Ospedali e ospedale unico, una questione che si riapre?

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Ospedali della Valle, nuovo ospedale unico, sanità e conferenza dei sindaci.
Da qualche settimana sono iniziate le “grandi manovre” attorno a queste scottanti questioni e qualche novità interessante o quanto meno significativa è già emersa.

La prima è senza dubbio l’impossibilità di nominare il presidente della Conferenza dei sindaci per la sanità e della articolazione zonale della Valle del Serchio al suo interno, per l’assenza di alcuni sindaci della Valle. Assenze legate sicuramente a impegni improrogabili, anche se qualcuno ci vede, in queste assenze, qualcosa di diverso e di più gravemente sintomatico, legato a squilibri tra i sindaci della Valle che potrebbero far riacuire la guerra in corso tra alta e bassa Valle, sui temi sanitari.

In tal senso va forse letto l’altro elemento emerso proprio oggi; riportato stamani dal giornale Il Tirreno: l’incontro del sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi con il direttore generale Polimeni per affrontare le questioni più impellenti: la conferenza dei sindaci innanzitutto, ma anche la vicenda ospedale unico. Se a Barga ed in Media Valle, come più volte dichiarato anche da Bonini in campagna elettorale, la vicenda ospedale unico si considerava una questione per il momento irrealizzabile, a Castelnuovo invece, da quanto si legge, ci si crede molto.

Tagliasacchi è convinto che l’ospedale unico vada realizzato e che si debba finalmente concretizzare quanto fu deciso circa un anno fa dalla conferenza dei sindaci con un voto burrascoso: la realizzazione di questo ospedale sul Piano Pieve a Castelnuovo.

Insomma, finite le elezioni i nodi sono tornati al pettine. La vicenda si ripresenta ancora complicata e controversa così come era quando fu votata la localizzazione dell’ospedale unico. L’unica differenza è che a tirare le file di chi vuole l’ospedale unico e di chi lo vuole al Piano Pieve e alla svelta c’è un sindaco diverso e stavolta della stessa corrente politica di Bonini e di tanti sindaci della Media Valle che invece vorrebbero rimanere ai due ospedali esistenti.
Che succederà quindi adesso? La guerra sopita dalla elezioni riprenderà e si riaccenderà veramente la questione ospedale unico che, almeno in Media Valle, si dava ormai per archiviata definitivamente? Che atteggiamento prenderà Barga e la Media Valle rispetto alle convinzioni di Tagliasacchi?
Di risposte ce ne sono poche per il momento e di sicuro c’è forse solo un timore: non vivremo giorni, settimane e mesi tranquilli sulla questione sanitaria.

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