Valle del Serchio: finanziato un progetto da oltre 115mila euro per l’ accompagnamento al lavoro di persone svantaggiate; durerà fino al 18 giugno 2020

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VALLE DEL SERCHIO – n progetto già in corso e che durerà fino al 18 giugno 2020 con servizi di accompagnamento al lavoro di soggetti svantaggiati in carico ai servizi socio-sanitari. E’ stato presentato dalla Zona Distretto Valle del Serchio dell’Azienda USL Toscana nord ovest che, insieme ad altri enti ed associazioni del territorio, ha partecipato all’avviso regionale del Fondo Sociale Europeo – programma operativo regionale 2014-2020, ottenendo un finanziamento di 115.167 euro.
Un analogo progetto era stato portato avanti negli anni precedenti, con ottimi risultati, per persone disabili e con problematiche afferenti alla salute mentale.
Per la Valle il progetto, che è stato denominato TEAM (reTE, lAvoro, crEscita, eMpowerment), è stato proposto dall’Azienda sanitaria come capofila a seguito di un processo di co-progettazione e di un partenariato che si è costituito con Agenzia Formativa PerCorso, Zefiro Società Cooperativa Sociale, Arcidiocesi di Lucca – Ufficio Pastorale Caritas, Consorzio Mestieri Toscana e Misericordia di Corsagna.
Nella Zona Valle del Serchio è previsto di individuare almeno 42 persone per una prima parte di presa in carico e orientamento da cui selezionarne almeno 21 che proseguiranno il percorso con una formazione specifica sulla sicurezza nel lavoro e sull’igiene e la manipolazione degli alimenti e che saranno inviati in stage, vero e proprio punto centrale del progetto, perché consente ai soggetti destinatari di fare un’esperienza sul campo e di entrare (o rientrare, per alcuni di loro) nel mondo del lavoro.
Il progetto, quindi, ha come obiettivo principale quello del miglioramento dell’occupabilità di queste persone attraverso lo sviluppo di percorsi di sostegno all’inserimento socio-lavorativo e l’attivazione delle risorse personali e di contesto. Già in precedenti progetti di questo tipo in Valle del Serchio sono stati presi in carico soggetti svantaggiati attraverso un percorso mirato di osservazione, orientamento, laboratorio, formazione ed invio in stage. La co-progettazione e la co-gestione del progetto confermano che si tratta di un modo lavorare particolarmente indicato per affrontare i temi legati alle complessità umane che oggi più che mai richiedono di essere trattate e gestite da più “attori” e da più punti di vista. La presa in carico tramite un progetto personalizzato, che tiene conto delle capacità, delle competenze e delle abilità in possesso o da migliorare, permette di indirizzare al meglio i percorsi formativi e di stage e quindi di orientare un possibile percorso lavorativo futuro. La ricerca e la conoscenza delle aziende e di altre realtà lavorative locali, consente inoltre di attivare gli stage che rappresentano lo strumento più efficace in ogni percorso di accompagnamento al lavoro. Si apre così anche un proficuo dialogo con le aziende ed il mondo del lavoro, indispensabile in ogni progettualità finalizzata all’inserimento lavorativo.
Il progetto permette quindi di attuare, nell’ambito delle politiche e degli interventi socio-assistenziali, un processo virtuoso di collaborazione e di sinergia con molte realtà territoriali. L’obiettivo è quello di farne un modello di riferimento, replicabile in altri contesti, di aprire dei tavoli di lavoro e confronto e dunque di continuare a cooperare con tutti coloro che sono coinvolti in questi processi di inserimento lavorativo.

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