Ecco l’ora legale, lancette avanti di un’ora

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Torna la tanto attesa ora legale, quella che renderà più lunghe le nostre serate e che di fatto corrisponde òper tutti noi al primo passo verso il ritorno alla bella stagione.Stanotte, esattamente alle 2 di domenica 29 marzo scatta infatti l’ora legale, che resterà in vigore per sette mesi, fino alla notte tra il 24 e il 25 ottobre. Termina così il periodo di ora solare che accompagna i cinque mesi invernali, con l’obiettivo di recuperare un’ora di luce a fine giornata. La società Terna prevede un risparmio di oltre 342mila tonnellate di CO2. I consumi di energia elettrica saranno ridotti di 645 milioni di kWh secondo una ricerca di Eco-Way. Il cambio d’ora non dovrebbero comportare disagi per chi viaggerà in treno. Allo scattare dell’ora x, spiegano le Ferrovie dello Stato, i treni in viaggio si dovranno fermare alla prima stazione con personale addetto alla circolazione e sincronizzare gli orologi con il nuovo orario, per poi ripartire.
In Italia l’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre. Negli anni successivi l’inizio fu anticipato a marzo. La norma rimase in vigore fino al 1920 e poi venne abbandonata. Dopo 20 anni però si decise di farvi di nuovo ricorso: Mussolini decretò che era necessaria e la riammise. L’ora legale tornò così in auge nel 1940 e negli anni del periodo bellico, e vi rimase fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita. L’adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre (dal 22 maggio al 24 settembre). Dal 1981 al 1995, invece, si stabilì di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996 quando si stabilì di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.
Ormai quasi tutti i Paesi industrializzati hanno adottato l’ora legale, secondo date di inizio e fine il più possibile coincidenti, soprattutto per non complicare gli orari dei vettori aerei. Le lancette non si spostano anche in gran parte del resto dell’Asia, come in Africa. Qualche incertezza, infine, per l’orologio di chi decide di visitare l’Antartide: qui l’ora legale – e quindi solare – cambia a seconda di quale bandiera sia issata sulle basi che sono state istituite per motivi scientifici, ma non solo, sull’immensa placca di ghiaccio.

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