Covid bonton

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Qualche spunto per l’Andrea Giannasi del Tra le righe, se casomai avesse voglia di realizzare un piccolo manualetto utile per tutti noi novelli o veterani soci del club degli sfigati variante Omicron.

In fila per il tampone

La moderazione e la discrezione innanzitutto. Arrivare all’area tamponi della farmacia Chiappa con un bel sorriso e l’aria spavalda di chi il virus non sa nemmeno che cosa sia, salutando a destra e a manca non si fa; serve solo  a mettere ancora più in imbarazzo chi è lì in attesa di sapere se l’ha sfangata o meno… e che in quel momento voglia di scherzare e di salutarvi ne ha poca… Dunque, pacatezza, misuratezza, signorile distacco. Bastano pochi minuti per ritrovare poi il giusto equilibrio, per superare l’iniziale imbarazzo di tutti voi che siete in fila e la giusta sintonia tra te ed i tuo compagni di sventura; soprattutto dopo che hai dimostrato che anche tu te ne esci dalla “sfrugugliatura” del tampone con gli occhi lucidi e leggermente provato.

Il responso: modalità d’uso

Calma e gesso. Non tutti si risponde alla solita maniera ed infatti Valeria con sintomi maggiori dei miei ne è uscita in una settimana ed io stamani, dall’agognato tampone dalla Clementia, alla farmacia Chiappa, dopo una settimana da positivo, me ne sono tornato a Renaio con un ben RILEVATO nuovo di zecca, che sto pensando di tatuarmi sul braccio destro, tanto ci sono affezionato alla parola. Ci sta, direte voi… E non lo dite solo voi…

– vedrai che tra qualche giorno ne esci…

– passa presto!,

– ti riposi un po’….ti dicono gli amici che aspettavano l’esito o chi passa da quelle parti e ti chiede come è andata.

Tutto vero, ma il giramento di palle resta ed è tutto vostro; con incognita  di doverci riprovare, di non sapere quando ne uscirete, di stare in casa anche questo fine settimana a rimuginare magari sulla sconfitta di sabato sera della Viola con l’Inter condita da classica scoppola di tre o quattro reti come la Juve in Champions.

Comunque sia, fate buon viso a cattivo gioco ed aspettate di salire in auto o arrivare a casa, possibilmente quando nessuno vi vede, per dare un escandescenze.

Positivo? Come smaltire l’incazzatura

Dalla Farmacia Chiappa fino a casa rimugini su quanto sia stronzetto questo virus… ora poi che sembra che da aprile ci sia una specie di “liberi tutti”, ti sembra ancor di più una presa di giro…

– ce l’avevo quasi fatta, pensi, e invece…

Se hai bisogno di smaltire delusione e arrabbiatura fai però attenzione. Per quanto mi riguarda, l’attività zen di tagliare a misura le brocche (i rami della rimondatura dei castagni, per fare le fascine che serviranno poi per fornirti il giusto  innesco per il fuoco del camino in inverno), è sicuramente ideale per sbollire all’istante la rabbia che, come dice quella pubblicità, passa… in un act…. Poi però, il farmaco di quella pubblicità, ti ci vuole per farti passare il mal di testa dovuto evidentemente alla debolezza che ti ha assalito.

Non ho ai avuto grandi sintomi, ma devo dire che questo maledetto ti debilita lo stesso…e non me lo aspettavo.  Ora che ho finito (son durato come un gatto sull’Aurelia, nemmeno un’ora e poi ho smesso perché ero un pozzo di sudore e senza forze) mi rendo conto che anche se è una “giacchettata” rispetto al Delta, questo Omicron, bene che vada è pur sempre una piccolo, invisibile, ma formidabile carognetta…

Insomma: meglio non esagerare con gli sforzi per un po’.

A proposito del gatto sull’Aurelia

Che poi non è mica vero che dura giusto il tempo di un miao…?! Posso asserire, Valeria mi è testimone,  che sull’Aurelia, dalle parti di Venturina, all’autogrill, questa estate, ho visto per lungo tempo un gatto vivo e vegeto; assai beato e tranquillo; pareva a totale suo agio, incurante delle auto sfreccianti a pochi metri, in barba al detto… Mi ci è voluto un paio di giorni per riprendermi da quella che consideravo una delle poche certezze  della vita…insieme al fatto che non mi torneranno più i capelli.

Come fare per le altre rimondature.

Avete altre rimondature da sistemare e siete ancora positivi? Lasciate perdere o altrimenti pubblicate un post sul giornale e vedete se qualche buon anima della montagna viene a darvi una mano, munito di pennato, guanti e mascherina, che non si sa mai. Le truppe gatte sono state avvertite e vi lasceranno passare…

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