Tag: piano industriale

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Kme, a Firenze primo incontro tra sindacati e azienda

Mentre a Barga si è costituito il tavolo istituzionale per seguire la vicenda KME, a Firenze oggi pomeriggio il primo degli incontri in programma tra sindacati e azienda, per definire meglio gli aspetti legati al piano di riconversione ed al reimpiego dei lavoratori. L’incontro è servito a calendarizzare i prossimi confronti tra gruppo e sindacati. Il prossimo appuntamento sarà per martedì 27 ottobre e verterà sul piano economico finanziario. Nei successivi si parlerà invece nell’ordine della gestione dei tre anni di transizione per poi proseguire sulla discussione sulla gestione delle parti economiche dell’accordo. Queste saranno le tematiche dei primi tre incontri in programma a cadenza settimanale. “Oggi il confronto è servito a calendarizzare i temi – ci racconta il segretario provinciale FIOM, Mauro Rossi Rossi – anche se c’è stato un approfondimento su che cosa significherà lavorare nella produzione idroponica. La cosa che fino ad ora nessuno forse aveva capito è che gli addetti impegnati in questo settore si occuperanno…

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Kme, massima attenzione delle istituzioni sul progetto di riconversione e sulle garanzie ai lavoratori

Massima partecipazione questa mattina a Barga alla prima riunione che ha dato di fatto il via alla costituzione del tavolo istituzionale che avrà l’incarico di seguire passo, passo la vicenda KME con il massimo coinvolgimento di regione e Governo Nazionale. Questo il principale ruolo dell’organismo costituito a Barga che dovrà vigilare in particolare sui passaggi che porteranno alla trasformazione della fabbrica e soprattutto sulle garanzie per i posti di lavoro di circa 800 laboratori tra dipendenti KME e indotto: estrema chiarezza sui vari aspetti del Piano industriale di riconversione della proprietà; un’attenzione vigile e continua da parte delle istituzioni locali, regionali e nazionali; una constatazione di fondo che si tratta di una riorganizzazione aziendale difficile, dalle prospettive e dai risvolti non completamente nitidi; una questione aziendale e occupazionale che ha una portata numerica per la Valle del Serchio e per il territorio provinciale almeno pari (fatti i dovuti distinguo) a quella dell’area siderurgica di Piombino. All’incontro svoltosi nella sala consiliare…

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Kme. Per Menesini un problema da affrontare per tutta la provincia

Su KME oggi anche l’intervento del presidente della provincia Luca Menesini secondo il quale la vicenda di KME non riguarda solo la Valle, ma è un problema reale e serio per tutta la Provincia di Lucca. Già garantita la sua presenza al primo incontro del tavolo istituzionale che lunedì si terrà in comune a Barga, convocato dal sindaco Marco Bonini, con la presenza già certa anche del senatore Andrea Marcucci e dell’assessore regionale, Marco Remaschi. “La vicenda della Kme e dei suoi lavoratori è una vicenda che interessa tutti i territori della nostra provincia. Seicento dipendenti, e tutto l’indotto annesso, sono numeri che mi fanno dire che è una delle più grosse crisi aziendali avvenute in provincia di Lucca. E’ pertanto una questione d’interesse di tutti e per questo siamo a disposizione nel supportare l’iter istituzionale, subito avviato, perché il quadro sia monitorato con dovizia e nell’interesse delle persone. Come Provincia abbiamo seguito fin dall’inizio la situazione, attraverso il consigliere…

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PD Gallicano su KME: “Perplessi per i motivi che hanno portato a scelta così drastica”

