I regali della natura: là dove c’eran le patate, ora c’è la camomilla…

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VILLA COLLEMANDINA – In più occasioni anche nei nostri servizi vi abbiamo ricordato quanto la natura possa regalarci grande emozioni, oggi per cogliere un’emozione in più . . siamo saliti in alto ad oltre i 1000 slm immersi nelle faggete monumentali nei pressi dell’ape di Massa, nella zona di Campaiana nel comune di Villa Collemandina.

Da queste parti la natura ci ha donato una distesa immensa di Camomilla, una pianta che in questo caso è nata spontanea e come vediamo in quantità davvero notevole. Il suo fiore ci ricorda la vera margherita…la margherita della luna che in effetti appartiene alla stessa famiglia quella delle composite ma la camomilla ha proprietà molto differenti. Con i suoi capolini fioriti si preparano infusi notoriamente adoperati per le loro virtù blandamente sedative. In realtà la pianta non ha principi attivi ipnoinducenti, come la maggior parte delle erbe officinali che si usano contro l’insonnia, ma al contrario, ha principalmente proprietà antispasmodiche, come la melissa, cioè produce un rilassamento muscolare, per la presenza nel suo fitocomplesso dei flavonoidi e delle cumarine. Come la malva, la camomilla è dotata anche di buone proprietà antinfiammatorie naturali.

Però è giusto ricordare che se viene raccolta a luna crescente gli effetti cambiano totalmente; per questo in certe occasioni sentiamo dire che: “ ieri sera ho preso una camomilla prima di andare a letto e non riuscivo a prendere sonno”. Molto probabilmente ill motivo del mancato effetto è che i fiori sono stati raccolti a luna sbagliata. Questo bellissimo fiore, a differenza della sorella margherita, ha i petali che guardano in basso e il centro è caratterizzato da una rigonfiamento a forma conica molto apprezzato dalle api che li vanno a bottinare. Negli ultimi anni la camomilla ha subìto una notevole diminuzione di presenza sul territorio, nel passato si trovava ovunque ora non è più cosi comune e anche per questo la nascita cosi rigogliosa in questo campo, che solo lo scorso anno era coltivato a patate inserito in un recinto chiuso detto patataio, rappresenta davvero un regalo della natura da cogliere, raccontare e condividere con tutti.

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