Grande serata di storia a villa Moorings. Di scena il duomo di Barga

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Veramente un’ottima serata dedicata alla storia di Barga quella che si è tenuta a Villa Moorings la sera di lunedì 5 luglio, in cui si è parlato del Duomo tra storia, arte e spiritualità.L’incontro, che ha visto la presenza di un numeroso pubblico, è stata introdotto dalla delegata alla Cultura del Comune di Barga Giovanna Stefani, a cui ha fatto seguito l’intervento del vice presidente la Polisportiva Valdilago di Barga Enzo Pardini.Si parlava della storia del Duomo di Barga, in un incontro condotto con ottima professionalità da Gian Carlo Marroni. Il primo relatore è stato Antonio Nardini, il quale
ha parlato delle scoperte che riservò il restauro dell’edificio degli anni 1927-39, tra cui la famosa cripta, l’antica sepoltura dei sacerdoti del Duomo, che allineati su due pareti, svanirono ai presenti e ai suoi occhi di adolescente appena l’ossigeno entrò nell’ambiente.
Di seguito il prof. Stefano Borsi ha parlato del “San Cristofano da Barga”, intrattenendo gli intervenuti sull’origine del suo culto che proviene dal Medio Oriente, fornendo notizie di straordinario fascino e ricollegando alla sua venerazione particolari situazioni che influenzarono quei nostri antichi progenitori.
Piercarlo Marroni ha trattato invece del simbolismo e in particolare di quel fregio che fa bella mostra su di un fianco del balaustrato che scorre dietro al pulpito, all’ingresso centrale al piano superiore della chiesa. Si tratta di un bassorilievo in cui compaiono due draghi fronteggianti, da cui parte un albero su cui ci sono due colombe che beccano le bacche dell’albero, che Piercarlo Marroni ricollega ad una storia scritta nel secondo o terzo secolo dopo Cristo e proveniente da Alessandria d’Egitto. Questo per far capire quanto profonde fossero le radici da cui attinsero le idee religiose i nostri padri. Inoltre si è soffermato nel rilevare le simbologie templari scolpite sull’edificio.
Infine Pier Giuliano Cecchi ha trattato dei documenti in cui si rilevano delle tracce templari per Barga, le quali ci vengono dallo studio di una particolare figura barghigiana che nel corso del sec. XIII ebbe contatti con Siena per la sua ricercata maestria di preparatore di polveri magiche. Si tratta di Arrigo Spalla, la cui discendenza entra in contatto con la Magione del Tempio di Lucca.

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