Anche il PD di Gallicano interviene sulla vicenda KME per esprimere il sostegno e la solidarietà nei confronti dei lavoratori dello stabilimento di Fornaci di Barga e delle loro famiglie ma anche perplessità per le motivazioni che hanno portato l’azienda ad una scelta così radicale: “L’impianto – scrive il PD gallicanese – conta all’incirca 600 dipendenti, ed è chiaro a tutti che a preoccuparci non è solo il numero delle singole unità lavorative in gioco, ma anche di tutto ciò che c’è dietro: non dimentichiamoci che dietro ogni individuo ci sono intere famiglie e attività non strettamente collegate a KME ma che dipendono dallo stabilimento. L’intera economia della Valle del Serchio dipende dalla buona riuscita del progetto. Nonostante siano state fornite diverse rassicurazioni in merito alla situazione – ovvero che non si tratta di una chiusura definitiva dell’impianto e del conseguente licenziamento di tutti gli operai, ma piuttosto di una riconversione produttiva della precedente attività di lavorazione del rame in…

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Vicenda KME: “Non dimenticatevi dei lavoratori della mensa”

“Tra tutto questo marasma di notizie che leggiamo sui quotidiani riguardo la crisi della KME, riguardo la situazione difficile della cooperativa Fanin che fa parte dell’indotto, a malincuore abbiamo constatato che non è stato riportato nemmeno un trafiletto che parlasse di noi. Chi siamo? Siamo gli invisibili, i dimenticati, siamo il personale della mensa di KME, che in questi anni hanno lavorato fianco a fianco al personale della KME. Un lavoro senza grandi pretese né grandi soddisfazioni ma un lavoro dignitoso che ci permetteva di vivere non con lussi e agi ma con dignità. Quella dignità che ora sentiamo calpestata dal non interesse nei nostri confronti; forse nessuno se n’è accorto, ma noi ci siamo. Abbiamo il diritto di vedere riconosciuta anche la nostra situazione, di non essere invisibili, di far sapere che anche noi rischiamo il posto di lavoro. Sappiamo che non sarà certo un articolo sul giornale a cambiare le nostre sorti, al momento sconosciute, ma vogliamo far…

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Vicenda KME, Rossi (FIOM): “Tante le problematiche da chiarire compresa la questione indotto”

Il processo per arrivare alla riconversione della “Metallurgica” di Fornaci di fatto ora inizia anche dal confronto tra i sindacati e l’azienda. Proprio lunedì è in programma il primo degli incontri che i sindacati vorrebbero a scadenza pressoché settimanale per affrontare le questioni e le problematiche ad una ad una. Con un occhio di riguardo anche alla questione non secondaria dell’indotto, come sottolinea il segretario provinciale FIOM, Mauro Rossi: “Già martedì a Firenze abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni per le ricadute sull’indotto; ci saranno diverse ditte che si troveranno senza un committente da un giorno all’altro, alcune delle quali, in modo particolare la Cooperativa Fanin di Fornaci, con 80 dipendenti e che lavora al momento al 90% alle commissioni di KME. E’ vero che anche loro possono beneficiare di ammortizzatori sociali, ma non delle prospettive di riconversione che invece si aprirebbero per i lavoratori di KME”. Questa per Rossi deve essere anche una delle problematiche più a cuore, anche se…

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Venerdì (16 ottobre) Speciale TgNoi dedicato alla Kme

Un’ora in diretta per capire quale sarà realmente il futuro della Kme insieme agli operai, i sindacati, le istituzioni. Sarà dedicata alla delicatissima vicenda dello storico stabilimento di Fornaci di Barga la puntata di questo venerdì (domani) dello Speciale TgNoi in onda in diretta alle ore 21. Gli studi di NoiTv saranno in collegamento proprio con Fornaci per ascoltare le opinioni sul progetto annunciato dalla proprietà nei giorni scorsi che prevede lo stop della produzione di rame dal 2016 e la riconversione della struttura per avviare una maxi serra in cui si attuerà l’agricoltura idroponica.

