E’ il “green pass day”. Ecco cosa ne pensano gli esercenti di Barga

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BARGA –  In una Barga che fino al 2019 ha conosciuto una crescita turistica come poche altre realtà provinciali, la presenza di locali pubblici nella cittadina è per forza di cose alta e quindi anche l’attenzione di queste realtà verso il provvedimento legato al green pass che da oggi entra in vigore. Niente tavoli all’interno di bar e ristoranti o comunque nei locali pubblici, se si è sprovvisti di green pass.

In linea di massima anche a Barga è sgradita la responsabilità di dover essere in prima linea a fare controlli che si reputa dovrebbero spettare ad altri, ma di necessità di fa virtù e quasi tutti gli operatori si sono già attrezzati per le verifiche. Ecco le risposte di quelli che abbiamo sentito

Andrea Marroni del Bar Pizzeria Sport nel piazzale Matteotti:

“Premesso che sono favorevole al vaccino e che qui tutto il personale è vaccinato, sul green pass per fortuna per il momento è estate e quindi il problema si pone meno, ma ritengo che non sia giusto lasciare il controllo ai gestori dei locali e nemmeno scaricare su di loro le responsabilità legate a chi magari vuol forzare questo provvedimento. Per quanto mi riguarda però questa è la regola ed a questo io mi adeguo nella speranza che anche tutti i clienti recepiscano senza problemi quelle che sono le disposizioni. Anche noi ovviamente ci siamo dotati di unaapp per leggere i green pass e verificheremo gli ingressi ai tavoli all’interno. Faremo insomma la nostra parte sperando che la facciano tutti.”

Alessio Gonnella del Bar Trattoria F.lli Rossi al Camberello, dove i tavoli sono solo all’interno:

“Stiamo valutando la situazione, ma mi pare comunque una cosa giustissima questo provvedimento, perché intanto salvaguardia noi e le nostre famiglie e poi la considero anche una forma di rispetto verso i nostri amici che abbiamo perso per il covid ed anche per le loro famiglie.  Stiamo continuando a fare posti scaglionati, distanziamento, ma bisogna evitare il più possibile il rischio di persone positive. Avere dunque gente al tavolo negli spazi interni con il green pass sicuramente è una forma di tutela. Poi non è giusto che si debba essere noi a fare i controlli, ci devono esser più controlli da parte delle autorità competenti e fare una multa a chi sgarra.  Ma noi non possiamo fare gli sceriffi.

Detto questo penso a chi lavora qui con me, alla mamma, alla mia zia, agli altri e sono contento di aver fatto stamani (ieri per chi legge) la seconda dose del vaccino, l’unica via d’uscita che abbiamo tutti.  Dunque favorevole al green pass che riesce a restituire un minimo di tranquillità a chi va in giro e vuole andare a giro e divertirti in sicurezza.”

Anche al Bar Moscardini di Barga in via Pascoli, non ci sono tavoli all’esterno e quindi la questione è particolarmente di attualità. Alessandro Baldacci, il titolare:

“Mi sono scaricato l’applicazione e quando viene un cliente devo chiedere se si vuole mettere a sedere ed a quel punto controllo il green pass; per fortuna mi è stato riferito che non devo chiedere il documento.. è già qualcosa.

Preoccupato di rifiuti delle persone ad esibire il green pass?  Purtroppo sì; prevedo che qualcuno proverà ad opporsi perché la pensa in maniera diversa da chi invece si è vaccinato”.

Francesca Bacci della storica Pasticceria Lucchesi di Barga in piazzale Matteotti:

“Ci siamo organizzati con lo scanner e a chi si metterà a sedere ai tavoli all’interno chiederemo di esibire il green pass e faremo le verifiche del caso. Certo questa cosa non è piacevole; fare i controllori secondo me non sarebbe il nostro dovere ed il nostro ruolo, ma così bisogna fare e così faremo. Se qualcuno si oppone? Al momento che succederà vedremo di gestire la situazione al meglio”.

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