Amebiasi. L’incontro con la popolazione sulle iniziative da intraprendere. Per il momento ancora ignota la fonte del contagio

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FILECCHIO – Si è svolto nei giorni scorsi a Filecchio l’incontro tra le autorità e la popolazione per illustrare i dati emersi dalla screening avviato a dicembre sugli abitanti , dopo  i casi di amebiasi rilevati nei mesi scorsi. Screening organizzati per invidiare eventuali casi e per avere altri elementi a disposizione per cercare di capire le fonti di tale patologia tra la popolazione.

All’incontro, svoltosi nelle sale parrocchiali, hanno partecipato i rappresentanti dei vari enti competenti, dal comune di Barga a Gaia, all’azienda sanitaria con in particolare i rappresentanti dei servizi di prevenzione e igiene, medicina generale, malattie infettive, la parte infermieristica che ha curato lo screening insieme al laboratorio analisi. Tutti presenti non solo per illustrare i dati relativi allo screening, ma anche le analisi effettuate in questi mesi e le iniziative da intraprendere prossimamente per continuare nella ricerca dei motivi dei contagi. Anche perché, come è stato spiegato subito ai presenti, anche dalla screening non sono emersi dati particolari circa eventuali fonti di contagio. L’unico dato certo dello screening è quello che sono stati individuati altri due nuovi casi (anche se asintomatici) che sono stati prontamente presi in cura. In totale sono così saliti a 5 i casi verificati a Filecchio.

Secondo le autorità, come ha ribadito anche la sindaca dle comune di Barga, Caterina Campani, l’individuazione di tutti i portatori è al momento probabilmente il mezzo più efficace di prevenzione all’interno della comunità, non essendo per ora nota la fonte di trasmissione. Lo screening ha coinvolto in totale il 70% della popolazione, ed ha permesso di trattare i portatori, ma per essere ancora più efficace è importante che sia esteso a tutti gli abitanti. “Invito pertanto – ha dichiarato – il 30% della popolazione che ancora non si è sottoposta allo screening a farlo. Basterà recarsi dal proprio medico curante per avere l’impegnativa e poi recarsi per la consegna dei campioni presso il Ceser di Fornaci. L’analisi è completamente gratuita”

Come spiegato nell’incontro, nello studio della situazione è stato anche coinvolto nello studio dei dati un luminare di parassitologia, il prof. Fabrizio Bruschi dell’Università di Pisa, esperto proprio nello studio di questo tipo di patologie; da una ricerca effettuata risulta che in passato, un “cluster” (insieme di casi) con la stessa tipologia si è verificato solo una volta nel lontano 1974 in Francia. Evento che non aveva comunque portato ad alcuna conclusione sulle origini. Conclusione che alla fine potrebbe mancare anche stavolta.

Tra le iniziative intraprese o da intraprendere, un monitoraggio costante da parte dell’ufficio malattie infettive dei pazienti che sono stati colpiti da amebiasi, ma  ci sarà una mappatura  più approfondita per sovrapporre i casi verificati con  tutti i canali di irrigazione, della rete fognaria ed l’acquedotto che serve Filecchio. Proprio su canali, rete fognaria e acquedotto verranno ripetuti dagli enti preposti campioni dii analisi nei mesi di marzo ed aprile e così’ anche nei mesi a venire.

Questo lavoro continuerà durante tutto l’anno per un costante monitoraggio della situazione; monitoraggio che avverrà appunto anche sulle condizioni di salute riguardanti tutti i cittadini colpiti dai casi di ameba

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