Ameriqua, un sogno divenuto realtà

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Un sogno da cineasta divenuto realtà in nemmeno un anno e mezzo, magia di un nome importante come quello dei Kennedy, ma anche dell’amicizia, di quella con la A maiuscola. Quella che il ventiseienne Robert Kennedy III, detto Bobby, figlio di Robert Kennedy jr, a sua volta terzogenito del senatore Robert Kennedy assassinato a Los Angeles nel 1968 racconta in “Ameriqua”, film quasi autobiografico le cui riprese italiane si sono concluse ieri nella perla toscana di Barga, dove erano iniziate 50 giorni fa. E’ la storia quasi autobiografica del rampollo di casa Kennedy e di un anno trascorso a studiare in Italia dove ha conosciuto il suo migliore amico Lele, leccese con poca voglia di studiare ma grande vitalità. Il film si ispira all’esperienza di Bobby che dopo la laurea in relazioni internazionali alla Brown University di Providence, giunge a Bologna per frequentare alcuni corsi universitari. I suoi genitori gli danno 5.000 dollari e gli dicono che quello sarebbe stato l’ultimo aiuto finanziario della famiglia. Avrebbe dovuto far da sé per questo viaggio di formazione non solo universitaria. Da un’esperienza realmente vissuta inizia e si dipana la storia di Ameriqua.“
L’amicizia è la vera forza – ci dice sul set di Barga Bobby, aria scanzonata, sorriso sornione, un cappello in testa e grandi occhiali da sole – Nel film si parla di un ragazzo appena laureato, Charly Edwards che ancora non sa che cosa fare della sua vita ma che riesce a formare il suo carattere con questo viaggio in Italia.
Charlie arriva e subito si ritrova al verde, derubato del suo gruzzolo. Raggiunge Roma e da qui Bologna per ritrovare il compagno di viaggio conosciuto in aereo, che si era presentato come “The King of Bologna”. E in effetti Lele Gabellone (che nel film interpreta se stesso) è una sorta di ras della vita notturna bolognese; più che l’università frequenta i locali dei giovani e fa strage di cuori.
“Allora studiavo Giurisprudenza – ci racconta infatti sul set Lele Gabellone – ma “studiavo” sarà bene virgolettarlo.”
“La bellezza sta proprio qui – continua Bob Kennedy – interagire con persone che sono diverse da quello a cui sei abituato, che vivono in un modo a te completamente diverso come può essere l’Italia per un americano, e trovare in questo il modo per andare avanti, per crescere”.
Ameriqua narra un po’ questo; di un anno davvero speciale vissuto in Italia, con quella goliardia tipica del mondo studentesco, ma soprattutto di una crescita interiore resa possibile proprio dai rapporti con il Bel Paese vissuti non da turista, ma al suo interno: “Prima di questo non avevo mai avuto un rapporto così con un paese straniero – si confessa il giovanissimo Kennedy – Un rapporto autentico e genuino”.
Diretto dagli italiani Giovanni Consonni e Marco Bellone e prodotto da Marco Gualtieri, quello che ha inventato Ticket One, “Ameriqua” è girato tra Bologna, Napoli, e anche Barga; e infine New York dove tutta la squadra si sposterà nei prossimi giorni per le ultime riprese.
Nel film con Bob Kennedy ed il suo amico Lele anche tanti attori importanti a cominciare da Giancarlo Giannini, accompagnato dalla protagonista dei “Cesaroni” Alessandra Mastronardi e da Enrico Silvestrin, ex vj a Mtv e poi tra gli interpreti della fiction “Distretto di polizia”, ma anche Eva Amurri, figlia di Susan Sarandon. Nel cast, vere e proprie ciliegine sulla torta, Alec Baldwin e Glenn Close che saranno i genitori di Charly.
Alla fine un inno all’amicizia ma anche all’Italia, protagonista di questo film: “L’Italia e l’italianità – dice Bob Kennedy – che faranno da sfondo ad un vero e proprio viaggio di iniziazione.
Il film è ambientato per l’85% a Bologna, da cui sono rimasto veramente colpito, ma questo è anche una specie di road-movie, dove Charlie attraversa la nazione all’inseguimento dei malfattori che l’hanno derubato, scoprendone al tempo stesso le bellezze, il senso della libertà. L’Italia non è quello che si sente solitamente descrivere da un turista: mangiar bene, bellissimi posti e i soliti stereotipi… Per me l’Italia si manifesta nell’amicizia, quella autentica.
Naturalmente l’Italia è bellissima. Volevo anche far vedere questo nel mio film. Ecco perché sono venuto a girare qui in Toscana: a Barga venni la scorsa estate per un matrimonio e ne rimasi subito colpito. Mi sono detto: come facciamo a raccontare la bellezza dell’Italia? Dobbiamo per forza venire qua”.
Già… “Ameriqua”.

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