Le Porte di Barga: sei opere inedite per un percorso museale a cielo aperto che racconta Barga 

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BARGA  – Sono sei, raccontano il territorio barghigiano in modo inedito, unendo arte a promozione, valorizzazione del territorio a diffusione della cultura per tutti: ecco “le Porte di Barga”, il nuovo percorso espositivo  a cielo aperto inaugurato oggi, giovedì 3, a Barga con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere i tesori e le particolarità del comune. Ideato dalla pittrice barghigiana Sandra Rigali, le porte di Barga traccia infatti una mappatura dei luoghi-chiave del territorio comunale con una mostra d’arte contemporanea che coinvolge Fornaci di Barga, Castelvecchio Pascoli, Barga capoluogo, zona montana, Ponte all’Ania, torrente Corsonna.

Sei artisti, tutti originari di queste terre e con una carriera di rilevanza nazionale e internazionale sulle spalle, hanno risposto all’invito di interpretare con la propria sensibilità pittorica altrettanti luoghi designati a rappresentare il territorio urbano e la storia cittadina. Così sei angoli emblematici del paese si trovano a ospitare in maniera permanente la riproduzione di un’opera pittorica site specific, pensata insomma appositamente per quel luogo, realizzata per l’occasione con l’obiettivo di valorizzare e rivitalizzare sia il luogo sia il tessuto sociale, rimasti traumatizzati dall’emergenza della pandemia.

I lavori sono infatti posizionati in aree dall’alto valore simbolico e non sempre centrali, che diventano maggiormente rilevanti e urbanisticamente riqualificati proprio grazie alla presenza dell’opera d’arte stessa.

“Questo percorso – spiega la sindaca, Caterina Campani – realizzato grazie anche alla compartecipazione della Regione Toscana, costituisce insieme un museo urbano, in grado di accogliere con un originale benvenuto i visitatori di altre terre, e di offrire ogni giorno anche ai nostri cittadini un contesto socio-culturale attento e accogliente che unisce tradizione e arte contemporanea, raccontando le peculiarità di Barga, uno dei borghi più caratteristici d’Italia. Ancora una volta l’arte la fa da padrona e ringrazio Sandra Rigali per l’idea e per il coordinamento complessivo: l’arte esce dalle stanze di un museo e invade il territorio, tocca materialmente i luoghi, sorprende il visitatore e lo abbraccia, riqualifica e rivitalizza zone meno conosciute e le rende speciali, proprio perché raccontate con gli occhi, l’estro creativo e la visione di sei artisti speciali”.

IL MUSEO A CIELO APERTO.  A Fornaci di Barga, in piazza 4 novembre – via Repubblica, Tony Philips (1952) presenta “Cento e oltre anni di una storia, dall’agricoltura all’industria attraverso la guerra”. A Castelvecchio Pascoli, in via Giovanni Pascoli, è la volta di Sandra Rigali (1965) con “Il luogo prescelto dalla poesia”.

Barga, località Palmente di Loppia, Swietlan Nicholas Kraczyna presenta “Barga, dietro la curva l’incanto).

Per la zona montana, lungo la Provinciale 11 per Pegnana, c’è “La montagna ricca e magica” a cura di Fabrizio Da Prato (1965), mentre a Ponte all’Ania, via Nazionale largo Ridano Marsigli, è la volta di Giulia Noeyes (1989)

con “La prima porta del Comune: Barga, il ponte e il fiume”. Infine, il Torrente Corsonna, via Mordini, a Castelvecchio, con Keane (1956) e la sua opera dal titolo “Una risorsa antica da preservare”.

La mostra resterà visitabile fino al 3 settembre.

Gli studi o le opere che hanno ispirato i pannelli che si trovano sul territorio di Barga si trovano in mostra presso il museo Stanze della Memoria

 

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