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Marcucci e Mariani su KME: “Trattativa con l’azienda, ma livelli occupazionali da salvaguardare”

“Siamo preoccupati per la situazione dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga (Lu) ed in contatto con tutte le amministrazioni locali della Valle del Serchio. Abbiamo dato la nostra immediata disponibilità per il tavolo istituzionale che il sindaco di Barga convocherà con la Regione Toscana all’inizio della prossima settimana. E’ chiaro che gli Enti locali attendono dall’azienda il piano industriale della nuova produzione industriale annunciata e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. E’ quanto dichiarano i parlamentari del Pd Andrea Marcucci e Raffaella MarianI sulla decisione di Kme di interrompere la produzione di rame a favore della coltivazione idroponica nello stabilimento lucchese che occupa attualmente circa 600 lavoratori

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KME, grande partecipazione alle assemblee. I lavoratori chiedono ai sindacati verifiche e garanzie del nuovo piano industriale

Grandissima partecipazione, grandissima attenzione, tanti interrogativi su quello che potrà essere il piano industriale presentato da KME per lo stabilimento di Fornaci. Così Mauro Rossi, segretario provinciale FIOM, riassume le assemblee in programma per la giornata di oggi con i lavoratori della “Metallurgica” di Fornaci. In tutto alla fine della giornata, saranno sette le assemblee organizzate per informare i dipendenti su quello che è emerso nel confronto tra vertici aziendali e coordinamento sindacale nell’incontro di ieri a Firenze con la presentazione del piano industriale che prevede la riconversione del settore rame dello stabilimento di Fornaci di Barga, a partire dal 2016, in una produzione legata all’agricoltura idroponica. “Le assemblee – spiega Rossi – sono state partecipatissime e quello che soprattutto vogliono capire i dipendenti è se fidarsi o meno di quello che l’azienda ci ha raccontato. C’è stata però una grande assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori che partendo da un dato negativo, ovvero la perdita di un altro…

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La vicenda KME tra sconcerto, preoccupazione e speranza. Presto un tavolo istituzionale. Le rende noto il sindaco Bonini

Kme cessa la produzione di rame ma riconverte il sito di Fornaci di Barga e non apre procedure di licenziamento. Così riassume il titolo del comunicato congiunto emesso ieri, dopo l’incontro di Firenze, dal coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm di KME, dove appunto l’azienda ha reso nota la cessazione della produzione di rame nel sito di Fornaci di Barga a partire dai primi mesi del 2016 e contemporaneamente ha annunciato un reinsediamento produttivo dentro lo stesso sito al fine di rioccupare tutti i lavoratori. Il coordinamento esprime la propria contrarietà per quanto riguarda la perdita di un sito industriale importante come quello di Fornaci e allo stesso tempo esprime cautela sul progetto di rideversificazione così come illustrato che: “Seppur elemento positivo – scrive il coordinamento – , ha bisogno di essere valutato e verificato con attenzione riguardo la sua fattibilità, dentro una trattativa che si dovrà aprire immediatamente anche con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali atti a garantire e monitorare l’esito positivo…

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Chiusura uffici postali: Poste concede pausa sul piano di razionalizzazione

La chiusura degli uffici postali nei piccoli centri non può essere decisa senza tenere nel debito conto le distanze e la fruibilità del servizio e se la chiusura non è ben motivata in rapporto ai disagi arrecati alla popolazione. È quanto scrivono i giudici della sezione del Consiglio di Stato che, con la sentenza n. 1262 depositata l’11 marzo, riconoscono le buone ragioni dei piccoli Comuni che si stanno contrapponendo al piano industriale di Poste Italiane, che dal 13 aprile dovrebbe condurre alla chiusura di 455 uffici e alla riduzione di orario di apertura in altri 608. La sentenza afferma che “Poste non può fare spending review sulle spalle dei piccoli centri, determinando disservizi e disagi soprattutto alla popolazione anziana e a quella priva di strumenti tecnologici”. Per questo motivo, concludono i giudici amministrativi, “le chiusure devono tenere conto della dislocazione degli uffici, con particolare riguardo alle aree rurali e montane, e anche delle conseguenze che la presenza ha sull’utilità…

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