Punto nascita Barga, per Bonini: “Totaro non sa di cosa parla”. Un attacco orchestrato dal centro destra lucchese

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La sparata dell’on. Totaro di Fratelli d’Italia e tutto il corrimi dietro (con la puntuale, ovviamente in negativo, inchiesta fatta da un giornale provinciale), riguardanti il punto nascita di Barga, non sono passate inosservate anche nelle stanze del comune. E’ di stamani la conferenza stampa voluta dal sindaco Marco Bonini che interviene sia come primo cittadino di Barga che come presidente dell’articolazione zonale della Conferenza dei sindaci: “Dato che in ogni caso si andasse ad attaccare le eccellenze ed i punti di forza della sanità della Valle del Serchio, interverrei con la stessa convinzione a nome di tutti i sindaci”.

Bonini si domanda come mai l’on. Totaro sia di punto in bianco intervenuto sulla vicenda del punto nascita di Barga: “Non credo che lo abbia fatto perché una mattina gli è venuto in mente di fare questa interrogazione- afferma Bonini – Mi pare invece che questa cosa sia frutto di un evidente tentativo da parte di qualcuno del centro destra lucchese di screditare la sanità della Valle del Serchio a tutto beneficio della sanità lucchese e dell’Ospedale San Luca”

“Comunque sia – continua Bonini – il parlamentare Totaro non sa di cosa parla e non sa evidentemente che il punto nascita di Barga è una vera eccellenza della sanità lucchese e che soprattutto non è a rischio. E’ vero che negli ultimi due anni, e sottolineo ultimi due anni perché prima non era mai stato, il punto nascita è sceso sotto il 500 parti l’anno, ma è anche vero che questo è da ritenersi legato ad un calo fisiologico delle nascite che c’è stato in tutto il territorio toscano. La stessa assessore regionale Saccardi ha garantito che proprio per la distanza che c’è tra la Valle e Lucca il punto nascita di Barga può continuare a rimanere aperto in deroga al decreto Balduzzi e nell’ultimo incontro aavuto con noi ha inoltre garantito il potenziamento del servizio attraverso la realizzazione della nuova sala operatoria a servizio del reparto”.

Bonini interviene anche sulla vicenda dei protocolli relativa ai parti possibili a Barga e sulla questione Viglione: “E’ vero che a Barga ai primi del 2015 è stato siglato un protocollo che prevede che alcune tipologie di

parto (tipo i parti gemellari o quelli legati a complicazioni varie) non possano essere seguiti ma siano di competenza del reparto di Lucca, ma è anche vero che la restante 90% dei casi di parto è regolarmente effettuabile ed in tutta sicurezza a Barga. Nascere a Barga non vuol dire insomma correre alcun tipo di rischio, come invece qualcuno vorrebbe far pensare.

Sul procedimento disciplinare in corso riguardante il dott. Viglione (che non avrebbe rispettato in due occasioni il protocollo da quanto si sa), non sta a me intervenire se non per ribadire la piena stima a questo professionista e la riconoscenza per quanto fatto in questi anni per garantire l’eccellenza a questo reparto. Non sta a me nemmeno dire che deve essere alla guida di questo reparto ma sta a me fare in modo che chiunque lo guidi lo faccia al meglio, avendo a cuore il futuro di questo reparto e non la sua dismissione. Mi auguro inoltre che il dottor Viglione possa continuare a svolgere a lungo il suo lavoro a Barga.

Gli stessi casi di cui si parla sui giornali non sono poi così clamorosi come ci si immaginerebbe . In nessuno dei due casi mi risulta che ci siano state azioni di rivalsa da parte dei familiari, ma sia sempre prevalso invece il riconoscimento del buon lavoro che è stato fatto al di là dei protocolli”

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