Kme. Per Menesini un problema da affrontare per tutta la provincia

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Su KME oggi anche l’intervento del presidente della provincia Luca Menesini secondo il quale la vicenda di KME non riguarda solo la Valle, ma è un problema reale e serio per tutta la Provincia di Lucca. Già garantita la sua presenza al primo incontro del tavolo istituzionale che lunedì si terrà in comune a Barga, convocato dal sindaco Marco Bonini, con la presenza già certa anche del senatore Andrea Marcucci e dell’assessore regionale, Marco Remaschi.

“La vicenda della Kme e dei suoi lavoratori è una vicenda che interessa tutti i territori della nostra provincia. Seicento dipendenti, e tutto l’indotto annesso, sono numeri che mi fanno dire che è una delle più grosse crisi aziendali avvenute in provincia di Lucca.

E’ pertanto una questione d’interesse di tutti e per questo siamo a disposizione nel supportare l’iter istituzionale, subito avviato, perché il quadro sia monitorato con dovizia e nell’interesse delle persone.

Come Provincia abbiamo seguito fin dall’inizio la situazione, attraverso il consigliere delegato Nicola Boggi, e sono personalmente in contatto con il sindaco di Barga Marco Bonini. Come la precedente istituzione, anche la Provincia dei Sindaci continuerà ad avere un ruolo nelle vicende aziendali ed occupazionali.

Ma non ci limiteremo a questo. Come amministrazione provinciale faremo da ponte fra il Governo nazionale e regionale e le amministrazioni locali, per un dialogo e una collaborazione stretta. Per questo ringrazio i nostri parlamentari, l’assessore e i consiglieri regionali, le Unioni dei Comuni e l’amministrazione comunale di Barga che stanno lavorando in sinergia e con responsabilità sulla vicenda.

Lunedì sarò personalmente presente al tavolo. Inoltre, metto a disposizione Palazzo Ducale per gli incontri istituzionali, in modo che i lavoratori e l’azienda vedano concretamente che la questione non è una questione da giocare in casa, ma che interessa tutti i livelli istituzionali esistenti.

Portare il tavolo del confronto nella sede della Provincia è un atto simbolico ma di rilievo, perché dà alla situazione la dimensione che possiede nella realtà.

E’ chiaro che il piano di riconversione di cui parla la proprietà Kme può rappresentare un’opportunità, ma non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Da un “core business” legato al settore metalmeccanico si passa a uno sullo sviluppo dell’agricoltura idroponica.

Un cambiamento che dobbiamo monitorare passo, passo, e soprattutto abbiamo bisogno di maggiori dettagli da parte dell’azienda, come il nuovo piano industriale.

Applaudire o chiudere possibilità senza aver visto questo non ha senso, né verso l’azienda né verso i suoi lavoratori.

Quindi, come Provincia, stiamo nella massima allerta insieme alle altre istituzioni perché nulla sia gestito con superficialità visto che si parla delle sorti di tanti lavoratori, e chiediamo alla proprietà di Kme di avere un atteggiamento collaborativo e presentare il piano industriale perché, insieme, possano essere fatte tutte le valutazioni del caso.

La vicenda della Kme non riguarda solo l’azienda, quei lavoratori, e la Valle del Serchio.

La vicenda della Kme riguarda tutti i territori della nostra provincia”.

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