La Libellula, critiche a Giani sulle parole espresse per la vicenda bioraffineria ENI di Livorno

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FORNACI  La Libellula, dopo la lunga pausa legata all’emergenza coronavirus che ha congelato anche la questione gassificatore, è tornata sulla stampa.

Lo ha fatto ieri con un comunicato in cui critica le parole del candidato alla carica di presidente della Regione Eugenio Giani sulle parole pronunciate nella vicenda “bioraffineria” ENI di Livorno.

Dopo quanto più volte detto invece sulla questione gassificatore di Fornaci Giani viene accusato di una decisa inversione a U.

“Eugenio Giani, l’attuale presidente del Consiglio Regionale della Toscana nonché futuro candidato PD alla guida della Regione. era stato invitato a partecipare alla presentazione del processo partecipativo “Tutti nella stessa Barga”, ed era intervenuto lo scorso settembre alla serata in cui venivano presentati i risultati delle interviste. In quell’occasione spese parole sentite nei confronti della legge regionale 46/2013 sulla partecipazione, dichiarandola un esempio di avanguardia a livello nazionale.

Nella stessa serata, a precisa domanda riguardo alle posizioni del Consiglio, Giani ricordò ben due mozioni in occasione delle quali si dichiarò contrario al pirogassificatore di Fornaci. Del resto era stato lui un anno fa a scendere in strada per ricevere le oltre 9000 firme che La Libellula aveva raccolto in valle contro l’inceneritore e portato in Regione a Firenze.

Oggi, a circa 9 mesi di distanza, riguardo alla vicenda della “bioraffineria” ENI di Livorno, dichiara apertamente che la Toscana ha bisogno di un termovalorizzatore, e che se non dovesse andare in porto il progetto ENI di Livorno, il termovalorizzatore andrebbe fatto altrove: ‘lo scegliamo, accuratamente, bene, individuiamo il sito, ma a quel punto io vo’ addosso, con decisione, a realizzarlo. (…) Farò l’impopolare, ma scelto il sito, su quello vo’ a diritto, coi carri armati’.

Non male come inversione ad “U” per qualcuno che aveva lodato la partecipazione democratica delle comunità locali ai progetti di interesse pubblico! Le motivazioni? Le solite: l’economia circolare. Peccato che, non ci stancheremo mai di dirlo, le linee guida europee non prevedono di bruciare materia per produrre energia se non in casi estremi, quando tutte le altre opzioni sono state realizzate. E come il Movimento Rifiuti Zero per voce di Rossano Ercolini non ha mancato di controbattere, in Toscana c’è ancora molto da fare sul fronte della raccolta differenziata e sulla riduzione dei rifiuti, prima di dire che “un termovalorizzatore è indispensabile”.

Il Movimento riflette anche sulla presa di posizione a livello europeo, quella del Ministro dell’ambiente della Danimarca Lea Wermelin, che ha dichiarato lo scorso 19 maggio di voler andare verso la dismissione degli impianti di incenerimento, incentivando una migliore raccolta differenziata. E bacchetta, come fa sempre, la stampa accusata di non aver dato risalto a questa notizia.

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