Dalla Valle del Serchio al mare: Rinaldo Biagioni in mostra nel centenario della sua nascita

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Apre a Barga sabato 20 luglio, in occasionbe del centenario della sua nascita, la mostra dedicata a Rinaldo Biagioni e al suo amore per la sua terra. Alle 18 nelle sale della Fondazione Ricci Onlus, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, si apre la mostra (ingresso libero) che celebra con 90 opere tra pitture, sculture e disegni la passione che Biagioni metteva nel raccontare Barga e la Valle del Serchio.
All’inaugurazione saranno presenti la presidente della Fondazione Ricci Onlus, Cristiana Ricci, il sindaco di Barga, Marco Bonini e il critico d’arte, Mario Rocchi.
Le opere
Sono i classici temi pascoliani, come la natura, il lavoro nei campi e i paesaggi della Valle del Serchio a caratterizzare i dipinti a olio di Biagioni, scultore e pittore barghigiano erede di quella scuola di pittori locali che con amore raccontavano il territorio, come Alberto Magri, Giovan Battista Santini e Bruno Cordati. L’artista, protagonista di numerose mostre estemporanee fino agli anni Sessanta, si differenzia però dai suoi contemporanei per una più ampia rosa di scelte pittoriche.
Ricercatore instancabile, l’artista dopo gli studi compiuti all’Accademia di Brera a Milano ha insegnato anche a Ravenna, prima di essere trasferito nel 1958 al liceo scientifico di Castelnuovo Garfagnana. Tornato nella Valle del Serchio, Biagioni si dedicherà alla creazione di numerosi bassorilievi in legno e pietra, alcuni dei quali andranno ad ornare le scuole di Barga e di Pieve Fosciana, dove è ancora visibile l’opera realizzata negli anni Cinquanta.

La mostra
Realizzata grazie alla documentazione e al contributo forniti dal figlio di Rinaldo Biagioni, Raffaele, la mostra ripercorre attraverso sette sezioni i temi dell’artista: la prima sezione è dedicata alle vedute di Barga, mentre nella seconda si affrontano temi religiosi, con opere come la “Deposizione” o la “Natività” e opere di ritrattistica, care a Biagioni. Tra queste da ricordare anche la “Ricamatrice”, tema ricorrente e caro a tutti gli autori della Valle del Serchio, riproposto anche dai predecessori di Biagioni, da Adolfo Balduini a Giovan Battista Santini.
Protagonista della terza sezione è la natura morta, dove sono evidenti gli studi compiuti da Biagioni sulla composizione e la stesura del colore. Bassorilievi e dipinti di piccole dimensioni dedicati alla campagna e ai temi rurali compongono invece la quarta sezione. Anche i disegni del periodo ravennate trovano spazio nella mostra, insieme ai soggetti marinari legati all’attività portuale, dai marinai alle imbarcazioni. La mostra si conclude con alcuni dei dipinti premiati ai numerosi concorsi e ai quali Rinaldo Biagioni era particolarmente affezionato, come “Il Porto”, vincitore del “Premio Triglia d’Oro” del 1955.
La mostra si completa poi con alcuni quadri della produzione più tarda, documenti e disegni realizzati durante gli anni dell’insegnamento, oltre a sculture in gesso e terracotta realizzate tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

La mostra resterà aperta fino a domenica 25 agosto, il martedì dalle 9 alle 12 e dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 19. Per informazioni: Fondazione Ricci Onlus, Via Roma, 20 – Barga (Lucca); 0583/724357; fondricci@iol.it; www.fondazionericcionlus.it

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