Danni anche a Casa Pascoli. Abbattuto il cipresso del Pascoli

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Oggi sul molti giornali si riportava la notizia della devastazione che ha colpito monumenti importanti, come i cipressi carducciani di Bolgheri, sottolineandone, giustamente, la gravità.
Ma anche il comune di Barga ha pagato un prezzo alto alla conservazione di piante legate alla storia ed a personaggi illustri. E che quindi erano un simbolo storico.

C
asa Pascoli è stata infatti pesantemente danneggiata dalla furia del vento di giovedì notte, che ha abbattuto, tra gli altri, anche un cipresso secolare e storico.

Quel cipresso aveva una storia lunga un secolo e faceva bella mostra di sé nel giardino di Casa Pascoli, in questi anni rimesso a nuovo e riportato al suo antico splendore dall’amore e dalla passione dei componenti della Fondazione Pascoli con in testa il suo presidente Alessandro Adami. Fu piantato a Castelvecchio dallo stesso Pascoli e, insieme ad un “gemello” piantato dalla sorella Mariù (abbattuto alcuni anni orsono perché seccato) rappresentava la loro presenza a Casa Pascoli. Quel cipresso fino a due giorni fa ricordava ancora tutto questo e ora non c’è più; sradicato dalla furia del vento con tutte le sue radici come fosse un fuscello..
“Al di là del danno materiale, – commenta il presidente della Fondazione Alessandro Adami – qui il danno è fortemente simbolico. Quel cipresso aveva visto le cure di Pascoli, lo rappresentava e ricordava in quale modo la storia della sua presenza a Castelvecchio. Era appunto un simbolo esso stesso della presenza del poeta in questo luogo: viene ritratto con Pascoli in alcune delle foto d’epoca conservate a Castelvecchio, e faceva parte a pieno titolo, come i libri, le stanze della casa, i mobili ed i vestiti, o come la vigna esterna, del grande patrimonio pascoliano che, grazie alla sorella Mariù, è arrivato fino ad oggi praticamente intatto. Per fortuna nella sua caduta non ha coinvolto la casa stessa e nemmeno gli altri manufatti come il pozzo che si trova nel giardino, altrimenti il danno poteva anche essere maggiore”.
Comunque sia di danni a Casa Pascoli ce ne sono stati anche altri come spiega Adami. Il vento ha messo a soqquadro molte tegole dell’intero e grande complesso degli edifici pascoliani ed ha poi sradicato altri tre cipressi che si trovavano lungo il viale in pietra di accesso. Proprio a causa della caduta delle tre piante, che sradicate alle radici hanno portato via anche una parte del muro di sostegno, il collegamento per Casa Pascoli è adesso possibile solo a piedi perché la strada è interrotta.
Alcune piante sono state abbattuto anche nel giardino e nella costa sottostante la proprietà di Casa Pascoli.

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