Dopo 78 anni ritrova le piastrine di riconoscimento di un soldato americano. Sono state restituite a Natale alla famiglia

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SAN CASSIANO – Gianluca Guidi è un giovane della montagna barghigiana che tra le sue passioni ha quella del ritrovamento di residuati bellici. Con il suo metaldetector ha contribuito spesso anche al ritrovamento di pericolosi ordigni, poi prontamente segnalati alle autorità. Proprio in  questi giorni ha rinvenuto due proiettili di artiglieria nella zona di località Porretta, sul versante che, per intendersi, da Colle Fobia scende verso la Val di Corsonna nel comune di Barga. La presenza dei due ordigni è stata prontamente segnalata alla stazione carabinieri di Barga e nei prossimi giorni avverrà il disinnesco  da parte del Nucleo Bonifica Ordigni Esplosivi del 2° Reggimento Genio Pontieri dell’Esercito Italiano, di stanza a Piacenza (competente per gli interventi di ritrovamento di ordigni bellici nella zona Valle del Serchio).

Ma davvero bella, legata sempre alla passione di Gianluca, è la storia del ritrovamento delle due piastrine di riconoscimento di un soldano americano avvenuta non troppo distante dal borgo di San Cassiano nel comune di Bagni di Lucca.

La piastrina apparteneva al soldato americano Kay H Kimball e grazie all’aiuto fornito da due esperti in ricerche di soldati dispersi, Iain Walker Uwe Benkel dell’Associazione Get it home united è riuscito a restituire le due “tags” alla famiglia del soldato. La busta con le due piastrine è arrivata alla figlia il giorno di Natale. Era stata ritrovata il primo novembre scorso.

Proprio dalle ricerche che grazie alla richiesta di Gianluca sono state effettuate, è emerso che Kay era nato il 20 giugno 1925 a Ogden, Utah e si era arruolato nel 1943, poi destinato all’85° Mt. Infantry. Dai documenti rinvenuti è anche emerso che era stato ferito proprio in Italia e chissà che le piastrine non siano state perse proprio durante il ferimento del soldato? Si è inoltre appreso che Kay è stato premiato con la più alta onorificenza militare americana, la Purple Heart. Alle ferite era comunque sopravvissuto tornando a casa e stabilendosi poi in California.

Qui è stata rintracciata la sua famiglia a cui proprio il giorno di Natale sono state restituite le due piastrine, prontamente inviate da Guidi. A riceverle la figlia della sorella di Kay, Leigh Scott e sua  figlia Kira che vivono nel Texas, che nel frattempo aveva molto contribuito a ricostruire la storia del padre, deceduto nel 2011,  anche attraverso foto e documenti.

La nipote e sua figlia hanno anche voluto mandare un messaggio a Gianluca: “È commovente in questi giorni sapere che ci sono brave persone nel mondo che farebbero di tutto per restituire anche qualcosa di così piccolo. Questo è il dono più grande di tutti quelli che abbiamo ricevuto oggi”.

“Vorrei ringraziare Iain walker da New York e Uwe Benkel che vive in Germania; senza di loro non sarei mai riuscito a trovare la strada per far arrivare ai parenti le piastrine – Ci dice Gianluca – Un ringraziamento lo rivolgo anche a Massimo Nardini del museo della seconda guerra mondiale di Sommocolonia; grazie a lui ho avuto il contatto con i due ricercatori attraverso il professore James Pratt, legato a Sommocolonia dal fatto che qui il babbo ha combattuto e che mi ha fatto a sua volta avere parecchia documentazione su Kay”.

 

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