Esondazione del Serchio a Mologno. La conta dei danni

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MOLOGNO – Fa ancora paura la piena del Serchio a Mologno, nel comune di Barga, ma il peggio è passato. Almeno per ora. Anche se i danni sono notevoli. L’erosione dell’acqua delle piene di questi giorni di maltempo, hanno notevolmente mangiato i terreni della riva di Mologno ed ormai il fiume ha creato una grande ansa che gira fin dietro l’ultima scogliera a protezione del ponte di Gallicano. Di sicuro c’è bisogno di intervenire in modo importante per riportare il corso del fiume più al centro del suo normale letto di scorrimento: con la situazione attuale infatti, è certo che nuove piene causeranno nuovi allegamenti di questi terreni e soprattutto nuovi danni all’impresa Mondialsabbia Calcestruzzi che ieri sera è risultata per buona parte allagata. Con l’acqua che ha raggiunto anche le cabine elettriche di lavorazione dei materiali. Anche i campi più a nord sono risultati allagati compreso alcuni annessi agricoli. Per fortuna erano stati per tempo tratti in salvo i suoi conigli da parte di un agricoltore del posto.

Per quanto riguarda il fiume, non è dato sapere poi, se non si interverrà in modo decisivo, che danni a lungo andare la situazione potrebbe portare al basamento ed alla scogliera del ponte tra Gallicano e Barga.

Per quanto riguarda queste ore, dopo la piena che ha invaso i terreni agricoli di Mologno e della Mondialsabbia, ieri sera verso le 21, l’acqua è defluita notevolmente stamani anche se sono presenti ancora zone allagate.

Alla Mondialsabbia, come ci dice il titolare Giulio Mazzolini, ieri sera si è lavorato per mettere in sicurezza l’area; i mezzi erano stati spostati e l’ENEL aveva provveduto al distacco di corrente delle  cabine di lavorazione. Una volta ripulito il tutto e riattivata la corrente si potrà capire nelle prossime ore quale sarà l’entità totale dei danni. Quel che è certo è che i lavori di questa attività sono fermi.

Ma c’è anche preoccupazione per eventuali altre piene che di sicuro, stando l’attuale corso preso adesso dal fiume, causerebbero nuove inondazioni.

“La sponda destra del fiume, lato Gallicano per intendersi, è più alta – spiega Giulio Mazzolini – e quindi se non si interviene, ad ogni nuova piena l’acqua, essendo la sponda sinistra più bassa, va ad allargarsi proprio in questa direzione. Il fiume si è poi mangiato un’altra grossa fetta di terreno e il fatto che adesso il corso del Serchio giri dietro la costiera del ponte e crei una grossa ansa è a dir poco preoccupante. In questi anni purtroppo non si è mai intervenuti a dovere sul problema e questi sono i risultati. E’ dal 2009 che la situazione è cominciata a peggiorare, con le piene del dicembre 2009.  Allora vennero tutte le autorità competenti a fare sopralluoghi, ma di fatto alla fine non si è fatto niente o quanto meno non si è intervenuti nel mondo più giusto e questo è il risultato. In questi anni la sponda di Mologno è stata erosa per 150, forse 200 metri… campi interi sono stati mangiati dal fiume e ora siamo arrivati alla scoglierina del ponte…”

L’attività della Mondialsabbia, come detto, per il momento è ferma.

 

Commenti

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  1. E’ una vergogna, dal 2009 la situazione è sempre più degenerata ma nessuno ha mosso foglia, chi doveva fare ha fatto finta di non vedere….

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