Arrivati sei profughi a Ponte all’Ania. Scoppia la polemica sui social

-

(Nella foto i “profughi sabatini” utilizzati per lavori socialmente utili a Gallicano)

Dopo il primo fallito tentativo di ospitarne un gruppo a Colle Fobia, nella montagna barghigiana, nel comune di Barga è tornato un gruppetto di richiedenti asilo inviati dalla Prefettura.

Il Comune di Barga ha infatti, dopo diversi tentativi andati a vuoto soprattutto per le richieste di affitto, trovato la disponibilità e l’accordo con un privato per ospitarne 6 in un appartamento di Ponte all’Ania. Il gruppo è arrivato nella serata di ieri e sarà seguito dall’Associazione Partecipazione e Sviluppo dall’Associazionme Culturale Sociale “Le vie”, che dovrà fornire loro assistenza e d organizzare alcune attività come i corsi di italiano. Per il vitto i profughi saranno ospitato in un agriturismo ella zona.

La notizia dell’arrivo dei profughi a Ponte all’Ania è stata rilanciata sui social media dal consigliere comunale di opposizione Luca Mastronaldi che non ha risparmiato critiche all’Amministrazione Comunale, soprattutto per la volontà dichiarata in alcune occasioni dal sindaco Marco Bonini di voler utilizzare i richiedenti asilo anche per lavoro socialmente te utili: “Se i comuni non hanno soldi per far fare i lavori e si pensa di barattare l’ospitalità con il lavoro io non ci sto – ha scritto testualmente Mastronaldi – Si prenda

e si regolarizzi per il tempo necessario gli italiani del Comune che sono iscritti alle liste di collocamento, e se si rifiutano li cancelliamo dalle graduatorie.

Che tipo di contratto – si domanda ancora – si può fare a dei profughi o richiedenti asilo a cui i comuni vorrebbero far svolgere lavori socialmente utili? Per me si tratta di sfruttamento bello e buono”. Mastronaldi se la prende anche con il privato che ha locato l’appartamento , facendo intendere che chi da ospitalità ai rifugiati lo fa solo per il guadagno.

Sui social intanto, sia ai post di Mastronaldi che a quelli di un blogger locale che sta cavalcando la vicenda definendo i richiedenti asili finti profughi, non mancano diversi commenti al vetriolo. E il suddetto blogger ha anche minacciato una manifestazione pubblica.

“Non vedo che cosa ci sia di male se il Comune intende impiegare i richiedenti asilo in lavori socialmente utili – replica invece il sindaco Marco Bonini – In questi giorni stiamo prendendo contatti con l’associazione che li segue per definire se la cosa è possibile e come muoverci. Ma in diversi comuni i profughi sono stati impiegati in lavori di pubblica utilità. Vorrei comunque precisare che questo tipo di impiego non prevede alcun compenso, è su base volontaria e che senza l’assenso degli interessati questo non è possibile. Certo la cosa va disciplinata bene, ma si può fare ed oltretutto mi sembrerebbe un elemento di doppia utilità: coloro che vengono ospitati in una comunità, possono così aiutare la comunità stessa. Un modo insomma per favorire la loro integrazione”.

Tag: , , , ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.