Alta Garfagnana: si potenziano l’assistenza primaria e la presa in carico delle cronicità nella Casa della salute di Piazza al Serchio

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GARFAGNA – un progetto di riqualificazione della Casa della salute di Piazza al Serchio, che permetterà di potenziare la sanità territoriale, aumentando l’attività ordinaria dei medici di famiglia ma anche prevedendo una presa in carico sempre più proattiva della cronicità. L’obiettivo dell’iniziativa a regime sarà poi quello di garantire un’offerta 7 giorni su 7 sulle 24 ore grazie a un ambulatorio ad accesso libero in cui sarà presente personale medico e infermieristico.

Il piano è stato approvato dall’Azienda USL Toscana nord ovest con la delibera numero 120 del 9 febbraio 2024 ed è legato ad un accordo siglato dalla direttrice generale Maria Letizia Casani, dal coordinatore della medicina di gruppo di Piazza al Serchio Rino Romei, dal direttore di Zona distretto della Valle del Serchio Fabio Costa e dalla direttrice del dipartimento della Sanità territoriale Antonella Tomei,  grazie anche alla collaborazione della direttrice del dipartimento aziendale di Medicina generale Maria Stella Adami e del coordinatore sanitario della Zona della Valle Marco Farné.

Questa azione di potenziamento dei percorsi della sanità territoriale è il risultato del lavoro condiviso anche con gli amministratori dell’alta Valle la cui popolazione afferisce alla Casa della salute di Piazza al Serchio, oltre che con l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, che fin dall’inizio ha supportato l’iniziativa.

“Il potenziamento dei servizi sanitari nelle aree interne – afferma l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini – è una delle misure previste dalla riforma della sanità territoriale, che deriva a sua volta dalle indicazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (missione 6, componente 1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”) e del decreto ministeriale 77 del 2022. Siamo convinti che occorrano soluzioni diverse a seconda dei territori in cui si opera. La formula non può infatti essere la stessa per tutti gli ambiti ma l’obiettivo deve invece essere unico: assicurare a ogni cittadino l’accesso a percorsi di cura e a servizi vicino a casa, il tutto sulla base di lavori di equipe e con la collaborazione di medici e pediatri di famiglia. Nel recepire il dm 77 non ci siamo limitati a un semplice adempimento burocratico ma ci abbiamo aggiunto un pensiero e un programma. Il progetto approvato dalla Asl Toscana nord ovest per l’alta Garfagnana è in linea con questa nostra idea generale e vuole migliorare la capacità di risposta rispetto ai bisogni dei cittadini”.

“Nelle nostre intenzioni – sottolinea la direttrice generale Maria Letizia Casani, – il piano predisposto per l’alta Garfagnana insieme a Regione Toscana, Comuni della Valle del Serchio e medici di medicina generale permetterà di realizzare un potenziamento dei servizi offerti dall’assistenza primaria (medicina generale e continuità assistenziale) anche nell’ottica del passaggio da Casa della salute a Casa di comunità hub.  Vogliamo così ridurre la pressione sul Pronto soccorso, integrare la continuità assistenziale nella rete dei servizi territoriali e creare un polo sanitariodi riferimento per la popolazione residente che abbia bisogno di prestazioni di primo livello a basso impatto tecnologico. Sarà inoltre possibile favorire l’integrazione tra i servizi sanitari di base, quelli specialistici di primo livello e quelli sociali, in una logica di collegamento e cooperazione”.

“Esprimo grande soddisfazione – aggiunge il sindaco di Piazza al Serchio Andrea Carrari – per l’obiettivo raggiunto, frutto di un lavoro in rete con i colleghi sindaci di Minucciano Nicola Poli, di Sillano Giuncugnano Marco Reali, di San Romano Raffaella Mariani, di Camporgiano Francesco Pifferi e di Vagli Sotto Giovanni Lodovici.

Nella Casa della salute di Piazza al Serchio lavorano già 5 medici di famiglia, associati in una medicina di gruppo denominata “Centro medico Alta Garfagnana”, aderenti all’AFT Garfagnana, con il supporto di un’infermiera e un assistente di studio. Questa esperienza è molto apprezzata dalla popolazione e caratterizzata da riscontri positivi, con un numero consistente di accessi da parte degli assistiti. Per questo dovrà essere sviluppata”.

La prima azione prevista per il raggiungimento dell’obiettivo è l’estensione dell’attività diurna feriale dei medici dell’assistenza primaria da 7 a 12 ore giornaliere (8-20) attraverso l’integrazione dell’attività dei professionisti “a ciclo di scelta” con quelli “a ciclo orario”, in modo che i cittadini possano sempre trovare una risposta al loro bisogno di salute. A questo scopo verranno creati due percorsi: uno ad accesso programmato per visite e presa in carico proattiva delle cronicità e uno ad accesso diretto senza prenotazione per visita e prestazioni mediche non differibili (urgenze sanitarie di lieve entità, prescrizioni urgenti di farmaci o prestazioni specialistiche, certificati di malattia, etc.), durante gli orari diurni e notturni, in modo da evitare anche accessi impropri al Pronto soccorso.

La Casa della Salute di Piazza al Serchio, oltre che sede di una postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica), è anche adiacente a una postazione dell’Emergenza territoriale (PET) e per questo, dopo la definizione e applicazione di protocolli e procedure condivise, sarà anche possibile coinvolgere il personale non medico del PET per potenziare il primo intervento sulle 24 ore e sui 7 giorni.

Ovviamente per mettere in pratica la riqualificazione della struttura sarà necessaria la condivisione dei dati e delle informazioni sanitarie degli assistiti tra i medici a ciclo di scelta e i medici a ciclo orario, nel rispetto della normativa sulla privacy, per migliorare la presa in carico del paziente dal punto di vista diagnostico-terapeutico-assistenziale.

Prevista anche la dotazione di strumenti per diagnosi di primo livello, in linea con le indicazioni del PNRR per la sanità territoriale e del decreto ministeriale 77 del 2022, recepite e confermate dalla delibera della Regione Toscana 1508 del 2022 (ECG, ecografo, ecocolordoppler, spirometro, strumento per esami ematochimici, holter cardiaco, holter pressorio, collegamenti per la telemedicina), alcuni dei quali già previsti grazie ad un finanziamento SNAI (Strategia Nazionale per le Aree Interne) stanziato dal Governo per le zone disagiate.

Verrà inoltre promossa la cooperazione con gli infermieri di famiglia e di comunità, saranno aumentate le ore di presenza del personale infermieristico a 12 ore giornaliere, verrà potenziato il servizio sociale di prossimità, anche attraverso il Punto insieme e il Punto unico d’accesso (PUA), e saranno incrementate le ore del personale amministrativo.  Questo grazie a un cronoprogramma legato anche all’acquisizione del personale necessario.

Fanno poi parte del progetto: l’ulteriore sviluppo della sanità d’iniziativa per la gestione delle patologie croniche (Chronic care model) per diabete, BPCO, scompenso cardiaco; l’attivazione di ambulatori specialistici in cooperazione con le unità operative ospedaliere, con possibilità di consulti a distanza, per patologie ad elevato impatto; la definizione di protocolli condivisi con le strutture ospedaliere per la gestione di patologie acute da inserire in percorsi diagnostici dedicati; l’organizzazione di programmi di formazione a carico dell’Azienda per medici di medicina generale e di continuità assistenziale in forma integrata

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