Europa, nuovo presidente della Repubblica, governo e politica. Prodi parla di tutto, ma non di Renzi

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IL CIOCCO – Un bel pubblico presente ha preso parte ieri al pomeriggio all’incontro con Romano Prodi che era in programma al Ciocco per la presentazione dei suoi ultimi libri “Strana vita, la mia” e “L’Europa”. Una vita definita strana, ma anche fortunatissima dallo stesso ex premier dove molti dei punti salienti del suo cammino, ha spiegato, sono iniziati quasi per caso; non però l’idea dell’Ulivo, di mettere insieme tutti i riformisti, che era il suo sogno.

Introdotto dal senatore Andrea Marcucci e con la partecipazione anche del direttore del Tirreno Luciano Tancredi, Prodi, in un’ora circa intensa, ha risposto in modo brillante, strappando in più di un’occasione, con un notevole sense of humor, i sorrisi del pubblico, alle domande che hanno spaziato dalla politica nazionale, al nuovo presidente della Repubblica, all’Europa.

Prodi ha parlato del suo riformismo, di un populismo che oggi sembra aver stancato; di un PD che comunque risulta essere ancora l’unico partito con una certa struttura in grado di rappresentare quell’esperienza di cui oggi la gente sembra sentire nuovamente più bisogno; dei 5 stelle di cui ancora si deve capire il cammino e di un paese dove c’è bisogno di continuità; continuità sul quale oggi interrogarsi anche sulla scelta migliore tra Draghi al Quirinale o ancora premier; ma che solo Draghi sarà in grado eventualmente di fare; o di un Berlusconi, parlando sempre del futuro presidente della Repubblica che per Prodi pare comunque avere poche possibilità .

Di sicuro, lo ha incalzato Marcucci, va fatto uno sforzo  per ricercare un presidente che  rappresenti tutto il paese e tutto il Parlamento: “Ne sono convinto – ha risposto – e per questo penso che dalla corsa si possa escludere anche me”

Il secondo libro è stato l’occasione per parlare di Europa a 360 gradi, del ruolo detenuto oggi politicamente dalla Francia (ma che non può prescindere comunque dalla presenza dell’Italia e dal ruolo economico della Germania): “La Francia ha aggiunto –potrebbe dare una grande spinta alla crescita dell’Unione Europea , ma in politica estera la Francia guarda ancora nello specchietto retrovisore”

E anche sul ruolo di Draghi per garantire il peso dell’Italia in Europa e quindi sulla opportunità che sia meglio mantenerlo alla guida del Governo, ha ribadito quello che aveva detto per il Quirinale: “Dovrà decidere lui cosa fare e ci certo non si farà tirare su nessuna scelta per la giacchetta”

Brillanti anche le risposte alle domande del pubblico: sulla sua idea su un presidente della Repubblica donna ha risposto “Perfettamente d’accordo, ma anche qui meglio una presidente della Repubblica o una presidente del consiglio?”. L’unica a cui non si è concesso quella su un Renzi ancora dentro il centro sinistra: “Su Renzi – ha detto chiudendo il pomeriggio,  non rispondo nemmeno sotto tortura”

Come detto ieri al Ciocco un pubblico delle grandi occasioni, anche se pienamente distanziato e nel rispetto di tutte le regole anti covid. Tra i presenti anche il Questore ed il Prefetto di >Lucca, il consigliere provinciale Mario Puppa, tanti sindaci del territorio ed esponenti del PD.

Al termine dell’incontro il senatore Marcucci ha fatto dono a Romano Prodi di una delle opere che l’artista Sandra Rigali ha realizzato per la mostra #dantepop che ha fatto tappa dal Vittoriale degli Italiani, a Firenze e per finire a Barga.

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