Un cammello a Filecchio

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FILECCHIO – Da venerdì 8 aprile, in un bel campo recintato a Filecchio, é arrivato un nuovo animale che sin dal primo momento non è passato inosservato. É un cucciolo di cammello e si aggiunge al “giardino degli animali” di Paolo Stefani, filecchiese doc, medico veterinario e grande amante della serenità che la flora e la fauna sanno regalare.

Baldassarre, tredici mesi, due gobbe e un atteggiamento mansueto é solo l’ultimo arrivato in famiglia, giacché Paolo ci aveva già abituato ad animali non propriamente convenzionali. A gennaio, ad esempio, erano arrivati 3 lama (un maschio e due femmine) e prima ancora, nei recinti che si affacciano sulla strada, eravamo soliti vedere le bellissime pecore Suffolk e le brune pecore del Camerun. Per non parlare dei pesci, delle tartarughe, dei pavoni, dei pappagalli Ara e Amazzoni che abitano nella parte “privata” del giardino.

Il cammello, però, proprio non ce lo aspettavamo, abituati come siamo a pensarlo in contesti selvaggi e remoti.

“Il cammello, in realtà, è stato addomesticato 6000 anni fa ed è del tutto abituato a vivere con l’uomo – Spiega Paolo, che, da buon veterinario, ne sa mille circa questo bestione. – Di cammelli selvaggi, nati in natura, ne esistono ormai soltanto circa 900 esemplari. Tutti gli altri – al pari dei cavalli, ad esempio – sono nati in cattività”.

Il cammello è nato nel deserto del Gobi, uno degli ambienti più inospitali del pianeta, ed è quindi avvezzo a pasti frugali, venti freddi, suoli innevati. Non sarà quindi difficile, per Baldassarre, sopravvivere a Filecchio, dove il clima è mite e l’erba sempre a disposizione.

Ma perché un cammello?

“Perché è da quando ero bambino che lo desideravo – risponde candidamente Paolo. E per tenere lontano i lupi. A causa loro ho continuo timore per gli altri animali nei recinti e non posso sfruttare altri terreni per farli pascolare: devono stare chiusi la notte e custoditi con attenzione.”

Per un veterinario forse è ovvio ma per noi affatto: può un cammello difendersi e difendere da un lupo?

“Per quanto se necessario il cammello morda, scalci e rampi, il suo utilizzo contro il lupo è piuttosto un deterrente. Il lupo attacca animali più piccoli o della sua dimensione: un cammello, per quanto pacifico, è visto dal lupo come un essere molto più grande di lui, dal quale stare alla larga”.

Semplicissimo. E realistico: lupi a proprio agio tra boschi e terreni in prossimità delle case se ne vede sempre di più ed a Filecchio si è addirittura presentato anche nella piazzetta principale.

Ma Baldassarre trascorrerà la sua esistenza filecchiese tutto solo a spaventare il lupo? Certo che no: a breve è attesa una compagna e comunque sono già numerosissimi i fan che si affacciano al recinto, a guardare quel ragazzone gobbuto con sullo sfondo il monte di Gragno.

 

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