisti vecchi e nuovi e tanti della nuova famiglia del giornale di Barga, dall’amministratore di Noi Tv Andrea Benassi al direttore responsabile della televisione, Giulio del Fiorentino, fino ai componenti della squadra amministrativa; c’era poi, a fare gli onori di casa, il sindaco Marco Bonini che ci ha fatto dono di una targa ed ha ricordato gli anni della nascita del giornale con le parole di Bruno Sereni.

Permetteteci di concludere con un ringraziamento a chi, sicuramente più di noi all’inizio, ha creduto nella celebrazione del 70°: Sara Moscardini, presidente della sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese, l’ex vice direttrice del giornale di Barga, Maria Elena Caproni e Keane che siamo certi sa quanto abbiamo apprezzato la sua vicinanza. Ed un grazie grosso anche alla Fondazione Pascoli rappresentata oggi dal suo presidente Alessandro Adami che fin da subito ci ha dato il suo appoggio.

Un grazie poi a tutti gli artisti che arricchiscono la mostra del museo delle stanze della Memoria fatta anche di tanti cimeli. Rimarrà aperta,come detto, per tutti fino alla fine del mese.

 

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