CoronaClub, attenendosi al peggio non si viene mai delusi

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Giorno 17 dall’esito ecc. ecc… Oggi si rifà il tampone… e sono cinque!

“Que cappello l’e’ troppo stretto!!! Un ti respira i cervellooooooo!!!

Speriamo che se fanno un nuovo lockdown fermino anche la serie A….. perché se si gioca così e un posso nemmeno sfogarmi uscendo un po’, m’ammazzo!!!! Mi butto di sotto da i terrazzo!!!”

Uno dei tanti commenti degli incazzatissimi fiorentini dopo la non commentabile partita della Fiorentina contro la Roma, che a parte i due commentatori giallorossi di Sky, che ci manca che dicessero “Daje Roma!” e poi eravamo a posto, ma ha giocato davvero, come dicono a Firenze, da onco.

Tutto questo accade il giorno della vigilia del mio nuovo tampone, dopo che l’altro mi ha rimandato a settembre e quindi non posso fallire miseramente come la Fiorentina… Mi domando se il grado di “arrabbiatura” (uso questo termine sennò Valeria si “incazza”) al quadrato che mi porto dietro da ieri sera, sia in grado di annullare i residui del coronavirus che ancora scorrazzano impunemente nel mio corpo, oppure, al contrario, di amplificarli a dismisura. Il rischio reale è che il prossimo referto, che di sicuro arriverà tra tre settimane, giusto perché in casa ci sono stato poco per ora, riporti la terribile parola:

R I L E V A T O   P E R M A N E N T E M E N T E….D E V I    S T A R E   A   C A S A… E   B A S T A   D I   G U A R D A R E  

L A    V I O L A!

Che poi mi chiedo: ma perché nella nostra ASL si è scelto di usare questo termine del rilevato e non rilevato? proprio non lo capisco… non bastava scrivere positivo o negativo (come invece in uso nel sud Toscana, come ci riferisce l’amica di Valeria,  santostefanese e infermiera, Franca che lavora all’Ospedale di Grosseto)…? non era più chiaro e più calzante per tutti noi, sia che siamo del corona club che invece di quello dei liberi? Ci sarà parola più antipatica ed a presa di culo di Rilevato?

Comunque, tornando a noi ed alle disavventure viola, dopo la partita di ieri sera ho deciso che se riesco ad uscire da Renaio 7 con il certificato che attesta che non sono più un walking dead che se morde qualcuno gli attacca le peggio cose, ci vado io in pellegrinaggio alla Vetricia in cerca del Lupo che ha incontrato micio gatto gobbo Leo e lo ha risparmiato… Se gli racconto della formazione che ha messo ieri sera in campo Iachini, mi mangia per spirito caritatevole, così da far finire una volta per tutte le mie pene, visto che l’illuminato presidente Commisso dall’America continua a riporre fiducia in “Cappellino”. Ora mi domando: ma Commisso, Joe Barone, Pradè e Antognoni, ieri la partita l’hanno vista in una realtà diversa dalla nostra? In un mondo parallelo dove la Fiorentina, dopo decadi di gioco da vomito, è la squadra più bella e divertente del campionato e Iachini l’allenatore più invidiato nel mondo? Perché se così non fosse mi domando il perché dopo i primi dieci minuti  non siano fuggiti al circolo polare Artico cospargendosi il capo di cenere e fustigandosi come non ci fosse un domani.

L’unica consolazione è che se continua così il prossimo anno, se finalmente si sconfigge il coronavirus, la Fiorentina me la vado a vedere al “Moscardini” di Barga in seconda categoria, perché quella sarà la categoria giusta per la Viola se continua a proporre lezioni di calcio come quella di ieri sera a Roma…

Ritorniamo al discorso tampone che è meglio… l’attesa è alle stelle, sia per me che per Valeria… Entrambi non vogliamo essere promossi col sei politico del “positivo del ventunesimo giorno” e vogliamo dunque una promozione convinta con almeno un 7 o 8 di voto… e quindi c’è tanta aspettativa… per il NON RILEVATO.  L’alternativa è il lupo di cui sopra…

Mi consolo sgranocchiando un Anzac, i biscotti australiani così chiamati perché venivano mandati dalle mogli ai soldati delle forze armata australiane e neozelandesi (ANZAC). In realtà l’amico gobbo Leo (non il gatto) mi dice che erano anche i biscotti dei pastori australiani durante le transumanze e che quindi si prestano per il consumo a Renaio e poi sono di buon auspicio per una mia prossima transumanza, insieme a Valeria come cane pastore, verso Barga.

Li ha preparati con le sue mani la giovanissima Emilia che ce li ha anche confezionati davvero con grande maestria e ci ha fatto proprio una gradita sorpresa.. Non so perché il babbo Leo l’abbia accompagnata a portarceli con una parrucca di riccioli neri in testa. Forse un omaggio alla mia folta capigliatura?!

Comunque, oltre agli Anzac, la fornitura by L’agraria ha compreso anche un babà al rhum leone 70 Nardini cotto al vapore… ultima produzione della rinomata ditta Nardini. Sono buonissimi e benfatti (lo dico davvero) e aggiungo anche che sono particolarmente indicati  da consumarsi  ogni volta che la Fiorentina gioca così male, per affogare il tutto nell’alcool, con l’aggiunta di un paio di pinte di Leone ’70 così come esce dalla bottiglia…

Il pacco viveri si completava con una fornitura di un mese di cibo raffinato per il gatto gobbo Leo per il quale Leo (non il gatto)  mi ha promesso l’arrivo anche della tessera dello Juventus Club Barga. Leo (il gatto) dice che ci conta più della vittoria della Champions e della vendita di Bernardeschi al Ponte a Moriano. In segreto mi ha confessato che gli garberebbe anche essere nominato presidente onorario a vita (visto che ormai di vita, a 17 anni compiuti, gliene resta poca…).

Per oggi la chiudo qui e senza PS. Alla prossima

#iachiniseisimpaticomavattene #commissomaquandotidecidi? #renaiolibero#fuckcivid19 #esoneralosubito

#sarrisalvacitu #nonrilevatoforever #negativotuttalavita #daje! #negativoenonrilevato

 

INVECE PS

Mi sono dimenticato di ringraziare la Maria Grazia Renucci che ieri mi ha fatto la bella sorpresa della Nazione e della Gazzetta dello Sport di cui da più di un mese non godevo del gusto di sfogliarli in formato cartaceo, dato che l’edicola a Renaio non c’è.

Sublime poi il castagnaccio della Maria Grazia, degno portavoce della migliore tradizione delle nostre montagne che mi fa pensare che tra un mesetto il Giovannino e tutta la banda di Renaio e Carpinecchio, darà il via alla macchinatura delle castagne (che intorno a casa mia sono state raccolte dall’infaticabile Sergio – ottantenne ma con una energia da ventenne- ); primo passo verso la macinatura al molino ed all’arrivo della farina dolce nuova di zecca. Son passaggi che, se vivi in montagna anche da pochi anni come me, ti rendi conto che sono fondamentali perché ti legano e preservano la tradizione.

INVECE PS 2

In attesa di accendere e far rombare la mia potente Panda bicilindrica 800cc 4×4 e partire alla volta della tensostruttura fortificata di Castelnuovo per il tampone, per precauzione, ho chiesto alle truppe gatte di fare una perlustrazione lungo la strada di Carpinecchio, la via più veloce per andare verso la Garfagnana. La strada è libera, mi riferiscono Aldo e Nemo, che naturalmente non hanno perso l’occasione per ricordarmi delle vittorie di ieri di Lazio e Bologna e di regalarmi qualche sfottò gatto…

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