Dopo la neve arriva il gelo

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Alla fine è arrivata! Come ci eravamo detti nelle nostre consuete previsioni, l’aria fredda affluita nella giornata di Santo Stefano ha preparato il terreno alla prima vera, grande nevicata in montagna, neve che è caduta, seppure in minore quantità, sino nei fondovalle. All’attesa trasformazione in pioggia, avvenuta intorno l’ora di pranzo, è seguito l’arrivo del ramo freddo della perturbazione che ha provocato l’innesco di alcuni temporali con un fenomeno affascinante, e neppure così frequente, come il temporale nevoso in montagna, e la ripresa della caduta della neve, magari mista a pioggia o graupel, fino al piano.

Babbo Natale ha fatto così un grande regalo a tutti gli operatori turistici delle zone di montagna con 25-30 cm di neve fresca che, sommata a quella artificiale, consentiranno l’apertura in grande stile della stagione sciistica. Nella foto, per la quale ringraziamo il Rifugio Giovanni Santi alla Vetricia, possiamo vedere anche l’arrivo del “gatto delle nevi”!

Come riportato nel titolo, per i prossimi giorni, dovremo fare i conti con il gelo, gelo che si farà mano a mano più intenso da oggi e sino a tutta la giornata del 1 di gennaio. Già nella giornata odierna le temperature tenderanno ad abbassarsi con valori che raggiungeranno i -6 alla quota di circa 1320 metri nella prima serata. Questo si tradurrà in valori minimi nel fondovalle, in caso di cielo sereno e calma di vento, tenuto anche conto della neve caduta, quasi sicuramente a doppia cifra.

Il momento di massima intensità della colata gelida lo avremo tra martedi e mercoledi quando si raggiungeranno valori, sempre alla quota di 1400 metri circa, di ben -12 gradi, il tutto accompagnato da venti moderati, a tratti forti di grecale. Nei giorni del 30 e 31 dicembre le temperature, anche nei fondovalle, potrebbero non riuscire a superare mai gli “0” gradi anche in pieno giorno.

Non si vedono, al momento, possibilità per nuove nevicate organizzate sul nostro territorio fatti salvi alcuni addensamenti in appennino con fioccate sui crinali, fiocchi che, portati dal vento, potrebbero spingersi verso valle ma il tutto in un contesto prettamente “coreografico”.

Infine permettemi una riflessione. La neve può piacere o non piacere, qui si entra nel campo dei gusti personali che sono da rispettare in maniera assoluta. Dobbiamo però prendere coscienza che viviamo in una zona che, storicamente, ha sempre visto nevicate, anche abbondati e frequenti. Il fatto che negli ultimi 30-40 anni queste nevicate siano divenute più sporadiche non significa che non si debba ricominciare a convivere con questo fenomeno. Lamentarsi per la neve o per il ghiaccio non risolve alcun problema, cosi come non possiamo certo pretendere che “qualcuno” ci venga a spalare la neve, o a togliere il ghiaccio, fino sul vialetto di casa. Prima impareremo a convivere con certi fenomeni, ad accettarli per quello che sono, e meglio sarà. Se la strada si ghiaccia, ed il problema delle strade ghiacciate lo hanno anche in America, Paese certamente ben abituato ad ondate di gelo neppure paragonabili alle nostre (vedi qualche video su youtube), possiamo muoverci a piedi per fare pochi km oppure rinunciare ad uscire per una sera, cosi come se non si hanno catene e gomme da neve, che pure sono obbligatorie le legge, evitiamo di metterci in viaggio: prudenza e buon senso, molto spesso, sono sufficienti ad evitare grandi tragedie.

Domenica 28 dicembre: cielo parzialmente nuvoloso con addensamenti più intensi in Appennino dove non si escludono, sopratutto al pomeriggio, brevi nevicate. Temperature in diminuzione. Venti deboli-moderati di grecale. Gelate estese nella notte

Lunedi 29 dicembre: cielo poco nuvoloso salvo addensamenti in Appennino. Venti di grecale in rinforzo, temperature in ulteriore, sensibile diminuzione. Estese gelate nella notte.

David Sesto

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