L’ASL: “Nessuno svuotamento di servizi ma una procedura per continuare a garantire l’attività di dialisi con la stessa sicurezza e qualità”

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BARGA – Non c’è alcun svuotamento dei servizi in Valle del Serchio, dove anzi si sta lavorando in maniera costante per consolidare le attività socio-sanitarie esistenti.

Lo evidenzia l’Azienda USL Toscana nord ovest, in risposta all’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi.

A livello generale negli ultimi mesi la direzione dell’Asl ha individuato professionisti di valore con il preciso obiettivo di rafforzare la Governance e i servizi ospedalieri e territoriali di questo ambito, a partire dalle recenti nomine di Romana Lombardi come responsabile della direzione medica di presidio della Valle del Serchio, di Fabio Costa come responsabile di Zona,  di Marco Farnè  come coordinatore sanitario sul territorio e di vari primari ospedalieri (come Chirurgia e Ortopedia) e responsabili di strutture.

Si tratta di un segnale di attenzione da parte dell’Azienda sanitaria e anche di una maniera per rispondere alle esigenze della cittadinanza e alle giuste richieste degli amministratori di quel territorio.

Da non dimenticare, poi, il rafforzamento determinato dal progetto “Proximity care”, a cui l’Asl sta partecipando attivamente con i suoi professionisti, che porterà innovazione e nuovi servizi all’avanguardia.

Per quanto riguarda nello specifico della situazione della Dialisi della Valle del Serchio, l’Asl conferma che a partire dal marzo 2022 una parte dell’attività dialitica di Barga è stata trasformata in “Centro ad Assistenza Limitata” (CAL), con un collegamento funzionale alla struttura di Nefrologia di riferimento di Lucca. Si tratta di una soluzione organizzativa adottata – in Valle del Serchio come in altri territori – al termine di un percorso condiviso tra le varie componenti aziendali.

Il modello organizzativo, fa sapere l’ASL, è stato attivato, anche a seguito della nota carenza di specialisti nefrologi che si registra a livello nazionale e regionale, con l’obiettivo di garantire il mantenimento di un’offerta sanitaria costante e di qualità, più vicina possibile ai cittadini e nel massimo rispetto delle norme di sicurezza per utenti e operatori sanitari.

La nuova organizzazione prevede infatti la presenza necessariamente non continuativa del medico ma quella costante di personale infermieristico formato e preparato che garantisce la continuità assistenziale.

Dopo oltre un anno la gestione del CAL di Barga ha prodotto un’esperienza assolutamente positiva e apprezzata, sia dei pazienti sia del personale sanitario.

Come spiega ancora l’azienda, in questo periodo estivo, tramite una specifica procedura, è stata attivata un’ulteriore modalità temporanea di erogazione del servizio in grado di far fronte ad eventuali carenze di medici nefrologi (legate anche alla necessità di far fruire le ferie al personale) mantenendo gli stessi livelli di sicurezza e qualità del servizio.

Resta, quando possibile, la presenza dello specialista e quella degli infermieri. In altri momenti la dialisi viene assicurata in modalità CAL, con il medico nefrologo che garantisce comunque il suo costante supporto, ma a distanza, dall’ospedale di Lucca, mentre la componente infermieristica rimane invece invariata per tutta la seduta.

La presenza all’ospedale di Barga di un medico internista H24 e di un’anestesista H24 rappresenta, inoltre, un ulteriore elemento di tutela per gli utenti.

Non è comunque messa in discussione la presenza di personale medico assegnato alla Valle del Serchio: la differenza rispetto a prima è che in questo momento la copertura delle assenze non è possibile da altri territori per la gravissima carenza di nefrologi nel panorama aziendale e regionale.

L’informativa – che viene firmata contestualmente dal paziente e dal medico che propone il trattamento – è stata elaborata proprio, in assoluta trasparenza, per evidenziare che il Centro Dialisi di Barga possiede i requisiti (tecnologici, strutturali, organizzativi, procedurali e relativi al personale) per la gestione in modalità CAL delle sedute dialitiche, per pazienti selezionati in base alle condizioni cliniche, e che vengono mantenute le necessarie condizioni di sicurezza e qualità.

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