“La via della Scozia”, l’emigrazione barghigiana e lucchese raccolte in un libro

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Prende il titolo di “La via della Scozia” e traccia i contorni dell’emigrazione barghigiana e lucchese a Glasgow tra ottocento e novecento il libro di Nicoletta Franchi, un lavoro patrocinato dalla Fondazione Cresci per delineare quanto più possibile il fenomeno migratorio che colpì le nostre terre tra Ottocento e Novecento.
Tramite un’approfondita ricerca di documenti, sia italiani che scozzesi, la Franchi affronta la storia dell’emigrazione indagando i presupposti che l’avviarono svelando le conseguenze ed i risvolti che ebbe poi nelle terre di origine e di arrivo.
L’arrivo dei primi migranti la cui professione era quella di figurinai – i primi ad arrivare in Scozia ed in altre parti del mondo nell’Ottocento – l’evoluzione del business in gelaterie, fish and chips shops e ristoranti; le battaglie per lavorare in termini di legge; l’integrazione e il mantenimento della propria cultura sono i temi affrontati dalla ricercatrice, dottoressa in Lingue e autrice di diversi saggi sull’emigrazione.
Anche se spesso difficoltosa da ricostruire per la mancanza o l’imprecisione delle fonti, l’emigrazione barghigiana in particolare e più in generale quella lucchese, in “La via della Scozia” vengono spiegate con dovizia di particolari e approfonditamente, offrendo un documento davvero prezioso.
Già presentato in Scozia a maggio scorso, il volume è arrivato a Barga il 7 agosto con la festa dei Bargoesteri, in un’occasione quanto mai appropriata per parlare di emigrazione verso la Scozia; questo volume, tra l’altro, segna l’avvio di una collaborazione tra la Fondazione Cresci e l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo per attività di ricerca storica.
A presentarlo, assieme all’autrice, che del libro ce ne parla anche nell’intervista che trovate sotto, il direttore della Fondazione Cresci Pietro Paolo Biagioni e la prof.sa Gloria Bertolini Guidi, bargo-scozzese doc pure lei, che lo ha presentato al pubblico di lingua inglese. Nonostante l’afoso pomeriggio, in tanti si sono ritrovati nella sala consiliare di palazzo Pancrazi per ascoltare le parole della Franchi e degli altri intervenuti, salutati dal primo cittadino di Barga, Marco Bonini

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