A Fornaci si torna a presentare libri

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FORNACI – L’opera di Tahar Ben Jelloun “Il razzismo spiegato a mia figlia”, un argomento difficile da trattare, venerdì 25 marzo ha riaperto le presentazioni di libri alla biblioteca Gli Incartati di Fornaci. A commentare il libro, tradotto in 25 lingue, con passione e competenza Clementine Pacmogda, una persona che ha sperimentato e tutt’ora vive sulla propria pelle la discriminazione. È un romanzo in forma di dialogo domanda-risposta tra l’autore e la figlia di dieci anni. Egli è convinto del dovere di educare i giovani ai valori del rispetto e della tolleranza, e ciò deve iniziare nei luoghi deputati come la famiglia e la scuola. Il libro è una lettura istruttiva, per tutti.

Il razzismo, nella chiacchierata con le persone presenti in biblioteca, per Clementine è:

un fenomeno vecchio e comune che fa sempre tanti danni se non a un gruppo almeno a individui precisi che ne soffrono. Abbiamo pensato che l’informazione, appunto il parlarne fosse utile per capire le sue dimensioni sempre di più e sperare educare a essere attenti a non ferire gli altri per quello che naturalmente sono. Non cambieremo tutti e forse nemmeno nessuno, siamo realisti, ma almeno noi stessi ci riconfortiamo nella nostra posizione nel pensare che il razzismo è sempre da combattere”.

Hanno organizzato la serata, per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale che cadeva il 21 marzo, Gli Incartati e la Commissione Pari Opportunità del Comune di Barga.  Sonia Ercolini delle Pari Opportunità, come sottolineato da Delfina Pierotti della biblioteca, ha focalizzato il problema: il razzismo è un comportamento diffuso più di quanto si pensi in tutte le società e non riguarda solo:

“quello del bianco contro il nero, il più evidente, ma anche quello di coloro che disprezzano le persone con caratteristiche fisiche e culturali diverse… Un uomo equivale ad un altro e il rispetto è un dovere di ogni essere, ma purtroppo la discriminazione, sotto qualsiasi forma, è sempre in buona salute!”.

Marco Tosi ha letto brani dal romanzo emozionando i presenti. Ricordiamoci che “ognuno è diverso per qualcun altro”.

 

(Le foto sono di Fiorella Chiezzi, Delfina Pierotti e Sonia Ercolini)

 

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