Covid, ecco la ‘stanza degli affetti’: così gli anziani incontrano i propri cari

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A tre mesi dalla chiusura totale delle visite alle persone ospitate nei centri anziani e nelle RSA  c’è la volontà e il desiderio di far incontrare nuovamente gli ospiti con  parenti e familiari.

 

A tre mesi dalla chiusura totale delle visite alle persone ospitate nei centri anziani e nelle RSA  c’è la volontà e il desiderio di far incontrare nuovamente gli ospiti con  parenti e familiari.

In questa ottica varie strutture hanno trovato soluzioni alternative diverse, ma sempre valide: a Borgo a Mozzano presso il Convento di San Francesco dove la Misericordia borghigiana gestisce un centro accoglienza, nella ex sala del capitolo è stata organizzata una sala d’incontro in presenza, ma nel rispetto ovviamente delle normative:

Chi arriva da fuori si sottopone a rigidi controlli e poi finalmente il tanto atteso incontro: gli ospiti sempre accompagnati e assistiti possono parlare grazie ad un sistema audio intercomunicante e anche se manca l’abbraccio, la soluzione sembra essere molto apprezzata da tutti.

Ovviamente per effettuare una visita è necessaria la prenotazione, in modo che la persona da visitare possa essere accompagnata all’orario prescelto nella ormai cosiddetta sala degli “affetti”.

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