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- di Redazione

Sognando a mezza estate con il poeta Mario Mazzoni (1898-1940): “Sinfonia floreale”

Il 2 maggio si è offerta l’occasione di vedere e capire come nacque in Mario Mazzoni la poesia “Vecchia Barga”, il canto nostalgico di tutti i barghigiani innamorati della Bella Signora Senza Tempo, precisamente nell’articolo: Come nacque la poesia Vecchia Barga di Mario Mazzoni (1898-1940) Oggi, vedremo invece quale e quanto fosse puro il sentimento che si cullava nel suo cuore a solo ventuno anni, quando, era il 1919, inviò all’allora giornale di Barga La Corsonna un articolo in cui parlava di un suo sogno di mezza estate fatto a occhi aperti: “Sinfonia Floreale”, pubblicato nel n. 14, 27 luglio 1919. Qui immagina un giardino con i fiori intenti a dialogare con le volanti bestiole che si recano a visitarli, racconto che inizia al mattino, quando le magnolie all’alba sbiancano i petali, per finirsi a sera con le lucciole e l’ultimo canto dell’usignolo e nell’ora la luna che cola sul tutto la sua bianca favola. Un sogno di un bambino…

- di Redazione

Come nacque la poesia Vecchia Barga di Mario Mazzoni (1898-1940)

Tutti i barghigiani e non solo conoscono la poesia “Vecchia Barga” di Mario Mazzoni, pubblicata nel suo libro “Valleverde”, edito per la prima volta nel 1932, poi nel 1990 a cura del Circolo Cesare Biondi di Barga. Per far capire cosa volle dire per Barga la pubblicazione del libro “Valleverde”, ricorriamo alle parole che il prof. Umberto Sereni ebbe a pronunciare in occasione della presentazione della ristampa in quel 1990: “Valleverde è una pietra miliare, un volume fondamentale per capire l’appartenenza a una civiltà che poneva a suoi valori il bello, il buono, il giusto e riconosceva nell’arte, nella cultura, gli strumenti migliori per l’effettivo progresso del consorzio umano… prima che il sole se ne andasse dietro alle Apuane”. Come detto, all’interno di questo libro troviamo “Vecchia Barga”, poesia che ebbe due versioni, concettualmente uguali e solo diverse in alcuni passaggi, un po’ come oggi usa per certe canzoni che dopo qualche anno, seppur subito riconoscibili, capiamo che in qualcosa…

- di Pier Giuliano Cecchi

Alla scoperta di un mistero di Barga

Nella prima parte dell’articolo pubblicato nei giorni passati, si è posto sul tavolo delle idee, due possibili soluzioni per cercare di sciogliere l’enigma storico che avvolge la costruzione che sta sul fianco sinistro del Teatro Differenti a Barga, visibile nell’immagine. Due possibilità, di cui la seconda è stata articolata per dovere di cronaca, mentre la prima è in relazione con le evidenze che seguono e che ha per base di partenza un vecchio articolo pubblicato sul Giornale di Barga del marzo 1971, scritto dal benemerito cultore di storia locale Renzo, Lorenzo Salvi, e che ha per titolo “Le Mura urbane e le fortificazioni Al Cavallaio”. Un articolo che non parla direttamente dell’argomento da noi intrapreso, ma lo sfiora, comunque ci aiuta a intraprendere un cammino molto affascinante, in cui trova spazio e si giustifica la costruzione in oggetto. Terza idea. Intanto, come dall’articolo di Renzo Salvi, vediamo che un’ampia area che gira intorno al Duomo in antico era chiamata Il…

- di Pier Giuliano Cecchi

Alla scoperta di un mistero di Barga (prima parte)

Chi venisse in visita al Castello di Barga e si trovasse ad ammirare il nostro Teatro dei Differenti, certamente non potrebbe che restare attratto da una strana costruzione che si erge sul suo fianco sinistro, prontamente realizzando e cogliendovi un che di strano, se vogliamo di misterioso. Nonostante la familiarità, la sensazione è anche nostra, perché all’eventuale domanda del presunto ospite: mi scusi, cos’è? Credo non si saprebbe rispondere convincentemente, se non cincischiando che è una struttura antica, poi… silenzio o quasi.Con quest’articolo, a riprova del suo mistero, non andremo tanto più in là di quanto detto, però, almeno, inizieremo ad articolare qualche idea. Tracceremo tre strade, dicendo sin da ora, che l’ultima e quella che più ci convince, tra l’altro, essendo molto intrigante circa l’idea dei misteri di Barga. Iniziamo dicendo che la costruzione, così come la vediamo nell’immagine, si presenta con quattro archi in alto a tutto sesto, ben fatti e similari. Questi per quattro quinti e stranamente…